Capodanno, 400 mila italiani festeggeranno in un agriturismo

Più di 400 mila italiani hanno deciso di festeggiare la notte di Capodanno in un agriturismo.

Capodanno, 400 mila italiani festeggeranno in un agriturismo

Che si fa a Capodanno? Scusate, lo sappiamo che domande come questa – presentata così a brucio, poi, manco fosse un’imboscata… Terribile, davvero – è meglio non rivolgerle mai. Occhi che si girano all’insù, piccoli attacchi di panico, sbuffi insoddisfatti e un poco stanchi… Mancano appena una manciata di ore alla cosiddetta notte più lunga dell’anno, ma siamo certi che c’è ancora qualcuno che è indeciso sul da farsi. Altri, invece, dormono sonni tranquilli e sanno che, ad aspettarli, ci sarà una comoda tavola imbandita in un bell’agriturismo: è il caso di oltre 400 mila italiani che, stando alle stime redatte da Cia-Agricoltori Italiani insieme a Turismo Verde, hanno per l’appunto deciso di attendere l’arrivo del 2023 in un’azienda agricola con struttura ricettiva.

Un brindisi disteso per dimenticare le difficoltà

spumante

Sarà un 31 dicembre in netto contrasto con quello dell’anno scorso, macchiato dall’imperversare del Covid e delle innumerevoli disdette last minute (coraggio, lo sappiamo che è capitato anche a voi: tutto pronto e prenotato e poi ecco l’amico/parente che vi manda il fatidico messaggio – “Eh, sono positivo”); ma le associazioni di settore ci tengono a sottolineare che, nonostante il buon andamento in termini lavorativi di queste festività natalizie, la ristorazione continua a navigare in uno stato di piena crisi.

I motivi, naturalmente, sono molteplici; ma possiamo genericamente riassumerli in due macro categorie: il caro bollette  e l’aumento generalizzato dei prezzi – anche conosciuto come inflazione. Problemi, questi, che naturalmente riguardano anche gli stessi consumatori, che si trovano con il portafoglio sempre più alleggerito e un potere d’acquisto ridotto all’osso – conseguenze che a loro volta determinano un calo dei consumi o, nel caso del settore della ristorazione o dell’ospitalità, in un calo degli affari.

Inflazione: chi viene colpito di più dal caro prezzi (e chi ci guadagna) Inflazione: chi viene colpito di più dal caro prezzi (e chi ci guadagna)

A proposito di denaro – le stime di Cia indicano che il Cenone di San Silvestro costerà una media di 120 euro a cranio, con una spesa complessiva che si mantiene intorno ai 600 euro per restare a casa tutto il fine settimana. Prezzi che gli italiani sembrano ben contenti di affrontare per regalarsi una parvenza di evasione dalle difficoltà, dai rincari, dai problemi: pensiamo, a tal proposito, anche ai 4,5 milioni di connazionali che hanno deciso di festeggiare l’ultimo dell’anno al ristorante.

“Siamo molto soddisfatti del grande fermento che stiamo vivendo, tra clienti che tornano, italiani e stranieri, e nuovi ospiti ai quali far scoprire, insieme agli Agrichef, le nostre produzioni, legate a territorio e tradizioni” ha commentato a tal proposito il presidente nazionale di Turismo Verde-Cia, Mario Grillo. “Passata l’Epifania, però, sarà difficile tenere su l’entusiasmo. Non basteranno certo 15 giorni di guadagno per arrivare a primavera, visto l’arrivo della bassa stagione e, soprattutto, stando alle bollette esorbitanti”.