Doggy Bag: in Italia pochi clienti la richiedono secondo un’indagine di The Fork

Indagine di The Fork: molti ristoranti offrono la possibilità di portare a casa cibo avanzato con la Doggy Bag, ma i clienti non la chiedono perché imbarazzati.

Doggy Bag: in Italia pochi clienti la richiedono secondo un’indagine di The Fork

Sembra che in Italia la Doggy bag non piaccia: pochi clienti la richiedono. A dirlo è un’indagine realizzata da The Fork, l’app per iOS e Android che consente di effettuare prenotazioni nei ristoranti. Il che è un peccato: in questo modo si eviterebbero sprechi alimentari, tematica che sta tenendo banco in questo momento.

L’indagine ha notato che il 90% delle persone coinvolte ha spiegato di essere interessata al tema degli sprechi alimentari. Il 51% ha rivelato che gli avanzi di cibo sono diminuiti nel corso degli ultimi cinque anni. Tuttavia, la cosa più interessante, riguarda l’uso che gli italiani fanno della Doggy bag, quel contenitore che viene usato per portarsi a casa cibo o vino avanzati quando si va a mangiare al ristorante.

Il 40% dei partecipanti ha risposto che raramente, meno di 5 volte al mese, i clienti chiedono di loro iniziativa di portare a casa gli avanzi. Il motivo di questo comportamento? Secondo il 63% dei ristoratori non c’è dubbio: è l’imbarazzo. Mentre nei paesi anglosassoni è pratica comune quella della Doggy bag, in Italia questo concetto fatica a decollare perché i clienti italiani si sentono in imbarazzo a chiedere di portare a casa quello che non sono riusciti a mangiare al ristorante.

Tuttavia il 44% dei ristoratori che hanno partecipato al sondaggio ritiene che la Doggy bag sia importante per quanto riguarda l’ecosostenibilità e l’eticià, mentre il 42% la considera un’ottima soluzione per combattere gli sprechi. Nonostante ciò, però, il 45% dei ristoratori ancora non offre soluzioni definitive per portarsi a casa gli avanzi, ma si dichiara disponibile a realizzare una Doggy bag anche di fortuna solamente quando il cliente lo richiede esplicitamente.