Edgardo Greco: faceva il pizzaiolo in Francia il boss della ‘Ndrangheta arrestato dopo 16 anni

Dopo ben 16 anni di latitanza l'Interpol è riuscita finalmente ad arrestare Edgardo Greco: il boss della 'Ndrangheta faceva il pizzaiolo.

Edgardo Greco: faceva il pizzaiolo in Francia il boss della ‘Ndrangheta arrestato dopo 16 anni

Dopo Matteo Messina Denaro, anche un altro noto latitante italiano è stato arrestato. Si tratta di Edgardo Greco, boss della ‘Ndrangheta ricercato da 16 anni. Grazie all’Interpol e al progetto Cooperazione contro la ‘Ndrangheta, il latitante è stato acciuffato. Pensate: faceva il pizzaiolo in Francia. Ma non solo: in tutti questi anni ha lavorato in diverse vesti nel settore della ristorazione.

Edogardo Greco, killer e latitante, lavorava come pizzaiolo

arrestare

All’età di 63 anni, latitante da 16 anni, Edgardo Greco, boss e killer della ‘Ndrangheta, è stato arrestato la scorsa settimana nella città francese di Saint-Etienne. L’uomo è stato scoperto mentre lavorava come pizzaiolo nella stessa città dove, secondo quanto rivelato dai pubblici ministeri francesi, aveva gestito un ristorante italiano sotto falso nome.

Greco era ricercato in Italia in quanto doveva scontare l’ergastolo per gli omicidi di Stefano e Giuseppe Bartolomeo (i due nel gennaio 1991 erano stati picchiati a morte con spranghe di ferro in un magazzino di pesce, ma i loro corpi non furono mai ritrovati: si pensa che siano stati sciolti nell’acido) . Inoltre su di lui pendeva anche l’accusa di tentato omicidio di Emiliano Mosciaro ai tempo di una guerra di mafia fra le cosche Pino Sena e Perna Pranno degli anni Novanta.

Messina, latitante ordina una pizza: rider la consegna “insieme” ai Carabinieri Messina, latitante ordina una pizza: rider la consegna “insieme” ai Carabinieri

Da 16 anni le forze dell’ordine italiane e l’Interpol cercavano Greco. E pensare che lui da tempo lavorava in diversi ristoranti di Saint-Etienne. Anzi: qui, nel giugno 2021, era diventato il proprietario del ristorante italiano Caffè Rossini, gestito da lui fino a novembre 2021 sotto il falso nome di Paolo Dimitrio. La stessa stampa locale aveva parlato dell’inaugurazione di quel locale, definendolo il “ristorante dei sogni” di Paolo Dimitrio.

Successivamente Greco aveva lavorato anche in altri ristoranti e pizzerie, sempre sotto falso nome. Dopo il suo arresto e la notifica del mandato d’arresto italiano, Greco è stato posto sotto custodia cautelare.

In realtà, quando si trovava ancora in Italia, Greco sarebbe dovuto finire in carcere, ma era sempre riuscito a evitarlo fornendo documenti falsi che sostenevano avesse una finta malattia le cui cure escludevano la possibilità che potesse essere detenuto in prigione.

Diciamo che per i boss latitanti nostrani, quella di dedicarsi a una professione nel settore della ristorante, non è certo una novità. Se Edgardo Greco si fingeva un pizzaiolo e aveva anche aperto un ristorante tutto suo, ecco che l’anno scorso era stato arrestato Antonio Cuozzo Nasti: il boss, durante la latitanza, era anche diventato uno chef famoso. Senza dimenticare, poi, il food blogger latitante nella ‘Ndrangheta che nel 2021 si era fatto tradire dai suoi video su YouTube, mentre, sempre nel 2021, era stato arrestato in Francia un uomo che lavorava come rider, ma che in realtà era un pericoloso latitante camorrista.