José Andrés potrà scrivere nella sua autobiografia che è stato il primo chef degli Stati Uniti a proporre nel suo menu un piatto a base della carne coltivata di pollo di Good Meat. Il piatto è stato preparato nel suo ristorante peruviano China Chilcano di Penn Quarter, davanti a una folla selezionata. Lo chef ha deciso di iniziare con degli spiedini di pollo grigliati, marinati in salsa anticucho e serviti con patate locali, lo stesso piatto che a partire dal 31 luglio diventerà una voce fissa del menu del locale.
Come è la carne coltivata di pollo cucinata da José Andrés?
Per chi volesse assaggiare tale piatto, le prenotazioni per provare il pollo coltivato apriranno i battenti il 25 luglio. La prenotazione è necessaria in quanto di questa carne saranno disponibili quantità limitate ogni settimana.
Se ricordate, solo due settimane fa negli Stati Uniti era arrivata l’approvazione finale per la vendita della carne coltivata di pollo di Good Meat. La società madre di tecnologia alimentare con sede in California, l’Eat Just Inc., ha creato la prima carne al mondo derivante da cellule animali e non da bestiame macellato. In realtà Singapore ha battuto sul tempo gli USA: le autorizzazioni al commercio e alla vendita qui risalgono al 2020.
Tuttavia adesso anche gli Stati Uniti si uniscono ai paesi dove è possibile assaggiare la carne coltivata. José Andrés, prima di iniziare a cucinare, ha spiegato che quello era il giorno: il pollo era lì e la gente ne avrebbe parlato in quanto si trattava di una prima volta nella storia dell’umanità. Lo chef ha poi aggiunto di aver scelto il ristorante peruviano China Chilcano per fare questa prova in quanto il Perù è un paese multiculturale, che presenta molte civiltà contemporaneamente.
Tuttavia se José Andrés è stato il primo chef a proporre negli USA il pollo coltivato, non è stato comunque il primo ristorante a farlo. Qualche giorno prima, infatti, il ristorante stellato Bar Creen di San Francisco (ne avevamo parlato qui) aveva proposto ai suoi commensali del pollo coltivato fritto in tempura con una salsa aioli al peperoncino, ma questa volta la carne coltivata arrivava da un rivale di Good Meat, più precisamente da Upside Foods.
E mentre un po’ in tutto il mondo cominciano ad arrivare le autorizzazioni per poter mangiare la carne coltivata (fra poco la potremo assaggiare anche in Olanda), ecco che qui in Italia come al solito facciamo ostruzionismo preventivo non giustificato, come anche sottolineato da Giulia Innocenzi che in un servizio per Report ha assaggiato la carne coltivata, spiegando che era assolutamente identica alla carne tradizionale (anche perché sempre carne è, visto che deriva da cellule animali vere).