KFC vuole espandersi in Italia con 200 ristoranti in cinque anni

KFC punta sullo Stivale: la divisione italiana del marchio ha messo a segno un'ottima crescita, e ora pensa a triplicare i propri ristoranti.

KFC vuole espandersi in Italia con 200 ristoranti in cinque anni

KFC parla sempre più italiano – e no, non ci riferiamo al recente interesse per il mondo della moda: il colosso a stelle e strisce del pollo fritto ha ventilato la sua intenzione di espandersi notevolmente sul territorio del nostro caro e vecchio Stivale, sul quali è di fatto approdato poco meno di un decennio fa (il primo punto vendita aprì nel 2014, a essere precisi). Un lasso temporale che ha evidentemente permesso ai piani alti di trarre le dovute conclusioni, giudicando l’Italia come zona fertile per una nuova fase di crescita: scendendo più nei particolari, pare che l’obiettivo della catena sia quello di raggiungere – ed eventualmente scavalcare – il traguardo dei 200 ristoranti sul territorio nazionale nei prossimo cinque anni.

KFC e l’espansione in Italia: tutti i dettagli

kfc

Parliamo un poco di numeri, dunque – non che la nostra intenzione sia di fare i conti in tasca a KFC, beninteso: la divisione italiana del marchio ha di fatto chiuso lo scorso anno con un giro di affari da 114 milioni di euro, mettendo a segno una crescita del 70% rispetto a quello dell’anno precedente. Il 2023, per di più, è iniziato nel segno di una nuova e forte crescita, con una previsione di 143 milioni di euro di giro d’affari (di nuovo in sostanziale aumento rispetto al 2022, ossia +25%) e di 20,7 milioni di clienti serviti, pari a un +25% rispetto allo scorso anno e a +107% sul 2021.

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Crescita su tutta la linea, in altre parole – un processo sostenuto e al contempo permesso da una campagna di aperture organica che dovrebbe portare al taglio del nastro in 38 nuovi punti vendita nei prossimi 20 mesi, di cui – stando a quanto lasciato trapelare – il 30% arricchiti dalla presenza del servizio Drive Thru, il 30% inseriti nel contesto già collaudato e funzionante delle cosiddette food court nei centri commerciali e il 40% calate direttamente nel contesto dei centri cittadini.

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Un piano di crescita ambizioso, ma d’altro canto è bene notare che, come abbiamo avuto modo di vedere, le munizioni in casa KFC non mancano affatto. A oggi il colosso del pollo fritto è già presente in 15 regioni italiane con un totale complessivo di 67 punti vendita, di cui il 40% al Nord, il 20% al Centro e il 40% al Sud, tutti gestiti in franchising. L’obiettivo, come già accennato qualche riga più in su, è quello di raggiungere il traguardo dei 200 ristoranti complessivi sul territorio nazionale italiano nei prossimi cinque anni; andando così a triplicare di fatto i numeri attuali. Stiamo diventando un popolo di mangiatori di pollo fritto? Forse – dando adito ai dati sul consumo degli hamburger è innegabile che il fast food faccia sempre più gola all’italiano.