Ma perché spendiamo 300 euro per il pandoro di Chiara Ferragni?

Indirettamente continua il pandoro-gate di Chiara Ferragni: ma c'è qualcuno che davvero lo compra su eBay per 300 euro?

Ma perché spendiamo 300 euro per il pandoro di Chiara Ferragni?

Il concetto di collezionismo lo capiamo perfettamente: tutti noi, chi più, chi meno, colleziona qualcosa. Possono essere scarpe, libri, Funko Pop o qualsiasi cosa vi venga in mente. Ma perché qualcuno dovrebbe spendere 300 euro per comprare il pandoro di Chiara Ferragni su eBay? Qual è il motivo che spinge queste persone (perché come vedete nella foto, c’erano 26 offerte per questo pandoro) a voler comprare il pandoro dello scandalo, fra l’altro scaduto probabilmente?

eBay non si è fatto sfuggire il pandoro di Chiara Ferragni

Chiara Ferragni, pandoro

Il pandoro-gate (con annesso uovo-gate) sta ancora tenendo banco, il polverone sollevato dalle multe dell’Antitrust alle aziende di Chiara Ferragni e alla Balocco per via della presunta beneficenza del pandoro rosa non si è ancora placato. Anzi: le scuse dell’influencer hanno ulteriormente diviso il web.

O almeno, quella parte del web che non era impegnata a fare offerte su eBay per comprare il pandoro rosa di Chiara Ferragni dell’anno scorso.

Qualcuno deve aver pensato che l’occasione fosse troppo ghiotta per sprecarla e rimediarci qualche euro. Non chiedeteci perché qualcuno avesse ancora in casa il pandoro dell’anno scorso, già ampiamente scaduto. Ma il punto non è questo: è che qualcuno, trovandosi ancora fra le mani il pandoro dello scandalo, ha pensato che fosse una buona idea metterlo in vendita, a prezzo maggiorato ovviamente, su eBay.

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Ed ecco che facendosi un giro sul sito, si trovano diversi di questi pandoro in vendita, con un prezzo base che va dai 50 euro in su. Ma ci sono anche offerte di pandoro a 100-130 euro. E ne abbiamo trovata una anche a 300 euro come potete vedere nella foto. Inoltre mentre scrivo questo pezzo, mi è comparso un altro annuncio di vendita: se si procede con offerte, si parte da una base d’asta di 50 euro. Ma ve lo potete aggiudicare subito alla modica cifra di 500 euro.

E tralasciamo l’annuncio che mette in vendita il cartellino del suddetto pandoro.

Siamo forse impazziti? 300-500 euro per un pandoro diventato di nuovo di tendenza per via delle multe dell’Antitrust? Ma siamo seri? Fino a tre secondi fa non eravate tutti lì a piangere miseria, a lamentarvi di quanto fossero diventati cari i ristoranti, di quanto l’inflazione avesse fatto salire il carrello della spesa e poi correte in massa a comprare il pandoro in questione?

Per quale motivo, poi? Per farvi belli con gli amici a Natale mettendolo in mostra come centrotavola? Per metterlo in una capsula del tempo in poi che i nostri discendenti, quando la apriranno, si ricorderanno di quella volta in cui l’Italia intera si era fermata perché impegnata a dibattere su un pandoro rosa e una campagna di marketing/beneficenza discutibile?