Paola Ghidoni, europarlamentare della Lega, teme l’arrivo di un pranzo di Natale sintetico e analcolico

Anche l'europarlamentare Paola Ghidoni si schiera contro la carne sintetica, vino analcolico e Nutriscore.

paola ghidoni

Gli auguri di Natale dell’europarlamentare Paola Ghidoni sono pepati, non c’è che dire: vagamente allarmisti, volutamente polemici, decisamente allineati con quella che, ormai dovreste saperlo, è la linea d’azione adottata dal nostro governo su carne sintetica, vino analcolico e compagnia bella; che nel videomessaggio di Ghidoni assumono i connotati verdastri e amarognoli del più malvagio dei Grinch. Cibo coltivato in laboratorio, vino senza gradazione alcolica, etichette a semaforo sono – secondo la lettura proposta dall’europarlamentare, per l’appunto – delle gravi insidie che rischiano di rovinare il Natale degli italiani (perché una bolletta del gas quadruplicata rispetto allo scorso anno, un tasso di inflazione alle stelle e i prezzi dei beni alimentari gonfi come non mai sono invece simpatiche sfumature che arricchiscono la spensieratezza festiva).

Carne sintetica, vino analcolico e Nutriscore: the horror. The horror

Carne coltivata

“Il Natale si avvicina” attacca Paola Ghidoni nel videomessaggio in questione, prontamente postato sui canali social dell’europarlamentare. “Immaginate di passarlo con i vostri cari mangiando carne sintetica e bevendo vino senz’alcol”. Pranzo con il parentame senza stordirsi con degli alcolici? In effetti sembra davvero un’esperienza terribile. L’altra prospettiva, invece – “mangiando carne sintetica” – è poco più che il classico vessillo sventolato pigramente per allinearsi con quella che, come già accennato, è una lotta ben radicata.

“Perché questo è il progetto che qualcuno ha per noi” continua Ghidoni, una musica comicamente epica in sottofondo. “Un progetto contro il quale ci batteremo sempre, a testa alta”. Poi l’attacco, l’azione, il lancio del guanto per dare inizio al duello: “No al Nutriscore!” chiosa la nostra europarlamentare, stracciando un cartello che raffigura la tanto controversa etichetta a semaforo. “No alla carne sintetica! Sì a un ambiente più sano, sì a una riduzione progressiva e intelligente dell’uso di fitofarmaci”. In altre parole – no a una potenziale alternativa a una delle più grandi fonti di inquinamento, però viva l’ambiente eh.

“Perché le nostre tradizioni meritano rispetto” riprende Ghidoni. Chissà che non si stia riferendo al fatto che l’Italia sia tra i primi Paesi in Europa per l’uso di antibiotici negli allevamenti? “Mi chiamo Paola Ghidoni, siedo nel Parlamento europeo e in commissione agricoltura, con i colleghi della Lega, difendiamo il buonsenso e i prodotti italiani”.

La carne sintetica è stata in più occasioni immolata come il Boogeyman dei giorni nostri dai rappresentati del governo; dalle uscite poco “sportive” del ministro Francesco Lollobrigida alle più recenti dichiarazioni di Giorgia Meloni. Mantenere la bussola, in questo mondo di tifoserie e slogan, può essere piuttosto difficile: qual è, tuttavia, lo stato di sviluppo effettivo di questi particolari prodotti?