Ristorazione, ripresa nel mercato del vino: crescono le vendite “Ultra Premium” (+32,7%)

Riparte la ristorazione e con lei i consumi di vino, in particolare delle bottiglie classificate come premium e super premium.

Ristorazione, ripresa nel mercato del vino: crescono le vendite “Ultra Premium” (+32,7%)

Dopo due anni di aperture a singhiozzo il settore della ristorazione pare sia riuscito a trovare una stabilità che mancava da tempo – un intero biennio, di fatto. Vero, l’incombere del caro bollette è minaccioso come non mai e i conti sono tendenzialmente sempre più salati, ma dopo la batosta rappresentata dal 2020 e dalle prime battute del 2021 il settore ha goduto di un piccolo rinascimento, una tendenza che ha trovato risonanza anche nella ripresa del mercato del vino – in particolare per le etichette classificabili secondo le categorie Premium o Super Premium.

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Da una recente analisi redatta dall’Ufficio Studi di Fipe Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi, presentata nell’ambito della Milano Wine Week; è infatti nettamente emerso che a beneficiare della riapertura dei ristoranti sono stati soprattutto i prodotti di maggior pregio: vuoi per la necessità da parte del consumatore di festeggiare la fine apparente dei lunghi rigori della pandemia o vuoi per il volersi concedere un vizio un poco più costoso, le vendite di vini premium sono di fatto cresciute del 14,5% in valore assoluto, i super premium addirittura del 24,5%, gli ultra premium del 32,7% e gli icon (bottiglie dal costo per il ristoratore superiore ai 50 euro) addirittura del 33,2%.

È altrettanto interessante notare, tuttavia, che di fatto il 55% dei ristoratori ha deciso di ridurre i quantitativi di vino acquistati, mentre il 29,9% ha direttamente mutilato la carta dei vini tagliandone una parte più o meno significativa. Tendenzialmente, i consumatori continuano a prediligere l’acquisto di vini il cui costo varia tra le 5 e le 20 euro, con una spesa media a bottiglia da parte dei gestori di circa 17 euro. Segnaliamo, infine, che complessivamente gli italiani scelgono in gran parte vini sulla base del territorio di provenienza (68,2%), apprezzano particolarmente le etichette certificate bio (42,2%), ma tengono anche sempre più d’occhio il prezzo della bottiglia (48,9%) – e come biasimarli.