2) Che oltre all’area-prodotti, ci saranno 6 nuovi ristoranti, uno per la carne, uno per il pesce, uno specializzato in pasta e pizza, uno vegetariano, una paninoteca, e una spettacolare birreria-gastropub pensile nel rooftop da 2.500 metri. 3) Che non ci sarà champagne ma solo bollicine nostrane, e poi prodotti americani di qualità; carne del Montana ma di razza piemontese, pesce dell’ Atlantico, frutta e verdura bio di un produttore legato a Slow Food, pasta, olio… in arrivo dall’ Italia e dal Piemonte in particolare: ci sarà il cioccolato di Gobino e Venchi, più un caffè Lavazza Tierra. 4) E che nella maxi-vetrina di prodotti nazionali (7.000 metri quadrati) lavoreranno oltre 300 persone. Ma la domanda è di ordine contabile: hanno investito 25 milioni di dollari e contano di fare un fatturato superiore ai 60 milioni di dollari l’anno? Posto che avere 25 milioni non è da tutti, ma somiglia a una cuccagna. Hey, andiamo tutti a New York City? apertura eataly new york lidia bastianich mario batali Oscar Farinetti video Leggi anche Benvenuti nel nuovo Dissapore Sorpresa: al primo giorno di scuola materna c’è McDonald’s Dall’abuso di alcol allo spray sbronzante griffato Philippe Stark Qualche volta i carnivori sono più etici dei vegetariani Voi dov’eravate quando Dissapore regalava Taste of Milano 2012? I più letti Focaccia al formaggio: 6 errori da non fare Ristoranti aperti dal 26 aprile anche la sera, ma solo con tavoli all’aperto Cornetto Algida “stellato” di Martina Caruso al cannolo siciliano: Prova d’assaggio Bar e ristoranti: no al contante e tavoli all’aperto, le ipotesi del CTS per la riapertura Ristoranti verso la riapertura: le linee guida del Governo