Quando il codice etico dei foodblogger piace perfino a noi

L'articolo del settimanale Oggi sulla gastronomia molecolare e su Massimo BotturaNon basta aver rintuzzato le obiezioni dei giornalisti che rimproveravano scarso rigore nella verifica delle fonti. Oggi i blog, anzi: i foodblog, vogliono dotarsi di un loro Codice Etico. E’ ancora incompleto e contiene prescrizioni noiosette. Va un po’ meglio con le raccomandazioni per le schede dei ristoranti: consigliate 2 visite prima del verdetto, gradito segnalare se la visita è stata anonima. Come dice il Guardian, l’idea che nei blog tutto somigli a un compitino ben svolto non convince, però, in qualche caso, un codice etico esteso ai foodblog nostrani piacerebbe perfino a noi.

Il 21 Aprile, abbiamo raccontato la cucina dello chef Massimo Bottura per rispondere al giornalismo col bazooka di Striscia la Notizia. Il 28 Aprile ci siamo tornati per farvi vedere come lavora un grande cuoco, altroché Striscia.

Venerdì scorso la giornalista Fiamma Tinelli ha scritto un articolo su Massimo Bottura e la cucina molecolare per il settimanale Oggi. Titolo: Un grande chef svela la cucina molecolare. Svolgimento: far vedere come lavora un grande cuoco. Oh, tale e quale a Dissapore. Combinazione o l’occhio di Fiamma Tinelli è caduto sul nostro canale video? Tutto è possibile, dico solo che al momento, secondo il contatore di  YouTube, i due video sono stati visti 3.645 volte. E vi assicuro, sono costati impegno, viaggi e conti pagati. Com’è come non è, nell’articolo non si parla di Dissapore.

In un riquadro nello stesso articolo, il docente di chimica e blogger, Dario Bressanini, risponde alle domande della giornalista. “Adria però fa uso di metilcellulosa, un additivo discusso: in Australia l’hanno proibita.” Risposta: “Falso, Vada a vedersi il sito della Food safety agency australiana: è perfettamente legale.” Altra domanda: “E allora, lo scandalo dov’è?” “Io lo vedo solo nella pubblicità che precede certe trasmissioni televisive ‘d’inchiesta’: quella di una panna con grassi idrogenati.” L’amico Bressanini ha letto della Food Safety Australiana su Dissapore, e anche sapendo da sè che la panna Hoplà contiene grassi idrogenati, è difficile pensare che non abbia visto questo? Dissapore avrebbe dovuto essere citato? Forse. Ma così non è stato.