Ristoranti stellati Piemonte 2019: elenco stelle Michelin, prezzi, cosa sapere

L'elenco completo dei ristoranti stellati del Piemonte, i premiati dalla Guida Michelin, aggiornato al 2019, con i prezzi dei menu degustazione e cosa sapere per decidere se andarci.

Ristoranti stellati Piemonte 2019: elenco stelle Michelin, prezzi, cosa sapere

I ristoranti stellati del Piemonte sono 45 nel 2019: un tre stelle Michelin, quattro due stelle e, di conseguenza, quaranta (mono) stellati. Se a Torino e provincia se ne trovano dodici, tutti con una sola stella, con ben tre new entry nell’ultima edizione della Guida Michelin, la regione è in generale quella più ricca di novità, con cinque nuove stelle.

Il grande bottino lo ha incassato Antonino Cannavacciuolo, che si è concesso un bis di macaron al Cannavacciuolo Bistrot Torino, con lo chef Nicola Somma, e a Novara, al Cannavacciuolo Cafè & Bistrot, con Vincenzo Manicone. Stabili le Langhe e il Roero, terra enogastronomica se ce n’è una, che ospita parecchi ristoranti stellati, tra i quali alcuni da noi segnalati parlando di posti imprescindibili per provare il tartufo.

Ecco l’elenco completo dei ristoranti stellati piemontesi, dunque: di ciascun posto vi diciamo che tipo di cucina si realizza, i prezzi del menu degustazione, chi è lo chef e tutto ciò che vi serve sapere per decidere se andarci.

RISTORANTI 3 STELLE MICHELIN*** – PIEMONTE

Piazza Duomo

Piazza Risorgimento 4, Alba (CN)

piazza duomo

Enrico Crippa ha tutta l’aria di essere uno tra i più equilibrati chef della ristorazione italiana: ha rigore, misura, dedizione, professionalità e un incredibile talento che gli è valso tre stelle Michelin nel suo Piazza Duomo, gioiello dell’alta cucina langarola custodito dietro la porta rossa d’ingresso, giusto un po’ defilata rispetto alla piazza dove invece fa bella mostra di sé La Piola di Piazza Duomo, bistrot di cucina piemontese sempre guidato dalla stessa proprietà e dall’impronta dello chef.

La sua cucina ha un’autentica passione per il vegetale, con piatti che nascono combinando la creatività dello chef e le risorse coltivate nell’orto dell’azienda Ceretto dal culinary gardner del ristorante, “l’altro” Enrico di Piazza Duomo. Il simbolo di questo amore green è, sopra ogni cosa, uno dei piatti più celebri e amati di Crippa, la sua “insalata 21…31…41…51”. Stelle a parte, una cena da Piazza Duomo è sicuramente una delle esperienze gastronomiche più appaganti e strutturate che possiate fare in Piemonte, e non solo.

Prezzi: Menu degustazione “Carosello in cucina” 290 euro, Menu degustazione “Le Langhe oggi” 260 euro, Menu degustazione (R)Evolution

Informazioni: 0173 366167 | piazzaduomoalba.it |chiuso domenica e lunedì

RISTORANTI 2 STELLE MICHELIN** – PIEMONTE

Al Sorriso

Via Roma 18, Soriso (NO)

L’aria un po’ vintage di un ristorante stellato d’altri tempi è lo specchio di un locale che celebra la tradizione piemontese (con piatti come il bollito misto, o ingredienti come il tartufo bianco, in stagione) ma che lì non si ferma, proponendo anche qualche divagazione fatta di gamberi rossi o capesante. Ma Al Soriso si viene per sentire il vero Piemonte, fatto di calore e accoglienza, entrambi garantiti dalla coppia che da sempre dirige questo posto, Angelo e Luisa Valazza.

Prezzi: Menu degustazione “Il gran menu di stagione” 160 euro, Menu degustazione “Sensazioni d’Autunno” 130 euro, Menu degustazione “Business lunch” (esclusi festivi) 80 euro

Informazioni: 0322 983228 | alsorriso.com | chiuso lunedì e martedì

Antica Corona Reale

Via Fossano 13, Cervere (CN)

 

L’Antica Corona Reale di Renzo e Giampiero Vivalda è uno dei più brillanti esempi dell’alta cucina piemontese, un porto sicuro dove costruirsi una cultura sulla tradizione regionale e sull’eccellenza delle materie prime del territorio, sulla stagionalità e su come i classici, combinati con un pizzico di modernità e gusto estetico, possano davvero non passare mai di moda. Un’istituzione che si fa portabandiera del Piemonte gastronomico intero addirittura dal 1815, grazie a piatti come le ciliegie di Vignola ripiene alle lumache di Cherasco, o gli agnolotti gobbi della tradizione ai tre arrosti serviti come una volta: al tovagliolo.

Prezzi: Menu degustazione 110 e 200 euro.

Informazioni: 0172 474132 | anticacoronareale.it | chiuso il mercoledì

Piccolo Lago

Via Filippo Turati 87, Verbania

Verbania, Piccolo lago

“Riprendere il passato, modellarlo nel presente, proiettarlo nel futuro”: questa l’ambizione del Piccolo Lago, ristorante dove Marco Sacco ha imposto la sua creatività e la sua grande esperienza in cucina. Oggi i suoi piatti, dal lago dove sono nati, sono sbarcati anche a Torino, in cima al Grattacielo San Paolo, di cui Marco Sacco ha di recente preso le redini. Al Piccolo Lago si può cenare su una bellissima veranda affacciata sull’acqua, e si può anche scegliere di vivere un’esperienza direttamente in cucina, una sorpresa che promette molto più di un semplice “chef’s table” (220 euro).

Prezzi: Menu degustazione “Curioso ma…non troppo” 115 euro, Menu degustazione “Un Sacco innovativo” 150 euro, Menu degustazione “…o 10 piatti indietro” 150 euro.

Informazioni: 0323 586792 | www.piccololago.it | chiuso lunedì e martedì

Villa Crespi

Via Giuseppe Fava 18, Orta San Giulio (NO)

Villa Crespi, Antonino Cannavacciuolo

Il regno dello chef più popolare d’Italia è costruito in uno spazio che, effettivamente, a un re si addice: un bellissimo palazzo ottocentesco in stile moresco affacciato sul lago. Qui Antonino Cannavacciuolo ha costruito le basi del suo impero, imponendosi nel panorama della cucina nazionale con percorsi che uniscono il Sud delle sue origini a quel Nord dove ormai è di casa. Suo il merito di aver ridato dignità gastronomica al nostro piatto più nazionalpopolare, la pasta, ma anche quello di aver portato all’attenzione del grande pubblico un’altissima cucina fatta di piatti iconici come la triglia con melanzana e provola affumicata o le linguine con calamaretti e salsa di pane, piatto che qualsiasi casalinga italiana ha, almeno una volta nella vita, provato a replicare dopo averlo visto preparare in televisione.

Prezzi: Menu degustazione “Carpe Diem” 150 euro, Menu degustazione “Itinerario dal Sud al Nord Italia” 190 euro.

Informazioni: 0322 911902 | villacrespi.it | chiuso il lunedì

RISTORANTI 1 STELLA MICHELIN* – PIEMONTE

21.9

Località Carretta 4, Piobesi d’Alba (CN)

Una bella vetrata panoramica con vista sulle colline del Roero fa da sfondo al ristorante elegante e moderno di Flavio Costa, che propone una cucina che viaggia tra Piemonte e Liguria, con piatti semplici ma creativi, dal carattere marcato, come la crema di zucchette trombette, seppie al nero e scorzette candite di limoni o i cappelletti di seirass, cavolo nero e sciroppo di arneis o ancora la zuppa di lenticchie e lumache di Cherasco.

Prezzi: Menu degustazione di mare 80 euro, Menu degustazione di terra 70 euro, Menu degustazione della tradizione 65 euro, Menu degustazione Tematica 120 euro.

Informazioni: 0173 387200 | ristorante21punto9.it | chiuso il martedì

All’Enoteca

Via Roma 57, Canale (CN)

all'enoteca ristorante davide palluda

Davide Palluda è un vero punto di riferimento del Roero, così come lo è il suo ristorante al piano superiore di questo edificio storico che ospita anche l’Enoteca Regionale e un’osteria sorella dello stellato. L’ambiente è candido, luminoso, elegante e raffinato e il menu costruito dallo chef è quasi totalmente un omaggio al territorio, con un’impronta sempre fortemente identitaria e riconoscibile.

Prezzi: Menu degustazione “ Sorpresa” 100 euro, Menu degustazione “ Short” 80 euro.

Info: 0173 95857 | davidepalluda.it | chiuso la domenica

Cannavacciuolo Bistrot

via Umberto Cosmo 6, Torino

cannavacciuolo bistrot torino

Forse non tutti ci credevano, a Torino, ma evidentemente Cannavacciuolo sa il fatto suo, e con il bistrot di Torino (fresco di nuova stella) + quello di Novara e la sua storica Villa Crespi ha fatto il pienone di menzioni sulla “Rossa”. Buon per lui, e ottimo per Nicola Somma, che arriva da Villa Crespi ma che a Torino è riuscito a dare ai piatti – di ispirazione sempre campana – un’impronta piemontese. D’altronde, il luogo scelto per il Cannavacciuolo Bistrot lo imponeva: siamo nella pre collina torinese, quartiere di madame (come si dice da queste parti quando si parla di una signora) e in generale di clienti di un certo livello, quelli della “Torino bene”. Il massimo esempio di questa contaminazione è, forse, il tonno vitellato con la maionese di bottarga, un piatto godurioso, sapido, buonissimo.

Prezzi: Menu degustazione in sei portate a 85 e 95 euro

Informazioni: 011 839 9893 | cannavacciuolobistrot.it | chiuso domenica e lunedì a pranzo

Cannavacciuolo Cafè & Bistrot

Piazza Martiri della Libertà 1, Novara

Mr Antonino Cannavacciuolo sa il fatto suo, e lo ha ampiamente dimostrato a tutti portandosi a casa quest’anno (nonostante i numerosi impegni televisivi) un bis di stelle nuove: quella del suo ristorante torinese e quella del suo ristorante novarese, guidato dallo chef Vincenzo Manicone. La formula è duplice: al piano di sotto di questo edificio storico cittadino si trova il bar pasticceria con una proposta di cucina veloce per il pranzo, mentre sopra c’è spazio per il menu di questo giovane chef, a cui sono bastati quattro anni a Villa Crespi per costruire un’ottima cucina dai sapori mediterranei.

Prezzi: Menu degustazione “Sipario” 75 euro, Menu degustazione “Ad occhi chiusi” 90 euro.

Informazioni: 0321 612109 | cannavacciuolobistrot.it | chiuso il lunedì

Casa Vicina – Eataly Lingotto

Via Nizza 224, Torino

Casa Vicina, Eataly Lingotto

Dove mangiare la migliore cucina piemontese a Torino? Ecco, non temiamo di essere smentiti se a questa domanda (che credeteci, viene fatta molto spesso in una città ricca di gastronomia ma un po’ più povera di attaccamento alla buona tradizione) rispondiamo con sicurezza al Ristorante Casa Vicina, al piano -1 di Eataly Lingotto. Per arrivare nel tempio della famiglia Vicina, che si dedica da cinque generazioni alla ristorazione, si passa per la cantina di Eataly, una sorta di preludio alcolico alla cena. Cena che, come dicevamo, propone tutti i classici della cucina piemontese, dalla carne cruda al tonno di coniglio grigio di Carmagnola, dall’insalata russa agli agnolotti pizzicati a mano al sugo d’arrosto. Un compendio di tradizione unico in città.

Prezzi: Menu degustazione in cinque portate 85 euro, menu gastronomico a 130 euro

Informazioni: 011 1950 6840 | www.casavicina.com | chiuso domenica sera e lunedì

Ca’ Vittoria

via Roma, 14, Tigliole (AT)

Un hotel accogliente e silenzioso e un ristorante elegante a conduzione familiare, dove il giovane chef Massimiliano Musso segue le orme di nonna Gemma e mamma Sandra, lavorando materie prime locali per realizzare le ricette della grande tradizione piemontese. A queste si alternano preparazioni più innovative e una passione per la cucina francese che fa capolino qua e là tra le proposte.

Prezzi: Menu degustazione “Un viaggio in cucina” 100 euro, Menu degustazione “Tradizione e innovazione” 80 euro, Menu degustazione “Ricerca e territorio” 65 euro

Informazioni: 0141 667713 | ristorantevittoria.it | chiuso domenica sera e lunedì

Cinzia da Christian e Manuel

Corso Magenta, 71, Vercelli (VC)

I due fratelli Costardi hanno preso le redini di questo storico indirizzo del vercellese, e lo hanno trasportato nella modernità grazie alla loro bravura, a una divisione netta dei ruoli (Christian – più istrionico, protagonista – per lo più in cucina; Manuel – più timido e defilato – in pasticceria) e a un’azzeccata operazione di immagine, che li ha proposti come gli enfants terribles della cucina piemontese. Di questa operazione di “svecchiamento” dell’immagine del Ristorante da Cinzia fa sicuramente parte anche a loro linea di risotti (la loro specialità, da sempre), serviti in una lattina che fa il verso a Andy Warhol, disegnata da Bob Noto.

Prezzi: Menu degustazione 70, 130 euro, che vi raccontiamo qui, piatto per piatto

Informazioni: 0161 253585 | www.christianemanuel.it 

Combal.Zero

Piazza Mafalda di Savoia, Rivoli

Combal.Zero

Incastrato (in un rapporto di amore e odio) nel Castello di Rivoli, in una location dalla bellissima vista su Torino, c’è Davide Scabin, uno dei riferimenti nazionali della cucina contemporanea, entrato nella storia con piatti come il Cyber Egg e la Fassona al Camino. Un genio, a detta di tutti, con un abbondante dose di sregolatezza, a detta di altrettanti. Ma quassù vale la pena di continuare a venire, sia per assaggiare questi piatti (ormai classici) che hanno fatto la storia, sia per provare le sue novità. Di recente, una di queste è stata portata anche al Mercato Centrale di Torino, con il suo spazio dedicato all’uovo.

Prezzi: Degustazione Up & Down in nove portate 180 euro.

Informazioni: 011 9565225 | combal.org | chiuso domenica e lunedì

Da Francesco

Via Vittorio Emanuele, 103, Cherasco (CN)

Nelle bellissime sale affrescate di un palazzo del Seicento in centro a Cherasco si trova il ristorante di Francesco Oberto. Per arrivarci si sale lo scalone padronale, e già si sente l’atmosfera regale che accompagna l’intera esperienza, fatta per lo più di ingredienti della tradizione che costruiscono piatti finemente rivisitati con, talvolta, l’aggiunta di un tocco d’Oriente. Spazio anche al pesce e, naturalmente, alle lumache, simbolo gastronomico di questa zona.

Prezzi: Menu degustazione 60 e 80 euro.

Informazioni: 339 809 6696 | ristorantedafrancesco.com | chiuso martedì e mercoledì a pranzo

Damiano Nigro – Villa d’Amelia

Località Manera 1, Benevello (CN)

Damiano Nigro è alla guida del ristorante di questo bellissimo relais dal 2006, con una cucina improntata sulla creatività e sulla selezione delle materie prime. Lo chef sperimenta ma i suoi piatti rimangono nitidi, con gli ingredienti riconoscibili e assoluti protagonisti del gusto, in ricette che spaziano oltre i confini del Piemonte.

Prezzi: Menu degustazione “Niccolò Paganini” 125 euro, Menu degustazione “Gioacchino Rossini” 95 euro, Menu degustazione “Antonio Vivaldi” 85 euro.

Informazioni: 0173 529225 | villadamelia.com

Del Cambio

piazza Carignano 2, Torino

ristorante del cambio torino

Il Ristorante Del Cambio è patrimonio non solo di Torino, ma dell’Italia intera. Un luogo come pochi altri, aperto nel 1757, e da allora meta aristocratica degli amanti della cucina gourmet, Cavour in testa. Da allora, però, di acqua sotto i ponti ne è passata: agli stucchi barocchi si sono aggiunte le installazioni contemporanee della Sala Pistoletto, la proposta è stata rinnovata (arricchendosi con il Bar Cavour al primo piano e con la Farmacia del Cambio, bistrot-pasticceria lì accanto) e, dopo alterne fortune che tanto han fatto patire i Torinesi, è finalmente arrivato a prendere le redini di tutto Matteo Baronetto, a cui la città dovrebbe essere grata per aver riportato all’antico splendore le cucine di questo tempio della ristorazione cittadina.

Non c’è un posto con un uguale atmosfera a Torino, e probabilmente non c’è neanche un posto con una simile proposta: la mano di Baronetto, riconoscibilissima, firma piatti audaci, che si alternano felicemente a proposte della tradizione (che proprio non riesce a togliere dalla carta, perché chi viene qui vuole respirare l’aria dell’antico Piemonte).

Prezzi: Menu “Improvvisazione ragionata” in sei portate 135 euro, menu “Piemonte” in sette portate 110 euro.

Informazioni: 011 1921 1250 | delcambio.it

Dolce Stil Novo alla Reggia

Piazza della Repubblica 4, Venaria Reale

La Reggia di Venaria Reale è un luogo bellissimo, residenza sabauda meta di turisti che lo possono ammirare dopo il grande e lungo restauro finito nel 2007. All’ultimo piano, sopra la Galleria di Diana, c’è il Dolce Stil Novo, con una vista mozzafiato sui Giardini e sull’intero complesso. Qui Alfredo Russo (già stella Michelin al suo Dolce Stil Novo di Ciriè) propone una cucina tradizionale, classica, in una location indubbiamente suggestiva.

Prezzi: Menu Lunch Basic “carta bianca” in tre portate (solo a pranzo, giorni feriali) 38 euro, Menu Gourmet “carta bianca” in sette portate 70 euro, Menu Grand Gourmet “carta bianca” in nove portate 90 euro.

Informazioni: 011 4992343 | dolcestilnovo.com | chiuso domenica a cena, lunedì, martedì a pranzo

Guido

Via Alba, 15, Serralunga D’alba (CN)

Guido è qua (a Villa Fontanafredda, in una storica quanto bellissima tenuta) dal 2013, ma custodisce i segreti della tradizione piemontese dal 1960, quando Guido Alciati e Lidia Vanzino fondarono il loro ristorante a Costigliole d’Asti. La loro eredità sono i veri, originali e inimitabili agnolotti del plin, serviti al sugo d’arrosto o al tovagliolo e brodo di gallina, motivo sufficiente per venire a cena qui.

Prezzi: Menu degustazione 120 euro, Menu libero con due corse e dolce 75 euro, Menu libero con tre corse e dolce 90 euro, Menu libero con quattro corse e dolce 100 euro.

Informazioni: 0173 626162 | guidoristorante.it | chiuso il lunedì

I Caffi

Via Scatilazzi 15, Acqui Terme (AL)

Nel cuore del Basso Piemonte, al primo piano di un antico palazzo Comunale cinquecentesco con bellissime sale affrescate, si trova il ristorante messo in piedi da Bruna Cane, Paolo, Sara e Piero. Le materie prime sono quelle del territorio, seppur con l’inserimento di qualche proposta di pesce. Le ricette, seppur con un pizzico di estro qua e là, sono quelle della tradizione. La carne è trattata con grande cura, e c’è anche una particolare specializzazione sulla brace.

Prezzi: Piccolo Menu 55 euro, Menu degustazione 65 e 85 euro, Menu di mare 65 euro, Menu dello chef 120 euro.

Informazioni: 0144 325206 |  icaffi.it| chiuso domenica e lunedì

I Due Buoi

Via Camillo Cavour 34, Alessandria (AL)

Ristorante, vermoutheria (ai cocktail c’è il giovane barman Niccolò Malfatto), I Due Buoi fu guidato alla stella da Andrea Ribaldone, mentre oggi in cucina c’è Jumpei Kuroda, di origine giapponese. Lo chef, da più di dodici anni in Italia, ama giocare con abbinamenti orientali, trasformando magari piatti della tradizione piemontese in una chiave del tutto inedita, come negli angolotti del plin al brodo di katsuobushi o nei tagliolini di grano arso, piselli e kakiage.

Prezzi: Menu degustazione “Il Territorio” 60 euro, Menu degustazione “A mano libera” 80 euro.

Informazioni: 0131 517105 | iduebuoi.it | chiuso la domenica

Il Cascinale Nuovo

SS231, Isola D’asti (AT)

Una sala elegante e raccolta all’interno di uno spazio che ospita anche delle camere d’albergo e un bel giardino all’aperto, con tanto di piscina. Lo chef Water Ferretto ha costruito intorno al suo storico ristorante un posto dove fermarsi per un momento di relax, e ha strutturato un menu che fonda le sue basi su una solida tradizione piemontese, fatta di agnolotti “dal plin” al sugo d’arrosto, bagna caoda o sottopaletta di razza piemontese alla Barbera d’Asti.

Prezzi: Menu degustazione “Apribocca” 80 euro, Menu degustazione “La nostra tradizione” 55 euro, Menu degustazione Under 30 30 euro.

Informazioni: 0141 958166 | www.walterferretto.com | chiuso il lunedì

Il Centro

Via Umberto I, 5, Priocca D’alba (CN)

Il Centro di Priocca, di cui vi abbiamo parlato approfonditamente, è un’autentica chicca piemontese, fatta di accoglienza familiare e di una cucina che riporta nel piatto i semplici e straordinari sapori della cucina del territorio. I creatori di questo piccolo gioiello sono Enrico e Elide Mollo (affiancati dal figlio Giampiero). Lei, donna timida e lavoratrice, è custode dell’arte culinaria dei tempi che furono, e propone agli ospiti, in periodi selezionati, il suo segreto più grande: il miglior fritto misto piemontese che possiate mai mangiare.

Prezzi: Menu degustazione 70 euro.

Informazioni: 0173 616112 | ristoranteilcentro.com | chiuso il martedì

Il Patio

Via Oremo, 14, Pollone (BI)

Storico stellato Michelin del Biellese, il Patio è stato fondato alla fine degli anni Ottanta da Sergio Vineis negli spazi che anticamente custodivano delle stalle, di recente ristrutturati mantenendo quella bellissima aria un po’ rustica degli spazi d’un tempo. La cucina è fortemente incentrata sul territorio, anche se nel menu trovano spazio anche diverse proposte di mare e qualche intenzione di contaminazione.

Informazioni: 015 61568 | ristoranteilpatio.it | chiuso lunedì e martedì

Il Portale

Via del Sassello 3, Verbania

Una cucina vista lago fatta di sapori semplici e ingredienti del territorio. Massimiliano Celeste ama le sue montagne e il suo lago, anche se spesso e volentieri si concede nei suoi piatti qualche divagazione sul mare, con piatti goderecci come l’astice alla “mia” catalana o gli spaghetti di grano duro aglio, olio, peperoncino, gamberi rossi e bottarga di tonno di Mazara del Vallo.

Prezzi: Menu degustazione 150 euro

Informazioni: 0323 505486 | ristoranteilportale.it | chiuso a cena martedì e mercoledì

La Ciau del Tornavento

Piazza Leopoldo Baracco 7, Treiso CN

La cantina della Ciau del Tornavento, con le sue oltre 65mila bottiglie di quasi 350 produttori di tutto il mondo, ricavata nel tuo della collina, potrebbe distogliere l’attenzione dalla cucina, ma Maurilio Garola non ha alcuna intenzione di creare distrazioni, e naviga dritto grazie a prodotti eccellenti, amore per il territorio e una proposta che abbina ricette tradizionali piemontesi a interessanti proposte di pesce.

Prezzi: Menu degustazione “Dalla tradizione della Ciau” 90 euro, Menu degustazione “Dal mercato di oggi” 100 euro, Menu degustazione “Dall’acqua” 110 euro.

Informazioni: 0173 638333 | laciaudeltornavento.it | chiuso mercoledì e giovedì

La Credenza

via Cavour 22, San Maurizio Canavese

Se n’è accorto perfino Cristiano Ronaldo, fresco di acquisizione da parte della Juventus, che il primo ristorante che avrebbe dovuto provare in città era La Credenza. La solidità e l’esperienza di Giovanni Grasso, mescolate all’entusiasmo e alla creatività di Igor Macchia hanno dato vita a un ristorante che da molto tempo ormai è nel cuore dei Torinesi, prima ancora che sulle pagine della Guida Rossa. Un indirizzo sicuro, con piatti mai troppo complicati da comprendere, dove il gusto prevale su ogni cosa e la tecnica non diventa una chiave di lettura ingombrante. In definitiva, un posto da cui uscire pienamente soddisfatti.

Prezzi: Menu degustazione in sei portate 90 euro, Menu gastronomico 110 euro.

Info: 011 927 8014 | ristorantelacredenza.it | chiuso martedì e mercoledì

La Fermata

Str. Bolla 2, Spinetta Marengo (AL)

Un cascinale settecentesco che sa di cose buone di campagna, con una cucina improntata sulla tradizione del territorio alessandrino e su materie prime locali, senza essere ingabbiati dalla filosofia del chilometro zero ad ogni costo, anche perché – accanto a cose come gli agnolotti alessandrini o il rognone di vitello confit – il menu prevede anche qualche proposta di pesce, che arriva da Genova.

Prezzi: Menu degustazione in quattro portate 55 euro, Menu degustazione di pesce 65 euro

Informazioni: 0131 618506 | ristorantelafermata.it

La Madernassa

Località Lora 2, 12050 Castelrotto, Guarene (CN)

la madernassa

Michelangelo Mammoliti ha dimostrato non solo al Piemonte cosa è capace di fare, con la sua tecnica d’ispirazione francese e la sua cucina che si diverte con la neurogastronomia, costruendo un percorso fatto di sapori d’infanzia, ricordi e emozioni che dal palato si diffondono al cervello. Eppure, continua a lavorare, a crescere, a costruire a La Madernassa una proposta sempre più sua, sempre più riconoscibile, sempre più matura. Cercando, con totale dedizione, di conquistare le vette più alte della ristorazione.

Prezzi: Menu degustazione “Emozione” 100 euro, Menu degustazione “M@d100%natura” 140 euro.

Informazioni: 0173 611716 | www.lamadernassa.it | chiuso il lunedì

La Rei

Via Roddino 21, Serralunga D’alba (CN)

Il ristorante del bellissimo Boscareto Resort, hotel di lusso circondato dai vigneti, è stato per anni brillantemente guidato da Pasquale Laera, giovane allievo di Antonino Cannavacciuolo. Al suo posto è poi arrivato un altro frutto di Villa Crespi, Fabrizio Tesse, in qualità di Executive Chef, affiancato da Alberto Bai, resident chef e dal Pastry Chef Marco Sforza. Il menu prende spunto dai piatti e dalle materie prime del territorio, restituendole in salsa internazionale, come si aspetta la clientela che qui viene da tutto il mondo alla ricerca di Barolo e tartufi.

Prezzi: Menu degustazione 80, 95 euro.

Informazioni: 0173 613036 | ilboscaretoresort.it

Larossa

Via Giacomo Alberione 10/D, Alba (CN)

Andrea Larossa, giovane chef autodidatta, ha portato davvero velocemente una nuova stella ad Alba (nel 2018), con una cucina corposa, sincera, fatta di sapori nitidi e importanti, come nel coniglio con mostarda di pere e salsa al tabasco o le orecchiette con broccolo, acciughe e caffè. In carta c’è anche attenzione alla tradizione (il plin in “aria di Alba”) e alla semplicità (con “Made in Italy”, lo spaghetto al pomodoro alla maniera dello chef). In sala, l’altra metà della mela dello chef, Patrizia, giovane e sorridente sommelier.

Prezzi: Menu degustazione “la mia tradizione”, 75 euro, Menu degustazione “Il piccolo” 85 euro, Menu dguestaizone “Gastronomico” 110 euro.

Informazioni: 0173 060639 | ristorantelarossa.it | chiuso il martedì

Locanda del Pilone

Strada Della Cicchetta, Località Madonna di Como, 34, Alba (CN)

Un resort con vista sulle colline e i vigneti fa da contorno a questo ristorante dove Federico Gallo si prende tutto lo spazio per essere creativo, innovativo, tenendo sempre i piedi ben saldi nel suo Piemonte (ci sono i plin, i tajarin e tutto il resto) e nella Toscana che lo ha a lungo ospitato. Uno staff giovanissimo e molto preparato completa l’offerta in un ambiente curato e caloroso.

Prezzi: Menu degustazione “Non solo Langhe” 110 euro, Menu degustazione “C’era una volta” 90 euro.

Informazioni: 0173 366616 | www.locandadelpilone.com | chiuso martedì e mercoledì a cena

Locanda del Sant’Uffizio

Strada Sant Uffizio 1, Penango Cioccaro (AT)

Uno dei nuovi ristoranti stellati del Piemonte è l’ennesima creazione di Enrico Bartolini. All’interno di un bellissimo relais nel cuore del Monferrato, la Locanda propone una cucina d’autore ispirata alla tradizione, che tenta di omaggiare questo territorio e le sue ricette, con piatti come il vitello tonnato, i ravioli del plin ma anche le splendide tagliatelle al ragù di finanziera.

Prezzi: Menu “cuore e mente” 75 euro, Menu “Classici del Sant’Uffizio” 55 euro

Info: 0141 916292 | relaissantuffizio.com | chiuso il martedì

Locanda di Orta

Via Olina 18, Orta San Giulio (NO)

Un palazzo antico con vista mozzafiato sul lago d’Orta e sull’isola di San Giulio dà casa a un albergo B&B, dotato di nove graziose camere, e al ristorante gourmet guidato dallo chef Andrea Monesi, che propone un menu che guarda tantissimo al mare, guidato sai sapori e dai profumi della sua infanzia. Così, trovano spazio nella proposta piatti golosi come la carbonara di mare e creazioni tradizionali, come la Tartare di fassona piemontese, lemongrass, bagnetto verde e tapioca, abbinati a sapori veneti, che fanno capolino qua e là nel menu con cose come lo sgombro in Saor.

Prezzi: Menu degustazione 90 euro

Informazioni: 0322 905188 | locandaorta.com

Magorabin

corso San Maurizio 61, Torino

magorabin torino

Presumiamo che Marcello Trentini, in arte Magorabin (a Torino è l’uomo nero che spaventa i bambini), sia in un periodo di grande creatività. Ha da poco rinnovato il suo locale (una stella Michelin dal 2015), e ha avviato nuovi progetti: l’esclusivo cocktail bar Casa Mago, il corner veg Fata Verde al Mercato centrale di Torino. Membro attivo dei Jre, il “Mago” è uno che – evidentemente – non sta mai fermo, anche in cucina: sperimenta, innova, tenta abbinamenti e fusioni che sembrano azzardate ma che, alla fine, funzionano.

Prezzi: Menu light lunch dal martedì al sabato (festivi esclusi) 37 euro, menu “Gran Torino” in sei portate 100 euro, Menu “iconici” in sette portate 110 euro, Menu “Evoluzioni” in otto portate 120 euro.

Informazioni: 011 812 6808 | magorabin.com | chiuso domenica

Marc Lanteri al Castello

Via Castello 5, Grinzane Cavour (CN)

Il castello di Grinzane Cavour è uno dei luoghi più scenografici e amati dai turisti che vengono in queste colline alla ricerca del buon vino, e non a caso ospita l’enoteca regionale. A differenza della maggior parte degli altri stellati della zona, improntati su una rispettosa ricerca della tradizione piemontese, qui si respira un’aria internazionale, grazie alle origini francesi dello chef Marc Lantieri e a quelle americane del suo braccio destro Amy Bellotti. Quindi, ai piatti della tradizione si accostano sapori più lontani, come il foie gras di anatra al torcione o il filetto di capriolo Grand Veneur e si creano fusioni interessanti come gli gnocchi alla parigina con fonduta di raschera d’alpeggio e tartufo bianco d’Alba.

Prezzi: Menu degustazione 105 euro, Menu degustazione tradizionale 55 euro.

Informazioni: 0173 262172 | castellogrinzane.com | chiuso lunedì a cena e martedì

Massimo Camia

Strada Provinciale Alba – Barolo 122, La Morra (CN)

Massimo Camia è legato a queste terre dove è nato e cresciuto e a cui dedica il suo lavoro, costruito a fianco della moglie Luciana, in sala. Il ristorante è moderno, elegante, dall’aria forse un po’ austera ma che è facile riscaldare con le bottiglie della cantina che lo ospita, Damilano. La cucina è profondamente tradizionale, tra plin ai tre arrosti, carne di Fassone al barolo, quaglia con nocciole e tartufo e via così, viaggiando tra le migliori materie prime piemontesi.

Prezzi: Menu degustazione “I miei preferiti” 75 euro

Informazioni: 0173 56355 | www.massimocamia.it | chiuso martedì e mercoledì a pranzo

Osteria Arborina

Frazione Annunziata, La Morra (CN)

Andrea Ribaldone firma la cucina di questo elegante ristorante d’albergo, premiato con la stella Michelin nel 2017. Prodotti locali, tanta creatività e sperimentazione e un passo decisamente moderno. La bussola dello chef è sempre ben salda sulla piemontesità, con tutti i grandi classici (carne cruda, agnolotti del plin, tajarin e tutto il resto), ma ogni piatto assume vita nuova grazie a un’estetica originale e a qualche tocco d’autore.

Prezzi: Menu degustazione “L’atipico” 75 euro, Menu degustazione “L’inconico” 90 euro,

Informazioni: 0173 500340 | osteriarborina.it | chiuso il lunedì

Ristorante Carignano

via Carlo Alberto 35, Torino

ristorante carignano

Altra new entry della stagione nel firmamento delle stelle torinesi è il Ristorante Carignano, guidato da Fabrizio Tesse (già stella Michelin alla Locanda di Orta) e da Marco Miglioli. Il Carignano è uno di quei posti che tanto piace ai Torinesi, che in fondo sono orgogliosi del loro essere sabaudi da sempre. Il ristorante si trova infatti all’interno del Grand Hotel Sitea, storico albergo cittadino, un tempo molto amato dai calciatori (qui la Juventus dormiva durante i ritiri), dall’aspetto un po’ fané che diventa in fondo il suo punto di forza. Qui si tenta la contaminazione con l’Oriente, con il mare, ma in fondo il pubblico, in un ristorante come questo, cerca ancora la tradizione, che trova nei ravioli del plin con melanzana bruciata e salsiccia di Bra o nella costata di Fassona piemontese invecchiata. A due passi da qui, la stessa proprietà ha anche aperto un bistrot, Carlo e Camillo (quel che sembra un omaggio a Cracco è in realtà solo la somma dei nomi delle vie al cui angolo il locale si trova).

Prezzi: Menu degustazione in cinque portate 75 euro

Informazioni: 011 517 0171 | www.ristorantecarignano.it | chiuso domenica

Ristorante Gardenia

corso Torino 9, Caluso (TO)

Mariangela Susigan è la quota rosa della migliore cucina torinese, ha l’aspetto e gli ingredienti di una cucina gentile, ma le mani e il vigore di sapori decisi e sicuri. Tanto chilometro zero, tanta campagna, tanto orto, tantissima tradizione. Il tutto in una bella casa dell’Ottocento con giardino nel borgo medievale di Caluso, nel Canavese.

Prezzi: Menu “territorio” in quattro portate 65 euro, menu “essenze e consistenze” in dodici portate 95 euro.

Informazioni: 011 983 2249 | www.gardeniacaluso.com | chiuso martedì e mercoledì a pranzo

Ristorante di Guido da Costigliole

Località San Maurizio 39, Santo Stefano Belbo (CN)

 

Qui, in un meraviglioso Relais di lusso con vista sui vigneti, si trova l’altra metà dell’eredità di quel ristorante che ha segnato per sempre la storia della cucina langarola e che venne fondato da Guido Alciati e Lidia Vanzino. Non è solo la bellissima location, ricavata all’interno di un monastero e pensata per proporre un rilassante quanto lussuoso buen retiro, a garantire che una cena qui sia un’esperienza indimenticabile: il merito sta soprattutto nella cucina dello chef Luca Zecchin, che propone la grande tradizione piemontese e la affianca a qualche proposta più creativa e d’ispirazione orientale.

Prezzi: Menu degustazione “Guido 1961” 110 euro

Informazioni: 0141 841900 | guidosanmaurizio.com

San Marco

Via Alba 136, Canelli (AT)

Sessant’anni di esperienza e l’accoglienza di Mariuccia e Piercarlo Ferrero (lei in cucina, lui in sala e in cantina) fanno di questo ristorante di Canelli un posto dove sentirsi a casa, ma in una casa in cui si mangiano i piatti del territorio cucinati ad arte: insalate di ovuli, tartufi, bagna coada, tajarin, agnolotti “del plin”, fonduta e finanziera sono accompagnati da profumato pane fatto in casa e seguiti dai dolci, anche questi tipicamente piemontesi, come il bunet di Langa. Ottimo il rapporto qualità-prezzo.

Prezzi: Menu degustazione in sei portate 48 euro, Menu degustazione in otto portate 55 euro, Piccolo Menu degustazione 25 euro.

Informazioni: 0141 823544 | sanmarcoristorante.it | chiuso il martedì

Spazio 7

via Modane 20, Torino

ristorante spazio 7 torino

Di Alessandro Mecca, giovane chef del ristorante della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (nuova stella Michelin), s’è sempre detto che è un gran lavoratore. Ne avrà abbastanza di sentirselo dire, ma la verità è che deve essere così, se alla fine è arrivato piuttosto in fretta al risultato che tanto sperava. La sua è una cucina divertente (si pensi agli immancabili pomodorini di amuse bouche che pomodorini non sono), capace di spingersi sempre un po’ più in là, creativa, che prende ispirazione dall’arte contemporanea che invade le stanze del museo e le pareti del ristorante. La domenica viene servito anche un divertentissimo e goloso brunch.

Prezzi: Menu degustazione contemporaneo “idea e pensiero” in cinque portate 70 euro, in sei portate 77 euro, in otto portate 90 euro.

Informazioni: 011 3797626 | ristorantespazio7.it | chiuso il lunedì

Tantris

Corso Risorgimento 384, Novara

Una cucina sincera, fatta di sapori semplici e una misurata creatività, con una freschezza e una leggerezza date dalla mano della chef Marta Grassi, che serve le sue creazioni in un piccolo e accogliente ristorante da un’unica sala. Al piano di sopra completano l’offerta anche due stanze dove dormire.

Prezzi: Menu degustazione 95 euro

Informazioni: 0321 657343 | ristorantetantris.com | chiuso il lunedì

Trattoria Zappatori

corso Torino 34, Pinerolo (TO)

Christian Milone è stato, prima di essere l’enfant prodige della cucina piemontese, un ciclista professionista, cosa che ormai è stufo di rammentare ma che gli è rimasta appiccicata addosso, in un eterno paragone tra l’agonismo e la spinta creativa in cucina. La verità è che Milone prima di essere uno sportivo è un cuoco, nato e cresciuto in questa cucina di famiglia, attaccato alla tradizione (che trova spazio in uno dei menu più piemontesi di sempre, assolutamente da provare, con i plin in infusione di bollito che, da soli, valgono il viaggio) ma con un occhio sempre più avanti, nel tentativo di costruire sapori nuovi, di armonizzare le acidità, di portare la sua cucina a un nuovo livello.

Prezzi: Menu “estratto tradizione” in quattro portate 55 euro, Menu “estratto gastronavicella” in quattro portate 65 euro, Menu “colazione di lavoro” in due portate (a pranzo nei giorni feriali) 25 euro, menu “360 gradi” in sei portate 80 euro, menu “360 gradi” in otto portate 100 euro

Informazioni: 0121374158 | trattoriazappatori.it | chiuso domenica sera e lunedì

Vintage 1997

piazza Solferino 16/H, Torino

 

Vintage non è solo un nome, ma un attitudine, quella del locale che ha la stella Michelin da più tempo in città. Un attitudine nell’aspetto, rimasto quello di velluti rossi e lunghe tovaglie bianche, che rispettano l’eleganza sabauda di un tempo; e un attitudine anche nella cucina, che significa dare spazio alle cose buone di un tempo, sia nella tradizione (come con gli agnolotti del plin al cubo, in tre cotture diverse), sia nella contemporaneità (come con gli spaghetti con le ostriche o con la torinese, la costoletta di vitello con panatura di nocciole e grissini).

Prezzi: Menu Pranzo di lavoro 24 euro, menu “Mediterraneo” in cinque portate 60 euro, menu “Territorio” in sette portate 60 euro, menu “Punt e Mes” a 80 euro, Menu “Luna Park” in undici portate 100 euro

Informazioni: 011 535948 | vintage1997.com | chiuso sabato a pranzo e domenica