Sachertorte originale da Vienna: Prova d’assaggio

Ho ordinato la Torta Sacher Originale direttamente dall'Hotel Sacher a Vienna, e racconto com'è andata: esperienza d'acquisto online, aspetto, costi, sapore, e giudizio finale.

Sachertorte originale da Vienna: Prova d’assaggio

Anche se esiste dal 1832 per mano di un pasticciere sedicenne (che per farla usò 18 albumi e 14 tuorli), solo dal 1962 la Torta Sacher Originale di Vienna può essere chiamata così. Prima, era solamente la torta con cioccolato e confettura prodotta dallo sfarzoso hotel al numero 4 di Philharmoniker Strasse: il Sacher, che porta il nome del giovane inventore citato poc’anziSenza andare fino in Austria per mangiare l’originale – o a Salisburgo, Innsbruck o Graz – da qualche mese hanno aperto anche a Trieste un caffè Sacher che ha fatto discutere tutti sui prezzi (ma proprio tutti, sindaco, politici, giornalisti): ebbene, tra gite proibitive e un semplice ordine online ci si accontenta di quest’ultimo, sperando di vivere comunque un’esperienza quantomeno appagante. Eccoci quindi con una sincera prova d’assaggio, che tiene conto di ogni aspetto – dalla transazione sullo shop online al gusto.

Com’è la Sacher torte originale di Vienna

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Ingredienti

I protagonisti noti della Sacher fatta in casa sono senza dubbio cioccolato, confettura di albicocche, zucchero, burro, uova. Vediamo però nel dettaglio cosa contiene la Sachertorte originale e artigianale, fatta nel laboratorio storico di Vienna (consapevoli della diatriba senza fine sull’autenticità di tale ricetta, che per alcuni è di Demel, per altri è in una cassaforte). Ingredienti: zucchero, confettura di albicocche 22% (zucchero, albicocche setacciate 45% in confettura, regolatore di acidità: acido citrico, agente gelificante: pectina, conservanti: sorbato di potassio), uova, cioccolato 18% (massa di cacao, zucchero, burro di cacao, emulsionante: soia – lecitina di girasole), farina di frumento, burro (da latte), acqua. Calorie: 386 kcal per 100 g.

Prezzo e spedizione

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Sullo shop online dell’Hotel Sacher di Vienna sono disponibili diversi formati di torta Sacher: io ho ordinato la “taglia II”, 59 € + spedizione per 1,55 kg. Sarebbe per 9 porzioni (ahahah) nei suoi 19 cm di diametro.

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Al momento del check out chiedono di indicare una data precisa per la consegna, e la puntualità è rispettata. La torta arriva più che protetta in una confezione stupenda: nella scatola di cartone (marchiata) c’è la scatola di legno elegantemente incartata e infiocchettata. Aperto lo scrigno c’è la torta, stabilizzata da cartoncino dorato, immobile e senza alcun segno.

Sachertorte: prova d’assaggio

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Rimosso l’involucro trasparente rimane la torta adagiata su un cartoncino, di diametro leggermente inferiore al corpo (dettaglio non trascurabile, ma ci tornerò). La glassa è liscissima e regolare, opaca, impreziosita solamente dal timbro identitario che attesta l’originalità della ricetta. Affondo il coltello di punta, dal centro verso l’esterno, e si incontra difficoltà avvicinandosi al bordo: la glassa si rompe e si stacca come stucco dall’impasto. Eppure, le istruzioni sul conservarla tra i 16 e i 18°C è stata rispettata, e la temperatura era più o meno la stessa al momento del servizio.

Aspetto al taglio e sapore

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L’impasto della torta è omogeneo e pieno, spugnoso, con due sottili linee di confettura: una centrale e l’altra in superficie appena sotto la glassa. Il profumo di cioccolato è piuttosto forte ma emerge anche freschezza, forse dovuta al delicato aroma della confettura. O magari alla suggestione, al fatto che ci sto pensando troppo.

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Ho rubato un frammento di glassa staccatosi dall’impasto e, assaggiandolo furtivamente, mi si è acceso un campanello d’allarme: piacevolissima consistenza cristallizzata, ma una dolcezza esagerata. All’assaggio ufficiale che comprende tutti gli elementi (glassa, impasto, confettura) confido in una compensazione, invece la dolcezza rimane molto spiccata e stucchevole. L’impasto è compatto e meno umido di quanto mi aspettassi, e anche meno sapido di quanto mi aspettassi. Insomma, mi immaginavo un netto stacco dalle sacher “profane” (tra il dolcissimo e l’anonimo) assaggiate negli anni ma mi rendo conto che tanta dolcezza e poca umidità nascono insieme alla ricetta della Sachertorte originale. Ed è per questo che i viennesi la servono insieme a caffè o tè: bevanda calda e torta Sacher sono evidentemente un connubio fondamentale per un assaggio godibile al 100%… sceglierla come “torta di compleanno”, da sola, non è la scelta più opportuna.

Pro e contro

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Tra i punti a favore di questo assaggio c’è senza dubbio l’emozione di avere tra le mani una storia stupenda, un tesoro prezioso. Una specialità ben confezionata, fatta a mano, impeccabile e che arriva a casa al massimo delle sue potenzialità. Tra i dubbi (o forse è meglio scrivere delusioni) ci sono sicuramente due segnalazioni: a livello tecnico la glassa che si stacca e rompe inesorabilmente, temo anche a causa del cartoncino d’appoggio, e a livello sensoriale un sapore talmente dolce che mi sono dovuta concentrare per sentire il cioccolato. Il costo elevato è comunque più che giustificato per qualità, puntualità, attenzione ai dettagli e confezione: è un’esperienza sicuramente da provare.

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A 24 ore dall’apertura, e conservata in dispensa in un ambiente mite (più caldo della temperatura raccomandata sulla confezione), l’assaggio è migliorato. La glassa leggermente più calda ha resistito al taglio, la consistenza era più umida e i sapori erano più equilibrati. Superfluo specificare che ho cercato di essere più oggettiva possibile, pur avendo davanti il destinatario del dono – un felice papà neo ottantenne che se l’è goduta fino all’ultima traccia sul piattino; aggiungo che non ho mai assaggiato la Sachertorte originale a Vienna, nell’Hotel omonimo dove c’è anche il laboratorio. Non ho, quindi, un metro di paragone tra la torta spedita a casa e quella fatta e servita li.