Gli chef televisivi insegnano davvero il giusto? Sbagliato, almeno per quanto riguarda l'igiene: dalle ricerche riportate su Il Fatto Alimentare, emerge che la quasi totalità degli chef televisivi (almeno nei programmi in lingua inglese) utilizza norme igieniche troppo approssimative.
Conosciamo l'Osteria Francescana di Modena, il ristorante numero uno al mondo, ma possiamo dire di conoscere davvero Massimo Bottura. Per chi vuole saperne di più abbiamo preparato un ritratto dello chef modenese nel giorno del suo 54esimo compleanno
Cos'ha fatto di preciso Massimo Bottura nel Refettorio Gastromotiva aperto a Rio De Janeiro durante le Olimpiadi
"Io li ammazzerei tutti" ha sbottato Vissani nello studio di In onda, il programma di Parenzo e Labate su La7, riferito ai vegani. "Sono diventati una casta", ha aggiunto il cuoco umbro. Risposta poco oxfordiana dei vegani: sei un povero uomo con la malattia dell'agnello
Due chef italiani sono protagonisti alle olimpiadi di Rio de Janeiro. Davide Oldani a Casa Italia e Massimo Bottura al RefettoRio
L'agenzia di stampa Bloomberg ha raccolto i guilty pleasure in fatto di fast food degli chef più famosi del mondo: i risultati sono a tratti sorprendenti, primo tra tutti l'assenza di McDonald's dalla lista e la presenza di alcune piccole catene locali
Si può parlare di cucina italiana anche se in molti ristoranti, da quelli con tre stelle Michelin in giù, molti cuochi sono stranieri? Che senso ha la chiusura italiana verso le altre come successo a Firenze o a Verona, se i nostri chef sono sempre più internazionali?
Si conclude dopo 10 anni la collaborazione tra lo chef Pier Giorgio Parini e il ristorante Il piccolo diavolo di Torriana (Rimini), collaborazione che portato alla conquista delle stella Michelin
Massimo Bottura non perde occasione per dimostrare la sua generosità: corre in soccorso ad una coppia di clienti svizzeri, vittime di un inconveniente con la loro Ferrari, ed offre in prestito la Maserati che è solito guidare.
Massimo Bottura non si ferma tra le quattro mura di una cucina e, con il suo progetto Food for Soul, sbarca alle Olimpiadi di Rio. L'obiettivo è quello del Refettorio Gastromotiva, in modo simile a come è stato fatto all'Expo di Milano e all'Antoniano di Bologna: azzerare gli sprechi alimentari.
Ogni anno il Basque Culinary Center seleziona finalisti per il suo World Prize of Food, letteralmente un Premio Nobel per il cibo. Quest'anno, anche un italiano in gara: si tratta di Massimiliano Alajmo, in lizza con il suo progetto per le ricerche sulle malattie neoplastiche infantili.
Per festeggiare 20 anni di St Hubertus, il ristorante 2 stelle Michelin ha creato un menu speciale: venti piatti, uno per anno, disponibili soltanto per 20 giorni. Intervista a Norbert Niederkofler