Dieta Life 120, Adriano Panzironi multato di nuovo per i programmi in TV

Il creatore della Dieta Life 120, Adriano Panzironi, è stato nuovamente multato per non avere l'autorizzazione di trasmettere i propri programmi tv su Sky, programmi che invece andavano in onda lo stesso.

Dieta Life 120, Adriano Panzironi multato di nuovo per i programmi in TV

Una dieta che sta costando un patrimonio: negli ultimi anni, Adriano Panzironi, l’ideatore della Dieta Life 120, ha passato numerosi guai, che sembrano tutt’altro che finiti. Infatti è stato recentemente multato (di nuovo) per i suoi programmi in TV.

Stavolta l’Autorità garante delle comunicazioni (Agcom) ha multato per 61.974 euro la Italian Broadcasting srls, società posseduta al 98% dallo stesso Adriano Panzironi (il restante 2% è nelle mani del gemello Roberto) e l’accusa è di aver trasmesso i propri format via satellite senza autorizzazione. La delibera fa riferimento a un monitoraggio avvenuto il 17 e 18 marzo di Life Tv network, in onda sul canale 880 di Sky, che trasmette i contenuti di Panzironi. Dopo un controllo, l’Autorità ha verificato che non esistono autorizzazioni alla trasmissione di canali o programmi con quel nome. L’unica domanda, datata 13 agosto 2019, fa riferimento a un Life 120 Channel.

Dopo essere stato sanzionato per le sue dichiarazioni in merito al Coronavirus, nel mentre che era già iniziato il processo per aver esercitato abusivamente la professione medica, dopo le sospensioni dei suoi programmi e i svariati tentativi di far chiarezza su questa figura a metà tra l’imprenditore e il mistero, arriva questa nuova sanzione per il creatore della Dieta Life 120, che ti “promette di far vivere fino a 120 anni d’età“.

Il problema è che questa fonte della longevità non è stata trovata da un medico, né da un diabetologo, ma da Panzironi, di cui si sa soltanto con certezza che ha una lunga lista di accuse di truffa, di sanzioni dell’antitrust, di problemi con svariati ordini, tra cui l’ordine dei giornalisti e quello dei medici, ed è finito persino in un servizio de Le Iene in cui si indagava sulla sua passata carriera nel ramo immobiliare. E adesso la nuova conclusione dell’Agcom è che quel programma, senza esplicita autorizzazione, non può andare in onda.

La situazione è ancora più oscura di così: a Marzo era stata ordinata una sospensione di sei mesi per il suo format tv per eccellenza, Il cerca salute e lo speciale Quello che non vi hanno detto sul coronavirus, L’intervento dell’AGCom ha fatto sì che venisse chiuso il canale di Adriano Panzironi, Life 120 Channel. La decisione dell’Agcom è quella di sanzionare tutte le emittenti che trasmettono il suo programma “Il cerca salute”, dove Panzironi si stava spingendo anche a dare consigli medici riguardo all’emergenza Coronavirus.

Poi il Tar del Lazio aveva revocato il blocco, ma anche stavolta i conti non tornano. In questo caso Life 120 Channel, non può essere accordato di default anche se fosse un contenuto autonomo e differente. Questa condotta, scrive l’Autorità, non permette di “effettuare le dovute verifiche preventive sulla sussistenza dei requisiti oggettivi e soggettivi richiesti ad un operatore in sede di valutazione della relativa domanda di autorizzazione, nonché́ risulta idonea a generare incertezza e confusione in merito alla corretta identificazione del soggetto su cui grava la responsabilità̀ editoriale per i contenuti trasmessi, ostacolando pertanto la stessa azione di monitoraggio e di controllo del settore radiotelevisivo”. Dalla società, inoltre, non sono arrivate né memorie difensive né documenti per provare il contrario. Tra l’altro, al 2019 la Italian Broadcasting srls, che ha il compito di gestire di emittenti tv locali, realizzazione di programmi culturali, pubblicità, uno dei punti forti del sistema Life 120, risulta inattiva, tanto che nemmeno l’Agcom ha trovato dati per parametrare la sua sanzione.

La conclusione è un’altra multa, che si somma ai 476mila euro a carico di Panzironi e delle sue società per pratiche commerciali scorrette nel 2018 e a 290mila euro di sanzione per aver millantato effetti terapeutici non dimostrati. In più il 28 settembre riprendono le udienze, dopo quella preliminare del 3 marzo e la sospensione a causa dell’emergenza Covid-19 (proprio quello su cui Panzironi sapeva la verità che a noi non dicono).

 

[ Fonte: Wired ]