Giappone, McDonald’s modifica i panini con le uova a causa dell’influenza aviaria

In Giappone la carenza di uova dovuta all'influenza aviaria ha spinto McDonald's a altre aziende a rivedere i propri prodotti.

Giappone, McDonald’s modifica i panini con le uova a causa dell’influenza aviaria

Uova a peso d’oro – una delle numerose conseguenze determinate dall’imperversare dell’influenza aviaria. Avete bisogno di un piccolo recap? La situazione è molto semplice, in realtà: il mondo sta attualmente attraversando la più grande epidemia di influenza aviaria della storia, con oltre 140 milioni di uccelli da allevamento abbattuti (un dato risalente agli inizi di gennaio e che è naturalmente peggiorato) e una serie sempre più lunga di positività anche nei mammiferi. Il risultato, in termini forse fin troppo banali, è che la produzione di uova ha subito un colpo notevole, e il prezzo delle poche rimaste è salito alle stelle – motivo per cui in tutto il Giappone diverse aziende, tra cui McDonald’s, sta cercando di sostituirle con altri ingredienti.

A mali estremi…

uova

Si tratta di una strategia legittima e relativamente comune: per un caso simile possiamo volgere lo sguardo verso l’Australia, dove la scorsa estate KFC si trovò a dover sostituire la lattuga nei propri hamburger con del cavolo; o dando un’occhiata alla cronaca più recente troviamo i ristoratori d’Oltremanica che propongono pizza e pasta in bianco per mettere una pezza alla carenza di pomodori e altre verdure che si è abbattuta sul Regno Unito. Si fa quel che si può con quello che si ha, insomma.

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Ma torniamo al nostro viaggetto nel Paese del Sol Levante: da queste parti – secondo i dati di Teikoku Databank riportati dal quotidiano nipponico The Japan Times – il prezzo delle uova è salito a 3,27 yen per una singola unità, pari a 2,2 euro o 2,37 dollari, diventando virtualmente insostenibile per diverse attività.

In questo gruppo fa capolino anche McDonald’s, colosso a stelle e strisce del fast food che si è trovato a cancellare dai propri menu i Teritama Muffin, un prodotto esclusivo agli archi dorati nipponici che abbinano salsa teriyaki e uova, e a modificare i panini che contengono hamburger e – siamo sicuri, l’avete indovinato – uova.

Altre aziende, come la catena di minimarket 7-Eleven, ha sospeso la vendita di alcuni prodotti a base di uova già a gennaio; mentre i produttori di condimenti Kewpie e Ajinomoto hanno più recentemente annunciato al pubblico che nel futuro prossimo andranno ad aumentare il prezzo di tutti prodotti come la maionese o la salsa tartara in risposta al balzo del prezzo delle uova.

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Come abbiamo lasciato trapelare in apertura è difficile immaginare una fine nell’immediato della carenza: l’epidemia di influenza aviaria è tutto fuorché sotto controllo, tant’è che negli Stati Uniti – altro Paese che sta vivendo rincari fortissimi al costo delle uova – si sta valutando una campagna di vaccinazione per i polli.