Grano, la Russia invia una “donazione d’emergenza” da 25 mila tonnellate a Cuba

La Russia ha recentemente inviato una "donazione di emergenza" da 25 mila tonnellate di grano all'alleata Cuba.

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Una “donazione d’emergenza” per accorrere in aiuto di un alleato di lunga data e, allo stesso tempo, rafforzare il legame di amicizia che lega a quest’ultimo. No, non ci stiamo facendo certo prendere dal romanticismo: piuttosto ci stiamo riferendo a quanto accaduto tra la Russia e Cuba, con Mosca che, nella giornata di mercoledì 15 febbraio, ha autorizzato ufficialmente l’invio di una donazione di 25 mila tonnellate di grano destinate a combattere la penuria e la carenza di cibo nell’alleato insulare. L’intera spedizione, come brevemente accennato, è di fatto stata presentata come un’occasione per ribadire la forza del legame tra i due alleati storici.

Russia, Cuba e il grano: le parole dell’ambasciatore russo

Sacchi di grano

Un’intenzione, quest’ultima, che si può facilmente evincere dalle parole pronunciate dall’ambasciatore russo in quel de l’Avana, Andrei Guskov, nel contesto di una breve cerimonia organizzata sulla banchina della capitale cubana. Un intervento asciutto, in realtà, nel corso del quale si è sottolineato come Mosca voglia accompagnare “gli sforzi di Cuba nello sviluppare i settori dell’industria, della progettazione e produzione di macchinari, dei trasporti e dell’energia”.

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La mossa è stata analizzata e in seguito descritta dagli esperti di geopolitica come un tentativo da parte della Russia, notoriamente appesantita dalle sanzioni occidentali scattate in seguito all’invasione armata della vicina Ucraina, di rafforzare i legami politici ed economici con Paesi storicamente contrati a quella che le stesse autorità russe hanno definito “l’egemonia degli Stati Uniti“.

Ana Teresita González, viceministro cubano del commercio estero, ha per di più dichiarato ai microfoni d Reuters a margine della cerimonia che i russi hanno recentemente fornito cibo e medicine a Cuba, come parte di una “relazione duratura” tra i due Paesi. “Il governo e il popolo russo sono stati al nostro fianco nei momenti difficili dopo la pandemia” ha commentato durante una breve intervista.

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I media statali cubani, nel frattempo, hanno affermato che le consegne in questione erano da considerarsi come parte di un patto da 800 milioni di rubli (equivalenti a poco più di 10 milioni di euro, per intenderci) stanziati dalla stessa Russia per acquistare e in seguito consegnare del grano a Cuba.

Quello del grano, nel frattempo, continua a essere un argomento caldo: dopo il già citato scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, infatti, il mercato internazionale è rimasto scosso da una forte incertezza che ha alimentato gli spettri di una carenza mondiale. A oggi, oltre al conflitto tuttora in corso, l’altra grande minaccia ai raccolti pare essere la siccità – tanto che alcuni gruppi di scienziati stanno lavorando per creare varietà resistenti agli effetti della carenza idrica.