Grano, l’Australia prevede un raccolto da record grazie alle forti precipitazioni

Grazie alle abbondanti piogge degli ultimi anni, l'Australia prevede un raccolto di grano da record.

Grano, l’Australia prevede un raccolto da record grazie alle forti precipitazioni

Niente siccità nella Land Down Under: gli ultimi anni in Australia sono infatti stati accompagnati da forti precipitazioni che hanno gradualmente aumentato i raccolti spingendo le autorità di settore a elaborare previsioni sempre più ottimiste. Basti dare uno sguardo alle più recenti stime dell’Australian Bureau of Agricultural and Resource Economics (ABARES), secondo le quali le esportazioni agricole australiane raggiungeranno un record di 75 miliardi di dollari nel 2022/23, e addirittura di 96 miliardi prendendo in considerazione anche i proventi di pesca e silvicoltura. Un record in valore che per di più poggia sulla solida base di una capacità produttiva sempre più notevole: lo stesso ente prevede che i raccolti invernali, formati principalmente dal grano, raggiungeranno a loro volta un record facendo registrare oltre 67 milioni di tonnellate nello stesso periodo.

Pioggia e raccolti da record in Australia

grano

“L’Australia sta beneficiando di un terzo anno consecutivo di forti precipitazioni” ha commentato a tal proposito il direttore esecutivo di ABARES, Jared Greenville. “Ancora una volta, stiamo assistendo a livelli record di produzione, guidati da condizioni di crescita eccezionali e prezzi elevati delle materie prime”. Addirittura, dati alla mano, gli statisti di ABARES si aspettano che la mole della produzione di orzo sarà la terza più alta mai registrata.

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Allungando ancora un poco lo sguardo fino al 2023/24 è possibile notare che la produzione totale (pesca e silvicoltura dunque comprese) andrà con ogni probabilità incontro a una leggera flessione, arenandosi a un valore di circa 81 miliardi di dollari (che sarebbe comunque il terzo livello più alto mai registrato).

Una ricchezza, quella dell’Australia agricola, che è legata all’entrata in gioco di più fattori: da un lato, come brevemente accennato in apertura, troviamo l’ondata di precipitazioni che si è abbattuta soprattutto nelle propaggini orientali del Paese; e dall’altro occorre considerare le conseguenze sui mercati internazionali innescate dallo scoppio della guerra in Ucraina, che ha portato ad aumentare i prezzi delle materie prime. Tra i beni più colpiti si trova soprattutto il grano, che di fatto è la più grande esportazione agricola dell’Australia.

Forte di un raccolto che si configura come uno dei più abbondanti di sempre, l’Australia può senza ombra di dubbio ambire a una posizione di relativo dominio nel mercato globale: impossibile, infatti, approcciarsi al discorso inerente alla produzione alimentare senza prendere in considerazione la fortissima crisi idrica che sta attanagliando buona parte dell’EuropaItalia naturalmente compresa – e delle Americhe, con i raccolti che rischiano di rimanere ingentemente mutilati dalla siccità.