Latte per neonati Humana 3: richiamo per rischio fisico

Richiamo sul sito Salute.gov: ritirati dal commercio un paio di lotti del Latte per neonati Humana 3 a causa di un rischio fisico.

Latte per neonati Humana 3: richiamo per rischio fisico

È stato pubblicato un altro richiamo sul sito Salute.gov dopo quello relativo al Parmigiano Reggiano Dop 24 mesi di Trentin, alla Cannella polvere di Principio attivo e al Formaggio a pasta filata affumicata di Merivio e Scerì: sono stati ritirati dal commercio un paio di lotti del latte per neonati Humana 3 a causa di un rischio fisico. Sul sito la data di pubblicazione dell’allerta è quella del 24 novembre 2022, mentre sull’avviso di richiamo vero e proprio la data effettiva dei controlli è quella del 23 novembre 2022.

Latte Humana 3: richiamo per separazione di fase

Latte Humana 3

La denominazione di vendita esatta del prodotto interessato dal richiamo è Humana 3, il marchio del prodotto è Humana e il nome o ragione sociale dell’OSA a nome del quale il prodotto è commercializzato è Humana Italia S.p.A. Invece, il marchio di identificazione dello stabilimento o del produttore è AT – 50164 EG, mentre il nome del produttore è Pinzgau Milch Produktions GmbH, quello con sede dello stabilimento in Saalfeldnerstraße 2. a Maishofen in Austria.

I numeri dei lotti di produzione coinvolti nel richiamo sono:

  • 222801
  • 222802

In entrambi i casi, la data di scadenza o termine minimo di conservazione è quella del 16 agosto 2023. L’unità di vendita è rappresentata dalla confezione da 470 ml.

Il motivo del richiamo è un rischio fisico: il prodotto non è stato ritenuto idone al consumo in quanto in alcune delle confezioni si potrebbe presentare il fenomeno della separazione di fase.

Nelle avvertenze i consumatori che avessero acquistato confezioni del prodotto sopra indicato appartenente ai numero di lotto in questione, sono pregati di non consumarli se già presenti in casa e di riportarli presso il punto vendita di acquisto.

Ma cosa si intende quando si parla del fenomeno di “separazione di fase” nell’industria lattiero-casearia? In pratica è un processo che succede a causa di un errore durante la fase di produzione (spesso capita di dimenticarsi di aggiungere gli appositi emulsionanti o di non aggiungerne a sufficienza), cosa che rende il prodotto non idoneo al consumo da parte del neonato in quanto il bambino finirebbe per bere un latte nel quale la parte acquosa si è separata da quella grassa.

Il latte per neonati, infatti, è composto da una parte acquosa e da una grassa, ma sappiamo che acqua e grassi normalmente non si mescolano fra di loro. Per fare ciò, è necessario aggiungere appositi emulsionanti che fanno sì che la parte grassa o oleosa riesca a mescolarsi omogeneamente con l’acqua.

Se questo non accade, ecco che abbiamo nelle bottiglie in questione la parte liquida totalmente separata da quella grassa.