Pernigotti: piano di rilancio in stallo, a Roma un vertice per fare chiarezza

I vertici di Pernigotti vanno a Roma per fare chiarezza sul piano di rilancio in stallo, mentre prosegue l'azione legale contro l'immissione sul mercato la confezione natalizia Pernigotti 1860.

Pernigotti: piano di rilancio in stallo, a Roma un vertice per fare chiarezza

Non c’è pace per la Pernigotti in questo periodo. Mentre i vertici dell’azienda stanno andando a Roma per discutere con il Mise dello stallo del piano di rilancio, ecco che va anche avanti la causa contro chi ha immesso sul mercato confezioni natalizie con il logo Pernigotti 1860, ma che nulla hanno a che fare con l’azienda di Novi Ligure. Ma andiamo con ordine, partiamo da Roma.

Il ministero dello Sviluppo economico, infatti, aveva organizzato ieri a Roma un incontro per capire perché i piani di rilancio dell’azienda vadano così a rilento. Prima il Mise ha incontrato la proprietà, da sola, poi il giorno successivo erano previsti incontri con sindacati, Comune e regione.

Pare che, infatti, il piano di rilancio della Pernigotti firmato a luglio da azienda, sindacati e ministero del Lavoro stia languendo dimenticato in un cassetto. Se ricordate, i fratelli Toksoz, nel novembre di tre anni fa, avevano annunciato la chiusura della Pernigotti.

Ne era subito nata una battaglia, con maestranze e sindacati che, infine, grazie anche all’aiuto del governo e delle istituzioni, era riuscita a evitate la chiusura dell’azienda.

I fondi per il piano di rilancio erano stati per la maggior parte ricavati dalla cessione del ramo dei gelati al gruppo Optima. All’epoca la proprietà aveva annunciato che avrebbe così investito i 4 milioni di euro ottenuti:

Tiziano Crocco, sindacalista della Uila Uil, ha spiegato che il Mise ha convocato tutti per il 24 novembre a Roma, in presenza. Ed è anche stata richiesta la partecipazione dei titolari, i fratelli Toksoz.

pernigotti

In attesa di sapere che fine abbia fatto il piano di rilancio, ecco che la Pernigotti ha anche un’altra gatta da pelare. L’azienda, infatti, ha citato in giudizio chi ha immesso sul mercato una confezione natalizia di prodotti con il marchio Pernigotti 1860.

Solo che l’azienda di Novi Ligure ha dichiarato di non avere nulla a che fare con quelle confezioni: da qui la decisione di procedere per vie legali. Nelle suddette confezioni si trovano diversi prodotti a marchio Pernigotti 1860:

  • panettone
  • bottiglia di spumante
  • praline di cioccolato
  • torrone alle mandorle ricoperto al cioccolato
  • tavoletta di cioccolato
  • crema alla nocciola

Pare che questi prodotti provengano da stabilimenti in Veneto e in Sicilia, cosa che aveva infastidito non poco i sindacati, visto il problema relativo al mancato attuamento del piano di rilancio.

In una nota stampa, l’azienda dolciaria ha fatto sapere che, in merito a queste confezioni natalizie, ecco che l’azienda ribadisce di essere del tutto estranea alla loro produzione e commercializzazione (incluse quelle dei prodotti contenuti in esse).

Inoltre Pernigotti S.p.A. non ha mai concesso alcuna licenza o qualsiasi tipo di diritto di altra natura sui propri marchi e prodotti.

Per tale motivo l’azienda declina sin da subito qualsiasi responsabilità in merito a queste confezioni e prodotti. E avverte di aver dato mandato ai propri legali di procedere nelle sedi più opportune.