Sri Lanka: dazi sugli alcolici aumentati del 20%

Lo Sri Lanka ha deciso di aumentare i dazi sugli alcolici. E lo fa del ben il 20% in più, non proprio pochissimo.

Sri Lanka: dazi sugli alcolici aumentati del 20%

Mentre Dubai ha deciso di eliminare le tasse sugli alcolici, ecco che invece lo Sri Lanka procede nella direzione opposta e annuncia un aumento dei dazi sugli alcolici del 20%. Non certo bruscolini.

Perché lo Sri Lanka aumenta i dazi sugli alcolici?

Sri Lanka

Il governo dello Sri Lanka ha stabilito che fosse necessario aumentare i dazi imposti sugli alcolici. A dare la notizia ufficiale è stato Ranjith Siyambalapitiya, il ministro delle Finanze dello Sri Lanka. Siyambalapitiya ha spiegato che l’accusa sarà aumentata del 20% su tutte le varietà di vino, birra e liquori a partire dalla mezzanotte del 3 gennaio 2023, confermando poi il tutto anche tramite un tweet su Twitter.

Andando a vedere i costi, considerando che in Sri Lanka la valuta locale è la rupia (una rupia al cambio attuale vale 0,0026 euro), l’arack special da 750 ml aumenterà di 206 rupie (pari a 0,53 euro), mentre i prodotti a base di melassa, palmyrah, cocco e arrack trasformato da 750 ml aumenteranno di 244 rupie (pari a 0,63 euro). Anche l’arrack straniero da 750 ml prodotto localmente subirà un aumento fiscale di 266 rupie (pari a 0,69 euro).

Vino, l’export australiano cala di 2,08 miliardi di dollari a causa degli elevati dazi cinesi Vino, l’export australiano cala di 2,08 miliardi di dollari a causa degli elevati dazi cinesi

Ovviamente anche la birra sarà interessata da questi rincari, venendo anche essa maggiormente tassata. Sempre Siyambalapitiya ha spiegato che la birra di ABV con percentuale alcolica inferiore al 5% da 625 ml aumenterà di 21 rupie (pari a 0,054 euro), mentre la birra di ABV con percentuale maggiore del 5% da 625 ml aumenterà di 39 rupie (pari a 0,1 rupie).

Pure il vino e il sake non usciranno indenni dalla scure di questi rincari dei dazi. Secondo il ministro, infatti, una bottiglia di vino da 625 ml costerà 50 rupie (pari a 0,13 euro) in più, mentre il sake da 625 ml costerà 17 rupie in più (pari a 0,044 euro).

Il ministro ha poi concluso ricordando che nel corso del 2021 lo Sri Lanka aveva incassato qualcosa come 249,6 miliardi di rupie, pari a circa 687 milioni di dollari (più o meno 648 milioni di euro), fra accise, tasse e IVA sul tabacco e sui prodotti alcolici. In realtà pare che da sempre lo Sri Lanka applichi alte tasse sulle sue bevande alcoliche legali.

A causa della crisi economica, lo Sri Lanka aveva visto aumentare nettamente i prezzi del cibo, tanto che il governo aveva lanciato l’allarme: la popolazione mangiava la metà di prima. Proprio per contrastare questa carenza di cibo, ecco che lo stesso governo non solo aveva chiesto di piantare più riso, ma aveva anche approvato la settimana lavorativa da 4 giorni per dare ai cittadini più tempo per coltivare il cibo.