10 buoni motivi per venire alla D-Fest di Roma sabato 19 marzo

Il 16 marzo Dissapore compie 2 anni, OHYEAH due fantastici anni. Ora devo chiedervi di venire alla D-FEST, doppio evento che faremo SABATO 19 MARZO a Roma, per cui metto Billy Idol a palla e provo a convincervi. Dunque, credo che la D-FEST sia un’enorme svolta nella qualità della vostra vita romana per una serie di motivi.

Motivo numero 1. Come l’anno scorso, a pranzo ci ritroviamo all’Open Colonna, Palazzo delle Esposizioni, Scalinata di via Milano 9a (mappa), un poderoso spazio gurmé con annessa terrazza da dove godere Roma avidamente, governato dal generalissimo, lo chef Antonello Colonna. Ci si vede all’ultimo piano, dove c’è la Porta Rossa, ALLE 13. Andiamo avanti fino a quando ne abbiamo, orientativamente le 17.

Non basta? Aspettate, c’è di più. Motivo numero 2. Al tema della festa, che in onore dei 150 d’Italia è “Piattini d’Italia: remixiamo lo street food”, contribuiscono 3 chef di altrettanti ristoranti romani, e gnègnè… che ristoranti. Riccardo Di Giacinto di All’Oro, neostellato della Guida Michelin, Luigi Nastri, il cuoco del nostro adorato Settembrini, Giulio Terrinoni, giovane chef de L’Acquolina, spin-off del celebre risto romano Il Convivio Troiani, capace in un amen di conquistare la scena della capitale.

Non basta? Aspettate c’è di più. Motivo numero 3. Sbav sbav, tutte le cose che i 3 chef cucineranno sono ascrivibili a un unico arsenale del gusto, Longino & Cardenal, il marchio che diffonde nei ristoranti italiani di spicco golosità determinanti, dai possenti salumi spagnoli di Joselito, agli Champagne, fino ai caviali più rari.

Non basta? Aspettate c’è di più. Motivo numero 4. Gli enomaniaci non avranno di che sopraccigliare, sarà un grande giorno anche per loro con i vini di: Mattia Barzaghi, Bele Casel, Enrico Gatti, Zanotto, La Basseta, Lungarotti, Cantina Pieve Vecchia.

Non basta? Aspettate c’è di più. Motivo numero 5. Pizzafan allertatevi! In trasferta da Caiazzo (CE) arriva alla D-Fest romana la Pizza Tricolore dell’Antica Pizzeria Pepe, pizzeria al primo posto nella recente Guida Michelin della pizza napoletana compilata da Dissapore (sezione: Fuori Napoli). Da Maddaloni invece, precisamente dalla scuola di cucina Dolce & Salato, arriva lo chef di lungo corso Giuseppe Daddio, che preparerà le zeppole napoletane, sempre in versione tricolore.

Non basta? Aspettate c’è di più. Motivo numero 6. Sapete quanto costa un programmino quale questo quissù giustappunto, a voialtri, lettori di Dissapore? ZERO, niente, niet! Per cui, cercate di essere tra i primi 80 che si prenotano scrivendo nei commenti nome, provenienza e “D-FEST/Antonello Colonna”. Occhio, siccome vogliamo festeggiare con quanti più lettori è possibile, ognuno può iscrivere al massimo 4 persone (se stesso + 3), e può partecipare all’evento del pranzo oppure a quello della cena, non tutti e due. Capito?

Che un blog sia solo una serie di post, per noi (gastrofanatici) è come potete immaginare, inimmaginabile. Ogni tanto bisogna incontrarsi, e se l’occasione manca beh, si crea. Anzi, se ne creano 2, motivo per cui la D-Fest include 2 eventi, uno a pranzo e uno a cena. Adesso è di moda salivare per serate vagamente indie (da “independent”), sintesi di informalità, rock&roll, cibo buono e situazioni amichevoli, diciamo un po’ sul genere di Le Fooding. Bene, Dissapore vuole ricreare l’atmosfera invitandovi chez Fooders. Cioè in un loft romano con uso di cucina nel quartiere San Lorenzo, ospiti di Francesca e Marco, alias The Fooders. Per essere ancora più “indie”, l’indirizzo segretissimo sarà comunicato solo ai fortunati lettori ospiti (ha!), ovviamente prima del 19 Marzo.

Non basta? Aspettate c’è di più. Motivo numero 7. Per quanto si vadano rarefacendo, i babbinatale esistono ancora, e ‘stavolta hanno l’aspetto di Roberto Liberati, una butcher-celebrity come le chiamano ora (un macellaio famoso) evoluto negli anni in raffinato bottegaio. Molto di ciò che si cucinerà durante la cena proviene dalla Bottega Liberati, per i romani praticamente un’istituzione.

Non basta? Aspettate c’è di più. Motivo numero 8. Gli enomaniaci non avranno di che sopraccigliare, sarà una grande sera anche per loro con i vini di: Il Mosnel, Ceretto, Cantele, Nicola Chiaromonte, Fattoria Montellori, Antica Enotria, Les Caves de Pyrene.

Non basta? Aspettate c’è MOLTO di più. Motivo numero 9. Voi siete i nostri beneamati lettori, giusto, i nostri commentatori. E’ a voi che ogni santo giorno ci rivolgiamo, sollecitando oggi una cosa domani un’altra (pareri, indirizzi, a volte insulti). Ditemi orsù, meritate qualcosa meno del “cuoco migliore del mondo“? COSAAA? Esatto, a interpretare il tema “Piattini d’Italia: remixiamo lo street food”, insieme ai Fooders, nel loro fichissimo loft, sarà nientemeno che MASSIMO BOTTURA de L’Osteria Francescana con tanto di mini-brigata. Poffarre!!!

Non basta? Aspettate c’è di più. Vi siete ripresi o slurp… sbav, siete ancora lì che salivate? Eggesù, cosa può esserci più di Massimo Bottura? E’ presto detto: sapete quanto costa un programmino quale questo quissù giustappunto, a voialtri, lettori di Dissapore? ZERO, niente, niet! Per cui cercate di essere tra i primi 40 che si prenotano scrivendo nei commenti nome, provenienza e “D-FEST/Loft dei Fooders”. Anche qui, volendo festeggiare con quanti più lettori è possibile, ognuno può iscrivere al massimo 4 persone (se stesso + 3), e se partecipa alla cena lascia agli altri la possibilità di pranzare all’Open Colonna. Tutto chiaro?

A occhio, ci si dovrebbe divertire.

Grazie naturalmente ai main sponsor della D-Fest, Mareno Grandi CucineAtmosfera Italiana e la scuola di cucina A Tavola con lo Chef.

Ora che siete persone informate dei fatti, avanti, fate scattare le prenotazioni, il tempo vola.

[Crediti | Immagini: Maurizio Camagna, Labrena]