Massimo Bottura | Qui si squarciagola sul “cuoco migliore del mondo”

Mi direte che l’esistenza di un Accademia Italiana della Cucina vi era sconosciuta al pari del suo presidente Giovanni Ballarini. Per non parlare del fatto che ne esiste anche una spagnola, una francese e così via. E nulla sapevate del premio internazione che, tutte insieme, le accademie assegnano a uno chef, da quel momento pomposamente ribattezzato il migliore del mondo.

Siccome non voglio sentirvi aggiungere che la quota di attualità delle Accademie di Cucina è paragonabile alla Berlino pre-caduta del muro, vengo subito al sodo. Con la seguente motivazione: “la sua cucina è una sintesi perfetta di tradizione, scienza e arte”, lo chef migliore del mondo questa volta è Massimo Bottura dell’Osteria Francescana di Modena. Che ieri abbiamo sentito a caldo mentre era con Inaki Aizpitarte, lo cuoco del bistrò parigino Chateaubriand al congresso di cucina Identità Golose.

Da appassionato squarciagolista dello chef, Dissapore ha canticchiato vagonate di cose su Massimo Bottura, vedi le 10 radunate di seguito. Ecco, mi chiedevo se oggi, giornata speciale per il modenese, andasse anche a voi di squarciagolare qualcosa. Senza schivare alcunché di interessante, cose belle e buone, prese di distanza, lodi sperticate e distinguo da maestrini inaciditi.

  • Della necessità di andare nel SUO ristorante | “Questo mese andare alla Francescana o pagare l’affitto?” 2.07.10
  • Dei SUOI interventi ai congressi di cucina | “Il filosofeggiare liceale mixato alla cantilena modenese produce effetti spassosi“. 27.01.11
  • Delle SUE Tagliatelle al ragù | “La tradizione remixata da Bottura è storicizzabile come la più ultimativa degli anni zero ma a parte che 9 su 10 le tagliatelle arrivano tiepide, nell’improvviso deserto di sapore ho pensato che fossero migliori quelle di mia suocera“. 20.01.11
  • Della SUA Patata in attesa di diventare tartufo. “Tra 10 anni, un critico molto competente scriverà della progressiva rivoluzione dei dolci come li conosciamo — troppo melensi per i palati aristocratici dei gourmet — attraverso ingredienti insoliti tipo il tartufo. E per dimostrare la sua teoria, citerà come vertice assoluto quest’altra creatura di Massimo Bottura. Allora mi lamenterò per il furto dell’idea, e forse gli farò causa.
  • Delle SUE contraddizioni | “Massimo Bottura sembra una specie di poeta inconsistente e ’stavolta non c’era Striscia la Notizia a farlo esplodere nelle sue contraddizioni”. 2.03.10
  • Di come nascono i SUOI piatti | “Il percorso che porta alla preparazione è evidente: progetto, achitettura prove empiriche: ma l’idea alla fine viene scalpellata via dal tutto e rimane un concetto, uno solo. Esatto“. 1.05.10
  • Del SUO voto | “Okay, il voto. Diciamo: [9.7] Siamo ai vertici dell’arte culinaria umana (e anche disumana)“. 24.04.10
  • Dei SUOI baci traditori | “E si sentono cose che mai avremmo voluto sentire da uno come Bottura. “Io la penso come voi” dice lo chef modenese all’inviato di Striscia, e rinnega davanti alle telecamere l’uso di additivi chimici nelle sue ricette. Per finire lo bacia ed è un bacio che ricorda un tradimento di secoli fa. 2.02.10
  • Del SUO Croccantino di foie gras con cuore di aceto balsamico tradizionale di Modena | “Sembra un Magnum Algida alle mandorle per pupazzetti Lego. Delittuosamente goloso“. 23.12.10
  • Di Nero su Nero, il SUO omaggio al jazzista Thelonious Monk | Il nero entra in cucina con l’omaggio al re del bebop. Da questo momento in poi, come già per il grande Thelonious, è il futuro che insegue Massimo Bottura.

[Crediti | Link: Accademia Italiana della Cucina, L’Espresso, Video: girato e montato da Lorenza Fumelli]