Vellutata di cavolo nero, la ricetta per farla cremosa e saporita

La vellutata di cavolo nero, una ricetta saporita e cremosa che mantiene in sé tutte le proprietà nutritive del cavolo nero.

Vellutata di cavolo nero, la ricetta per farla cremosa e saporita

La vellutata di cavolo nero è un comfort food dell’inverno, una minestra cremosa ricca di vitamine e sali minerali, che è resa cremosa dall’aggiunta di panna liquida, e saporita dall’aggiunta del Parmigiano reggiano. Ovviamente questa è una vellutata che si può fare anche senza queste due aggiunte, tuttavia addizionare un grasso liquido (ottime per esempio la panna di cocco o quella di soia) è molto utile alla consistenza di questa ricetta, perché il cavolo nero, anche quando viene frullato, tende ad essere molto fibroso, e non rende mai la vellutata completamente cremosa.

Il cavolo nero è un ortaggio che ha ottenuto una grande attenzione mediatica soprattutto a partire dagli anni 2000, quando negli Stati Uniti e poi in Europa, si è diffusa la moda dei superfood, ovvero di quei cibi che contengono tanti micronutrienti da essere equiparati a degli integratori, se non addirittura a delle medicine; il cavolo nero fa parte di questi. Si tratta in realtà di una coltura molto antica, presente in tutto il Mediterraneo già ai tempi degli antichi Greci e degli Egizi. In Italia è da sempre coltivato in Toscana, come ingrediente principe del minestrone fiorentino, la ribollita, preparata con il cavolo nero e poi cotta una seconda volta assieme a pezzetti di pane raffermo.

Le proprietà del cavolo nero sono molteplici, ma innanzi tutto è noto per le sue caratteristiche depurative e detossinanti, che lo rendono utile per qualsiasi forma infiammatoria del corpo, anche l’influenza. Inoltre è molto ricco di vitamine, del gruppo A, B e C, ed è un’ottima fonte di vitamina K, che serve a mantenere le ossa in salute, e di acido folico, una vitamina del gruppo B indicata per le donne in gravidanza. Inoltre, dettaglio da non trascurare, è molto poco calorico: 34 calorie ogni 100 grammi.

Se volete altre ricette con questo ortaggio benefico, provate le chips di cavolo nero, o la zuppa di cavolo nero, o infine il pesto di cavolo nero.

Cucina: Italiana
Difficoltà: Facile
Preparazione: 15 Minuti
Porzioni: 5 Persone
Prezzo: Basso
Calorie: 250 Kcal
Vegetariano
Ingredienti
  • Cavoli nero 500 g
  • Patate a pasta gialla 300 g
  • Cipolla bianca 1
  • Aglio 1 Spicchio
  • Olio extravergine di oliva 4 Cucchiai
  • Sale fino
  • Pepe nero
  • Panna liquida 100 ml
  • Parmigiano reggiano grattugiato 40 g
  • Brodo vegetale 1 lt
  • Crostino di pane raffermo

Come preparare la vellutata di cavolo nero

1

Lavate le foglie di cavolo nero sotto l’acqua corrente controllandole una per una per eliminare eventuali insetti. Tamponatele con un canovaccio pulito e privatele della costa centrale interna, dura e fibrosa. Tagliatele a striscioline.

2

Lavate e sbucciate le patate e tagliatele a cubetti di circa 2 cm di lato. Sbucciate e affettate la cipolla. Mettete in un tegame la cipolla e l’olio e fate stufare fino a che la cipolla non è morbida. Salate e pepate leggermente.

3

Aggiungete le patate a tocchi e il cavolo nero e coprite con il brodo. Tenete la fiamma media fino a che non compare il bollore, poi abbassate e coprite con un coperchio, lasciando uno spiraglio per il vapore. Fate cuocere in questo modo per circa 30 minuti.

4

Frullate con un frullatore a immersione o spostando la minestra nel bicchiere del frullatore, quando sarà ben omogenea, aggiungete la panna e il Parmigiano e riportate a bollore per 2 minuti. Servite con i crostini di pane, altro Parmigiano, pepe e olio extravergine di oliva.

Risultato
Vellutata di cavolo nero, la ricetta per farla cremosa e saporita

Conservazione

La vellutata di cavolo nero si conserva in frigorifero al massimo due giorni, in un contenitore ben coperto, ed è meglio farla bollire prima di consumarla nuovamente. Si può anche congelare, in quel caso resiste per oltre un mese e può essere scongelata a bagnomaria.

Consigli e varianti

Se non avete a disposizione il cavolo nero, o volete variare leggermente il sapore sono ottimi anche il cavolo riccio e il broccolo fiolaro, tutti cavoli acefali, di cui si consumano le foglie e non i frutti. Nel caso del cavolo riccio e del broccolo fiolaro ci sono anche meno fibre, dunque la vellutata diventa ancora più cremosa.

Se non vi piace che la vellutata di cavolo nero possa avere un po’ di fibre, una volta frullate le verdure e prima di aggiungere la panna, potete passarla attraverso un colino a maglia larga, tuttavia le fibre sono parte degli elementi nutritivi propri del cavolo nero.

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