Le migliori 8 varianti di hummus

Hummus? Non solo ceci per questa specialità mediorientale: proviamo le migliori 8 varianti per cambiare colore, sapore, contesto e anche umore!

Le migliori 8 varianti di hummus

L’hummus è una delle pietanze tradizionali “etniche” (che poi, cosa significa…?) più apprezzate anche nel resto del mondo, e da noi ha avuto un’esplosione. Ci siamo tutti acculturati sull’argomento e sappiamo farlo alla perfezione tahina compresa, e da ora godremo anche delle migliori 8 varianti sperimentate.

Con i ceci è possibile fare tantissime bontà: oltre a essere apprezzatissimi per il sapore, sono alleati preziosi in cucina grazie all’alto contenuto di proteine e vitamine e alla loro consistenza farinoso che ben si presta in impasti e creme. L’hummus è una delle ricette che rendono più giustizia a questo ingrediente.

Classico ma senza tahina

bruschetta con hummus

Fa arrabbiare molti questa variante, un po’ come il pesto senza aglio: senza determinate caratteristiche, l’hummus non può essere chiamato tale. Ok… ma che barba! Oggi proponiamo una sorta di hummus “light” nel senso di meno pesante, che tanto le calorie sono comunque abbastanza alte data la dose massiccia di olio extravergine. Seguite la ricetta per l’hummus ma omettete – semplicemente – la tahina, per aumentare leggermente l’olio e il succo di limone.

Con carote viola o arancioni

ciotolina con hummous di carote viola decorata con criandolo e semi di sesamo (2)

L’hummus di carote è una vera e propria scoperta. O meglio, il fatto è che le carote sono davvero sottovalutate: dolci, simili alle patate come consistenza, coloratissime. Le carote nascono viola e sono state modificate in arancione a causa di una scelta politica qualche secolo fa… il fatto che ora quelle viola sembrino una novità e costino care è abbastanza assurdo. In ogni caso, potete usare entrambe le varianti per fare un hummus dolce e sapido che mixa carote e ceci.

Con barbabietola

hummus di barbabietola in ciotola

Restiamo su tinte tra il rosa e violaceo, pigmenti intensissimi nella barbabietola. Anche chi non ama questo particolare ortaggio dolciastro, nell’hummus ovvero insieme a ceci, tahina, aglio e tutto il necessario le apprezzerà moltissimo. Lasciatevi conquistare dal nuovo e sperimentate anche ciò su cui avete dubbi: resterete stupiti. Eccovi la ricetta!

Con avocado

avocado guacamole

Non è hummus classico, non è guacamole: l’hummus con avocado (di qualità Hass) è una via di mezzo esatta perché vede l’ortaggio burroso frullato a crudo insieme a ceci lessati o al vapore, poca tahina, poco olio, succo di lime, aglio. Strepitoso sul pane nero tostato ma anche con i croccantissimi nachos.

Non di ceci ma di melanzane: il babaganoush

babaganoush

Se usiamo melanzane al posto dei ceci, il risultato non si chiama “hummus di melanzane” bensì babaganoush: un’altra ricetta tipica mediorientale in cui le protagoniste assolute sono melanzane cotte e lavorare a crema spalmabile. Sapori intensissimi, una cremosità irresistibile, la freschezza delle erbe aromatiche.

Con zucca

zucca tagliata su tagliere

Non è ancora stagione ma l’epoca della zucca si avvicina ogni giorno di più: appena possibile, prendetene una (magari Delica) e fate l’hummus classico ma sostituendo parte dei ceci con la cucurbitacea cotta in forno o al vapore.

Di fagioli azuki (Anko salata)

hummus di fagioli atzuki salsa

Si chiamano azuki e sono una varietà di fagioli molto usata in Giappone. In tutto il mondo (o quasi) li conoscono per l’anko, una confettura realizzata proprio con questi legumi e usata per farcire i dolci, tra i più famosi ci sono i dorayaki. Perché non usare questi fagioli insieme a ingredienti salati? Ad esempio l’hummus.

Con zucchine

zucchine al vapore chiare su tagliere

Zucchine e ceci? Che coppia! Un hummus che li vede entrambi protagonisti, spalmato su pane o simili, diventa un piatto unico: proteine, verdure, grassi, carboidrati. Per farlo si consiglia di non lessare le zucchine ma di saltarle in padella, scartando però la parte centrale con i semi: frullatele con i ceci aggiungendo tahina, aglio, magari un quarto di cipolla, menta fresca.