Obama: il meglio (a tavola) deve ancora venire

Obama: il meglio (a tavola) deve ancora venire

A come Abbraccio.
Quello che Scott Van Nuzer, il proprietario del locale Big Apple Pizza, ha dato al presidente, è stato immortalato in una delle foto più belle di questa campagna presidenziale. Viste le dimensioni dell’uomo –quasi 2 metri per 130 chili di peso-– Obama è stato letteralmente sollevato. “Sei un ascensore o cosa”, il suo commento una volta tornato con i piedi a terra.

B come Birra.
Obama è stato il primo presidente ad aver acquistato un kit di homebrewing. Due le birre “presidenziali”, la Honey Ale e la Honey porter, la cui ricetta è stata resa pubblica: per entrambe, l’ingrediente base è il miele prodotto da Michelle nei giardini della Casa Bianca. Dopo la vittoria, è il caso di dirlo: keep on hopping in a better world.

C come Confetti.
La pasticceria pugliese Dolci Manie in occasione delle elezioni del 2008 aveva prodotto confetti con la faccia del presidente stampata sopra. Visto il successo, per le presidenziali di quest’anno il laboratorio altamurese ne aveva prodotta una nuova versione: che portino davvero fortuna?

D come Dave’s Gourmet.
Quando si dice metterci la faccia: la Dave’s Gourmet, azienda di sughi pronti, salse e condimenti, ha prodotto confezioni di “hot sauce” con la faccia dei due candidati alla poltrona presidenziale. Che uno scegliesse la salsa Obama o quella Romney, però, il contenuto era lo stesso, “perché tutti i politici in fondo sono uguali”, ha spiegato Dave Albacore, capo dell’azienda.

E come Entitlement.
Il birrificio Blue Point, utilizzando la ricetta della Casa Bianca, ha prodotto la birra Entitlement Porter. Entitlement come diritto acquisito: una birra per dimostrare che “tutti gli uomini hanno diritto alla vita, alla libertà e alla ricerca della felicità – e, ovviamente, a birra artigianale di qualità”. Il birrificio Huebert, invece, in onore di Romney ha creato la Nobama: una birra in cui è infuso “il rinfrescante gusto del patriottismo e della libertà”.

F come Foodorama.
Volete tenervi aggiornati su qualsivoglia iniziativa di Obama in fatto di cibo, agricoltura, educazione alimentare, ma anche sapere quali sono i suoi ristoranti preferiti e le ricette che preparano gli chef della Casa Bianca? Seguite Obama Foodorama, il sito interamente dedicato al lato foodie della presidenza.

G come Gelato.
Non è un segreto che a Sasha e Malia piaccia moltissimo il gelato. Durante il G8 del 2009, le due piccole Obama hanno perfino fatto il gelato con le loro mani, nello storico bar Giolitti di Roma, a due passi dal Parlamento.

H come Hamburger.
La passione di Obama per il più americano dei piatti, hamburger e patatine, è nota: celebre un suo “pranzo di lavoro” con il vice Joe Binden. Non a caso, quando la catena di fast food Smashburger ha indetto un sondaggio chiedendo agli americani con quale dei due candidati avrebbero preferito mangiare un hamburger, Obama ha stravinto, con il 59% dei voti.

I come Italia.
Obama non ha mai nascosto la sua passione per il cibo italiano, per la pizza in particolare. Pare che il presidente sia un cliente affezionato dell’Italian Fiesta Pizzeria, a Chicago, ma che dopo aver assaggiato la pizza di Pi, a Sant Louis, abbia dichiarato “E’ la più buona pizza che abbia mai mangiato”. Il piatto preferito di Michelle secondo alcuni sono gli stringozzi (?) alla carbonara, secondo altri i mac & cheese, maccheroni e formaggio.

L come Let’s Move!
Questo il nome della campagna lanciata da Michelle Obama contro l’obesità infantile, uno dei temi che le stanno più a cuore. Cibi più sani, a casa e nelle mense scolastiche, e soprattutto vita all’aria aperta e tanto movimento fisico.

M come Messico.
Nel giorno che ha preceduto la riconferma, in una serie di interviste radiofoniche e televisive per emittenti regionali, Obama ha parlato della sua passione per il cibo-spazzatura. “La mia debolezza sono i nacho col guacamole. Se me li mettono davanti, spariscono”. I nacho, fatti con l’impasto delle tortillas di mais, ma fritti o cotti al forno si accompagnano a diverse salse, tra queste la guacamole, a base di avocado.

N come New Jersey.
In un liceo del New Jersey gli studenti hanno lanciato una campagna per protestare contro le nuove linee guida dell’amministrazione Obama sull’alimentazione nelle scuole. Pasti più sani, ma soprattutto porzioni più piccole, ridotte a volte addirittura della metà: gli studenti hanno così deciso di boicottare la caffetteria del loro liceo.

O come Orto.
Per la prima volta, nella Casa Bianca è arrivato un orto, fortemente voluto da Michelle. Che non perde occasione per magnificare i benefici del curare un orto, dall’avere ortaggi di stagione al passare del tempo all’aria aperta, e ha anche scritto il libro “American Grown: the story of the White House Kitchen Garden and Gardens Across America”, dove invita tutti a crearne uno.

P come Presidential Cookie Bake-off.
Dal 1992, le moglie dei candidati alla Casa Bianca vengono invitate a sfidarsi in questa gara: vince chi propone la miglior ricetta per i biscotti. Tranne in un caso, la vincitrice è sempre stata eletta first lady. Anche quest’anno infatti, i politically correct White and Dark Chocolate Chip Cookies di Michelle Obama hanno vinto sugli M&M’s cookies di Ann Romney.

Q come Quotes.
In Rete spopolano le citazioni dai discorsi di Michelle Obama: gli argomenti preferiti? Oltre la famiglia ovviamente il cibo. Tanto per citarne una, “Dobbiamo tutti cominciare a fare alcuni cambiamenti nel modo in cui le nostre famiglie mangiano. Ora, tutti amiamo un buon pranzo della domenica, me inclusa, non c’è niente di sbagliato in questo. Il problema è quando facciamo pranzi domenicali dal lunedì al sabato”.

R come Romney.
Astemio e con un’ossessione per il burro di arachidi: dal punto di vista gastronomico il candidato repubblicano aveva perso in partenza. Qualche punto lo aveva guadagnato dichiarando che non sa resistere alle meatloaf cakes, le tortine di polpetta, che prepara sua moglie.

S come Spiaggia.
Il presidente in persona ha dichiarato che Tony Mantuano, lo chef di questo lussuoso ristorante italiano di Chicago, è il suo cuoco preferito. Obama va  spesso a mangiare alla Spiaggia, e nel 2008 fa ha festeggiato qui la vittoria: ci tornerà anche quest’anno?

T come Tradizione.
Il piatto preferito di Obama non è esattamente un caposaldo della cucina americana: il chili. Se volete provare a cucinare il chili obama’s way, qui trovate la ricetta.

U come Uno di noi.
Non c’è penuria di foto che ritraggono Obama mentre mangia. Ma non lo vediamo solo seduto a eleganti cene di gala e lussuosi pranzi di beneficenze: spesso il presidente si avventa voracemente su un hamburger, divora tacos o lecca goduriosamente un gelato. Uno di noi, appunto.

V come Vegetariano.
Altra passione che il neo-rieletto mr president non nasconde è quella per la carne. Obama organizza spesso barbecue party nel suo giardino, e al premier inglese David Cameron, dopo la sua visita di stato in America, ha regalato un barbecue da 2000 dollari.

Z come Zappare.
Michelle viene spesso fotografata mentre zappa, raccoglie e innaffia il suo orto, nel giardino della Casa Bianca. Michelle ha mostrato che si può essere chic anche brandendo un paio di cesoie, con le ginocchia affondate nell’humus: Jackie Kennedy che passeggia sul molo a Capri, in confronto, appare un pò insipida.

[Crediti | Link: Dissapore, L’Espresso Food & Wine, Beer Jobber, Obama Foodorama, Repubblica, Huffington Post, Let’sMove, Fox News, Family Circle, Buzzfeed, Daily Mail]