Money, il nuovo spettacolo di Joe Bastianich: siamo così ossessionati dai suoi soldi?

Joe Bastianich porta a teatro il suo primo spettacolo, un monologo un po' musical un po' show un po' confessione, con un unico fil rouge: il denaro.

Money, il nuovo spettacolo di Joe Bastianich: siamo così ossessionati dai suoi soldi?

Joe Bastianich era stato presentato al pubblico come chef. Erano i tempi del debutto di Masterchef Italia, e la presenza dei giudici-cuochi non solo portava le luci della ribalta nelle cucine per la prima volta, ma costruiva anche una serie di misunderstanding notevoli. Ancora oggi, c’è chi mi chiede come faccia Bruno Barbieri ad avere centordici stelle Michelin, e io a tentar di spiegare che gli chef stellati non esistono, che è un neologismo per semplificare una dinamica di premiazione, e nel frattempo l’interlocutore che s’è già stufato del pippone gastronomico e ha smesso di ascoltarmi. Ma questa è un’altra storia. Qui volevamo raccontare quella di Joe Bastianich, appunto, che hai tempi era comparso accanto al già citato Bruno Barbieri nazionale e a Carlo Cracco e dunque, per affinità, era pure lui uno chef.

Pian piano (ma manco troppo piano, in realtà) Bastianich s’è conquistato una bella fetta di pubblico italiano (anche con programmi nuovi, che ci hanno convinto così così, come Foodish), che si è accodato a quello americano, che già lo conosceva.

E il pubblico ha imparato a conoscerlo: non uno chef, in effetti, ma un vignaiolo e soprattutto un imprenditore. E un personaggio televisivo, certo. E pure un musicista. Ci sta che una situazione così multitasking abbia generato un po’ di confusione, in effetti. Ma c’è una cosa che non ha mai smesso di ossessionarci, e sono i soldi che guadagna il caro vecchio Joe.

La storia imprenditoriale di Joe Bastianich: una questione di Money

Ristoratore (non chef) figlio di ristoratori. Con una base a New York e nel suo ristorante Babbo, che però al momento ha chiuso annunciando cambiamenti. Pioniere dello smashburger in Italia (pure a Milano, dove ha aperto il suo Joe’s American Smashburger), e della schiacciata fiorentina dell’Antico Vinaio in America. Un novello eroe dei due mondi, insomma, Joe Bastianich non smette di trovare cose nuove da fare. Sempre al lavoro, sempre con idee nuove che gli frullano in testa, Joe ultimamente ha capito una cosa: quel che interessa al pubblico, quel che affascina gli Italiani, non è tanto il suo aspetto da cowboy tenebroso, quanto i suoi Money.

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L’Italia che lo segue è ossessionata dai suoi soldi. “Quanto guadagna Joe Bastianich?” è una di quelle domande che Google ha la nausea di sentirsi rivolgere, e bisognerebbe capire perché ci interessa così tanto. Chissà se allo stesso modo ci chiediamo quanto guadagna, chessò, Flavio Briatore, oppure siamo ormai assuefatti al fatto che gli imprenditori miliardari siano miliardari, anche se poi ci propongono cose pop come le pizze?

Che pure, più miliardario pop di Joe Bastianich ditemi cosa c’è. Uno che con una mano fattura e con l’altra propone hamburger e patatine di qua dall’oceano e panini alla finocchiona di là. Sarà proprio questo che ci intriga, in fondo. Chissà. Di certo, il buon Joe l’ha capito, e ormai fa girare parte della sua carriera confidando nell’attenzione del pubblico per il suo patrimonio.

Money: dal podcast allo spettacolo teatrale di Joe Bastianich

joe bastianich

Intorno ai soldi ruotava infatti il primo podcast di Joe Bastianich, impudentemente intitolato MILLION$, e condotto insieme al suo fortunato socio in affari Tommaso Mazzanti de All’Antico Vinaio. Il sunto del format era sostanzialmente invitare miliardari, o comunque imprenditori di successo, a raccontare come avessero scalato la classifica dei Paperon de’ Paperoni.

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Una cosa molto americana, visto che negli Stati Uniti i soldi sono un motivo di vanto molto più che in Italia, dove – che ci piaccia o no – la ricchezza (seppur meritata) non fa simpatia, anzi tutt’altro. I milionari, qui da noi, non sono gente che si ama, o di cui si è fan. Almeno, non in pubblico, anche se poi in privato ci si chiede ossessivamente quanti soldi abbiano fatto.

Joe però insiste su quel filone lì, quello dei Money, e così chiama il suo nuovo spettacolo teatrale che pure è un insieme di cose legate sì al denaro, ma mica poi tanto. C’è la sua storia, c’è la musica, e c’è il bilancio della sua vita, che è comunque quella di un imprenditore, ma che non possiamo credere ruoti così tanto intorno al denaro, fino al punto che lui ne sia ossessionato più del suo stesso pubblico.

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Bastianich spiega così la scelta del titolo e del tema del suo primo spettacolo teatrale: “Il denaro, in questo contesto, è il filo conduttore che ci permette di parlare di temi universali. Può sembrare scomodo affrontarlo, ma in realtà è un modo per raccontare molto altro: rapporti familiari, legami tra generazioni, immigrazione, ricchezza e povertà“. Il denaro che la sua famiglia, immigrata in America dall’Italia, non aveva e ha guadagnato.

Il denaro che muove le sue scelte, come quelle di molti. “Money diventa il racconto di storie umane che appartengono a tutti noi e che ci aiutano a capire quanto i soldi influenzino le nostre vite e il nostro modo di essere”. Insomma, dice Joe Bastianich, tutto, nel bene e nel male, ruota intorno al denaro, o alla sua assenza. E noi, che avremmo detto la stessa cosa del cibo, dovremmo in qualche modo capire la sua ossessione. Forse. Per dirvelo con certezza, andremo a teatro, e vi faremo sapere come andrà (e quanti soldi ha accumulato Joe nella vita, così la smettete di disturbare Google con domande sciocche).