Sardine salate di Stella: richiamo per rischio chimico

Richiamo sul sito Salute.gov: ritirato dal commercio un lotto delle sardine salate di Stella a causa di un rischio chimico

Sardine salate di Stella: richiamo per rischio chimico

È stato pubblicato un nuovo richiamo sul sito Salute.gov dopo quelli relativi al Canestrato di Totò di Produttori Formaggi, alla Mortadella delicata di Freschi per te e al Salame Novellino di Fattorie Novella Sentieri: è stato ritirato dal commercio un singolo lotto delle Sardine salate di Stella a causa di un rischio chimico. Sul sito la data di pubblicazione dell’allerta è quella del 4 luglio 2023, mentre sull’avviso di richiamo vero e proprio la data effettiva dei controlli è quella del 3 luglio 2023.

Sardine salate di Stella: richiamo per istamina

sardine salate

La denominazione di vendita esatta del prodotto interessato dal richiamo è Sardine salate, mentre il marchio del prodotto è Stella. Il marchio di identificazione dello stabilimento o del produttore è IT 2567 CE, mentre sia il nome o ragione sociale dell’OSA a nome del quale il prodotto è commercializzato, sia il nome del produttore è Stella srl, quello con la sede dello stabilimento in via Ticino 54 a San Giuliano Milanese, in provincia di Milano.

Il numero del lotto di produzione coinvolto nel richiamo è quello indicato con la sigla 28 07 23, che coincide con la data di scadenza o il termine minimo di conservazione del 28 luglio 2023. L’unità di vendita, invece, è rappresentata dalla confezione in vaschette da 200 grammi.

E’ sicuro consumare il cibo dopo la data di scadenza indicata in etichetta? E’ sicuro consumare il cibo dopo la data di scadenza indicata in etichetta?

Il motivo del richiamo è un rischio chimico, cioè la possibile presenza di istamina che supera i limiti consentiti dalla legge. Nelle avvertenze i consumatori sono pregati di non consumare il numero di lotto sopra indicato del prodotto in questione e di riconsegnarlo presso il punto vendita di acquisto se già acquistato e presente in casa.

Per quanto riguarda l’istamina, solitamente possono comparire sintomi dell’intossicazione nota come sindrome sgombroide quando si consumano pesci che presentano livelli di istamina di 400 mg/kg (normalmente il pesce fresco ne dovrebbe contenere al massimo 10 mg/kg). Come sintomi abbiamo:

  • nausea
  • vomito
  • diarrea
  • dolori addominali
  • mal di testa
  • disturbi di circolo
  • febbre
  • difficoltà respiratorie
  • eruzione cutanea
  • prurito

Particolarmente a rischio sono le persone che manifestano forme di intolleranza all’istamina e che non riescono a metabolizzare bene l’istamina, motivo per cui anche dosi basse possono scatenare la sindrome.

Se siete interessati ad altri richiami per rischio chimico, ecco che di recente sono stati anche ritirati dal commercio diversi lotti della Farina di mais per polenta istantanea di Molino Riva, dei Fagioli all’occhio nero di Casillo Pasquale, del Preparato per budino al cacao bio di Baule Volante, del Cacao in polvere e Preparato per cacao in tazza di Baule Volante e delle Patatine Sweet Peppers di Vipa Chips.