Ristoranti stellati Piemonte 2020: elenco stelle Michelin, prezzi, cosa sapere

I 46 ristoranti stellati del Piemonte della Guida Michelin 2020: elenco, prezzi dei menu degustazione, cosa si mangia e cosa sapere per decidere se andarci.

Ristoranti stellati Piemonte 2020: elenco stelle Michelin, prezzi, cosa sapere

I ristoranti stellati del Piemonte (la seconda regione più stellata d’Italia, preceduta solo dalla Lombardia) sono 46 nel 2020: un tre stelle Michelin, quattro due stelle (con una novità, La Madernassa di Michelangelo Mammoliti) e, di conseguenza, quarantuno (mono) stellati.

Se a Torino e provincia se ne trovano tredici, tutti mono-stellati, con una new entry relativa all’ultima edizione della Guida Michelin, la regione continua a dare soddisfazioni (dopo la pioggia di stelle del 2019), anche grazie al gastronomicamente felice territorio di Langhe e Roero.

Ecco l’elenco completo dei ristoranti stellati piemontesi, dunque: per ciascun posto vi diciamo che tipo di cucina si realizza, i prezzi del menu degustazione, chi è lo chef e tutto ciò che vi serve sapere per decidere se andarci.

RISTORANTI 3 STELLE MICHELIN*** – PIEMONTE

Piazza Duomo

Piazza Risorgimento 4, Alba (CN)

piazza duomo

Che dire di Enrico Crippa? Lo chef, che ha tutta l’aria di essere uno tra i più equilibrati chef della ristorazione italiana, è ormai un’istituzione piemontese, e il suo Piazza Duomo è meta di turisti internazionali che vengono ad Alba visto che la sua cucina – come dice la Michelin – vale decisamente il viaggio. La sua cucina ha rigore, misura, dedizione, professionalità e una predilezione per le materie prime vegetali, di cui è espressione massima l’insalata 21…31…41…51, uno dei suoi piatti più iconici.

Questo anche grazie all’incredibile lavoro di studio e scoperta del culinary gardner del ristorante, Enrico Costanza, “l’altro” Enrico di Piazza Duomo. Il tutto è custodito in questo ristorante dalle volte rosa, gioiello dell’alta cucina langarola che si nasconde dietro la porta rossa d’ingresso, giusto un po’ defilata rispetto alla piazza dove invece fa bella mostra di sé La Piola di Piazza Duomo, bistrot di cucina piemontese sempre guidato dalla stessa proprietà e dall’impronta dello chef.

Prezzi: Menu degustazione “Carosello in cucina” 290 euro, Menu degustazione “Le Langhe oggi” 260 euro, Menu degustazione “La degustazione” 260 euro.

Informazioni: 0173 366167 | piazzaduomoalba.it |chiuso domenica e lunedì

RISTORANTI 2 STELLE MICHELIN** – PIEMONTE

Antica Corona Reale

Via Fossano 13, Cervere (CN)

Se ci chiedessero un indirizzo dove costruirsi una cultura sulla tradizione regionale e sull’eccellenza delle materie prime del territorio, probabilmente, indicheremmo senza timore di sbagliare l’Antica Corona Reale di Renzo e Giampiero Vivalda, uno dei più brillanti esempi dell’alta cucina piemontese. In questo porto sicuro, si può contare sulla stagionalità e si può imparare come i classici, combinati con un pizzico di modernità e gusto estetico, possano davvero non passare mai di moda. Un’istituzione che si fa portabandiera del Piemonte gastronomico intero addirittura dal 1815, grazie a piatti come i tajarin ai 36 tuorli tagliati a mano, mantecati al burro di centrifuga Piemontese Inalpi e tartufo bianco d’Alba, o gli agnolotti gobbi della tradizione ai tre arrosti serviti come una volta: al tovagliolo.

Prezzi: Menu degustazione 110 e 200 euro.

Informazioni: 0172 474132 | anticacoronareale.it | chiuso il mercoledì

La Madernassa

Località Lora 2, 12050 Castelrotto, Guarene (CN)

la madernassa

La voleva, questa seconda stella, il giovane Michelangelo Mammoliti. Ma va’? Direte voi. E invece noi vi dobbiamo spiegare che non basta volerla, ma bisogna lavorare, testa bassa, tecnica, dedizione, cuore e un progetto ben preciso in testa. Lo chef della Madernassa è tutto questo, e già prima di questa seconda stella aveva ampiamente dimostrato non solo al Piemonte cosa è capace di fare, con la sua cucina d’ispirazione francese e la sua cucina che si diverte con la neurogastronomia, costruendo un percorso fatto di sapori d’infanzia, ricordi e emozioni che dal palato si diffondono al cervello. Se volete saperne di più, qui trovate la nostra ultima recensione.

Prezzi: Menu degustazione “Emozione” 100 euro, Menu degustazione “M@d100%natura” 140 euro.

Informazioni: 0173 611716 | www.lamadernassa.it | chiuso il lunedì

Piccolo Lago

Via Filippo Turati 87, Verbania

Verbania, Piccolo lago

Marco Sacco (di recente sbarcato anche a Torino in cima al Grattacielo San Paolo) ha le idee chiarissime. “Riprendere il passato, modellarlo nel presente, proiettarlo nel futuro”: questa l’ambizione del suo, ristorante, dove lo chef ha imposto la sua creatività e la sua grande esperienza in cucina. L’atmosfera è quella romantica (e a tratti malinconica) del lago: qui si può cenare su una bellissima veranda affacciata sull’acqua, e si può anche scegliere di vivere un’esperienza direttamente in cucina, una sorpresa che promette molto più di un semplice “chef’s table” (220 euro).

Prezzi: Menu degustazione “Curioso ma…non troppo” 115 euro, Menu degustazione “Un Sacco innovativo” 150 euro, Menu degustazione “…o 10 piatti indietro” 150 euro.

Informazioni: 0323 586792 | www.piccololago.it | chiuso lunedì e martedì

Villa Crespi

Via Giuseppe Fava 18, Orta San Giulio (NO)

Villa Crespi, Antonino Cannavacciuolo

Non c’è chef che sia più popolare in Italia di Antonino Cannavacciuolo: è lui ad aver definitivamente fatto da ponte tra l’alta ristorazione e la casalinga di Voghera, che sogna un giorno di sedersi alla tavola di Villa Crespi e assaggiare finalmente i piatti che ha visto fare e rifare in televisione. Il regno dello chef più popolare d’Italia è costruito in uno spazio che, effettivamente, a un re si addice: un bellissimo palazzo ottocentesco in stile moresco affacciato sul lago. Qui Antonino Cannavacciuolo ha costruito le basi del suo impero, imponendosi nel panorama della cucina nazionale con percorsi che uniscono il Sud delle sue origini a quel Nord dove ormai è di casa. I suoi piatti, come dicevamo, sono diventati iconici, e non solo tra il pubblico dei gourmet: la triglia con melanzana e provola affumicata o le linguine con calamaretti e salsa di pane, sono entrate nelle case di tutti gli Italiani attraverso uno schermo e, prima o poi, tutti hanno provato a replicarle.

Prezzi: Menu degustazione “Carpe Diem” 150 euro, Menu degustazione “Itinerario dal Sud al Nord Italia” 190 euro.

Informazioni: 0322 911902 | villacrespi.it | chiuso il lunedì

RISTORANTI 1 STELLA MICHELIN* – PIEMONTE

21.9

Località Carretta 4, Piobesi d’Alba (CN)

Un ristorante che è anche un bell’albergo di charme, immerso nelle colline del Roero e circondato dai vigneti di Piobesi d’Alba. Qui lo chef Flavio Costa propone una cucina che viaggia tra Piemonte e Liguria, con piatti semplici ma creativi, dal carattere marcato, con piatti come la crema di zucchette trombette, seppie al nero e scorzette candite di limoni o i cappelletti di seirass, cavolo nero e sciroppo di arneis o ancora la zuppa di lenticchie e lumache di Cherasco. Il curioso nome del ristorante è un omaggio alla data di nascita delle figlie dello chef.

Prezzi: Menu degustazione di mare 80 euro, Menu degustazione di terra 70 euro, Menu degustazione della tradizione 65 euro.

Informazioni: 0173 387200 | ristorante21punto9.it | chiuso il martedì

All’Enoteca

Via Roma 57, Canale (CN)

all'enoteca ristorante davide palluda

Il rigore dello chef Davide Palluda si intuisce nella sua professionalità, su cui ha costruito una cucina che è diventata un vero punto di riferimento del Roero. Con i suoi piatti Palluda racconta il territorio, ma si apre a contaminazioni frutto di viaggi, ricerca e creatività. L’ambiente del suo ristorante, al piano superiore dell’edificio storico che ospita anche l’Enoteca Regionale del Roero (e un’osteria sorella dello stellato) è candido, luminoso, elegante e raffinato.

Prezzi: Menu degustazione “ Sorpresa” 100 euro, Menu degustazione “ Short” 80 euro.

Info: 0173 95857 | davidepalluda.it | chiuso la domenica e il lunedì a pranzo

Al Sorriso

Via Roma 18, Soriso (NO)

Forse il colpo più duro per il Piemonte gourmet, nel 2020: Al Sorriso, ristorante dall’aria un po’ vintage e d’altri tempi, ha perso una delle sue due stelle. Tuttavia, la sua impronta rimane sempre la medesima, così come quella della coppia che da sempre lo dirige, Angelo e Luisa Valazza: quella di un locale che celebra la tradizione piemontese (con piatti come il bollito misto, o ingredienti come il tartufo bianco, in stagione) ma che lì non si ferma, proponendo anche qualche divagazione fatta di gamberi rossi o capesante.
Prezzi: Menu degustazione “Il gran menu di stagione” 160 euro, Menu degustazione “Sensazioni d’Autunno” 130 euro, Menu degustazione “Business lunch” (esclusi festivi) 80 euro

Informazioni: 0322 983228 | alsorriso.com | chiuso lunedì e martedì

Atelier Restaurant

Piazza G. Matteotti 36, Domodossola

La struttura esterna dell’albergo Eurossola ha forse un’aria un po’ fanè, ma al suo interno le camere sono bellissime, moderne e curate. Così come lo è l’Atelier Restaurant & Bistrot, fresco di prima stella Michelin nel 2020 grazie alla cucina di Giorgio Bartolucci. La sua è una proposta interessante, curiosa, che nasce da un profondo rispetto delle tradizioni di cucina italiana, ma soprattutto dei suoi prodotti, mai abbinati e trattati in modo banale. Ci sono piatti all’apparenza semplici come la polenta e lumache nell’orto o il pancotto lardo e persico, e creazioni più elaborate come il pollo “ficatum” tartufato sottopelle con piccoli ortaggi di stagione.
Prezzi: Menu degustazione “sapori e profumi di montagna” 65 euro, Menu degustazione “Il Vegetariano” 55 euro.

Informazioni: 0324 481326 | www.eurossola.com | chiuso il lunedì

Cannavacciuolo Bistrot

via Umberto Cosmo 6, Torino

cannavacciuolo bistrot torino

Nuova stella torinese del 2019, il bistrot di Torino guidato da Antonino Cannavacciuolo fa parte dell’impero gastronomico dello chef, che conta anche una stella a Novara e due alla sua storica Villa Crespi. Dietro i fornelli c’è lo chef Nicola Somma, che arriva da Villa Crespi ma che a Torino è riuscito a dare ai piatti – di ispirazione sempre campana – un’impronta piemontese.

D’altronde, il luogo scelto per il Cannavacciuolo Bistrot lo imponeva: siamo nella pre collina torinese, quartiere di madame (come si dice da queste parti quando si parla di una signora) e in generale di clienti di un certo livello, quelli della “Torino bene”. Il massimo esempio di questa contaminazione è, forse, il tonno vitellato con la maionese di bottarga, un piatto godurioso, sapido, buonissimo.

Prezzi: Menu degustazione in sei portate a 90 e 95 euro

Info: 011 839 9893 | www.cannavacciuolobistrot.it | chiuso domenica e lunedì a pranzo

Cannavacciuolo Cafè & Bistrot

Piazza Martiri della Libertà 1, Novara

Uno dei due stellati 2019 che hanno portato la firma di Mr Antonino Cannavacciuolo (l’altro è stato il locale gemello di Torino), questo ristorante novarese è un luogo di grande eleganza. Al piano di sopra di uno storico edificio arredato con modernità e attenzione al design, si trova la cucina dello chef Vincenzo Manicone, che è arrivato qui dopo quattro anni a Villa Crespi e propone una carta dai sapori mediterranei. Al piano di sotto, invece, c’è il bar pasticceria, con tanti dolci d’ispirazione campana (e non solo) e una proposta di cucina veloce per il pranzo.

Prezzi: Menu degustazione “Sipario” 75 euro, Menu degustazione “Ad occhi chiusi” 90 euro.

Informazioni: 0321 612109 | cannavacciuolobistrot.it | chiuso il lunedì

Casa Vicina – Eataly Lingotto

Via Nizza 224, Torino

Il tempio della cucina piemontese stellata, in città, è sicuramente il Ristorante Casa Vicina, al piano -1 del megastore gastronomico (primo di molti altri) di Eataly Lingotto. Per arrivare a sedersi al tavolo della famiglia Vicina, che si dedica da cinque generazioni alla ristorazione, si entra nello store, magari si fa un po’ di shopping per farsi venire la fame, e infine si passa per la cantina di Eataly, una sorta di preludio alcolico alla cena.

Cena che, come dicevamo, propone tutti i classici della cucina piemontese, dalla carne cruda al tonno di coniglio grigio di Carmagnola, dall’insalata russa agli agnolotti pizzicati a mano al sugo d’arrosto. Un compendio di tradizione unico in città.

Prezzi: Menu degustazione in cinque portate 85 euro, menu gastronomico a 130 euro

Info: 011 1950 6840 | www.casavicina.com | chiuso domenica sera e lunedì

Ca’ Vittoria

via Roma, 14, Tigliole (AT)

Se l’atmosfera conta in una cena, allora Ca’ Vittoria è in grado di vincere a mani basse, accogliendoti in un bell’hotel di dieci camere (una diversa dall’altra, con i nomi dei fiori a distinguerle), costruito in una casa settecentesca. Al suo interno, l’albergo custodisce un ristorante elegante a conduzione familiare, dove il giovane chef Massimiliano Musso segue le orme di nonna Gemma e mamma Sandra, lavorando materie prime locali per realizzare le ricette della grande tradizione piemontese. A queste si alternano preparazioni più innovative e una passione per la cucina francese che fa capolino qua e là tra le proposte.

Prezzi: Menu degustazione “Un viaggio in cucina” 100 euro, Menu degustazione “Tradizione e innovazione” 80 euro, Menu degustazione “Ricerca e territorio” 65 euro

Informazioni: 0141 667713 | ristorantevittoria.it | chiuso domenica sera e lunedì

Christian e Manuel Ristorante

Corso Magenta, 71, Vercelli (VC)

I due fratelli Costardi (Christian – più istrionico, protagonista – per lo più in cucina; Manuel – più timido e defilato – in pasticceria) hanno giocato molto sulla loro aria un po’ hipster da cattivi ragazzi della ristorazione. Ma, al di là della loro immagine (fatta anche di cose come i risotti serviti in una lattina che fa il verso a Andy Warhol, disegnata da Bob Noto), quel che parla è la loro cucina, che è riuscita a trasportare nella modernità questo storico indirizzo del vercellese, con piatti come il Carnaroli, gambero rosso e katsuobushi (i risotti sono da sempre il loro cavallo di battaglia) o il Branzino Martini Dry e polvere di capperi.

Prezzi: Menu degustazione “Impronta” 130 euro, che vi raccontiamo qui, piatto per piatto, Menu degustazione “Passione” 95 euro, Menu degustazione “Emozione” 80 euro

Informazioni: 0161 253585 | www.christianemanuel.it  | chiuso il lunedì

Combal.Zero

Piazza Mafalda di Savoia, Rivoli

Combal.Zero

Per arrivare alla corte di Davide Scabin (un tempo due stelle Michelin, e ci sono fior di gastronomi che ancora si ribellano al declassamento) si sale fino al Castello di Rivoli, dove si trova il Museo di Arte Contemporanea. Lì, in una location dalla bellissima vista su Torino, c’è uno dei riferimenti nazionali della cucina contemporanea, entrato nella storia con piatti come il Cyber Egg e la Fassona al Camino.

Un genio, a detta di tutti, con un’abbondante dose di sregolatezza, a detta di altrettanti. Ma quassù vale la pena di continuare a venire, sia per assaggiare questi piatti (ormai classici) che hanno fatto la storia, sia per provare le sue novità. Di recente, alcune di queste sono state portate anche al Mercato Centrale di Torino e a quello di Roma, oltre che al ristorante Tàola, da pochissimo aperto al J Hotel, il lussuoso hotel targato Juventus.

Prezzi: Degustazione Up & Down in nove portate 180 euro.

Info: 011 9565225 | www.combal.org | chiuso domenica e lunedì

Condividere

via Bologna 20, Torino

Condividere, a Torino, è la proposta gastronomica da battere: fresca, giovane, di design e con una cucina divertente, creativa, gustosa. Merito del dream team messo su per questo importante progetto gastronomico: Lavazza, in primis, che ha pensato di inserire un ristorante di livello all’interno della sua Nuvola, il nuovissimo headquarter dell’azienda. E poi Dante Ferretti, scenografo Premio Oscar che ha curato gli interni del locale. Senza, ovviamente, dimenticare la cucina, dietro cui c’è il genio di Ferran Adrià, magistralmente tradotto in piatti dalle mani dell’ottimo Federico Zanasi.

Quel che ne esce è una proposta dall’animo spagnolo (tutti i piatti sono pensati “para compartir”, da “condividere”, appunto), ma dal gusto profondamente italiano (come il gelato al parmigiano “Bob Noto”, omaggio al celebre gastronomo e fotografo), torinese (come il tramezzino Mulassano con granchio, capricciosa e maionese piccante), emiliana (come la tigella). Tutto pazzescamente divertente e goloso. Se volete saperne di più, qui trovate la nostra più recente recensione.

Prezzi: Menu degustazione “Curioso” 60 euro, “Festival” 75 euro, “Gran Festival” 95 euro.

Info: 011 0897651 | www.condividere.com | chiuso domenica sera e lunedì

Da Francesco

Via Vittorio Emanuele, 103, Cherasco (CN)

Il ristorante di Francesco Oberto è perfetto per una cena romantica, in un’atmosfera d’altri tempi. Costruito in un palazzo del Seicento in centro a Cherasco, permette l’occasione rara di mangiare in bellissime sale affrescate, a cui si accede tramite uno scalone padronale, che già vi immerge in una favola regale. Ci si siede e si gusta un’esperienza fatta per lo più di ingredienti della tradizione che costruiscono piatti finemente rivisitati con, talvolta, l’aggiunta di un tocco d’Oriente. Spazio anche al pesce e, naturalmente, alle lumache, simbolo gastronomico di questa zona.

Prezzi: Menu degustazione Power 90 euro, Menu degustazione Plus 80 euro, Menu degustazione Easy 70 euro.

Informazioni: 339 809 6696 | ristorantedafrancesco.com | chiuso martedì e mercoledì a pranzo

Damiano Nigro – Villa d’Amelia

Località Manera 1, Benevello (CN)

Il ristorante di questo bellissimo relais, guidato dal 2006 daDamiano Nigro , propone una cucina improntata sulla creatività e sulla selezione delle materie prime. Lo chef mette radici in Piemonte ma sperimenta anche oltre i confini, andando in Sardegna con la Fregula Sarda, sentore di griglia, calamaro e fagioli di Controne o verso Sud con con lo Spaghettone, capperi, limone e caciocavallo. Accanto al ristorante gastronomico esiste anche una proposta più informale, servita nelle sale rinnovate del Damà.

Prezzi: Menu degustazione “Niccolò Paganini” 125 euro, Menu degustazione “Gioacchino Rossini” 95 euro, Menu degustazione “Antonio Vivaldi” 85 euro.

Informazioni: 0173 529225 | villadamelia.com | chiuso lunedì e martedì a pranzo

Del Cambio

piazza Carignano 2, Torino

Del Cambio, sala Pistoletto

C’è chi, per il Ristorante Del Cambio, quest’anno chiedeva a gran voce la seconda stella. Ma Matteo Baronetto saprà aspettare, e continuare a lavorare in quello che è, probabilmente, il ristorante più bello e scenografico della città, e non solo.  Del Cambio, infatti, è un patrimonio non solo di Torino, ma dell’Italia intera. Un luogo come pochi altri, aperto nel 1757, e da allora meta aristocratica degli amanti della cucina gourmet, Cavour in testa. Da allora, però, di acqua sotto i ponti ne è passata: agli stucchi barocchi si sono aggiunte le installazioni contemporanee della Sala Pistoletto, la proposta è stata rinnovata (arricchendosi con il Bar Cavour al primo piano e con la Farmacia del Cambio, bistrot-pasticceria lì accanto) e, dopo alterne fortune che tanto han fatto patire i Torinesi, è finalmente arrivata una proposta gastronomica convincente, capace di riportare la stella in questo luogo prezioso.

Non c’è un posto con un’uguale atmosfera a Torino, e probabilmente non c’è neanche un posto con una simile proposta: la mano di Baronetto, riconoscibilissima, firma piatti audaci, che si alternano felicemente a proposte della tradizione (che proprio non riesce a togliere dalla carta, perché chi viene qui vuole respirare l’aria dell’antico Piemonte).

Prezzi: Menu degustazione “Improvvisazione ragionata” in sei portate 135 euro; menu “Piemonte” in sette portate 110 euro.

Info: 011 1921 1250 | www.delcambio.it

Dolce Stil Novo alla Reggia

Piazza della Repubblica 4, Venaria Reale

Mangiare circondati dalla storia, in un’atmosfera letteralmente legale: questo è il ristorante giusto dove farlo. La Reggia di Venaria Reale, infatti, è un luogo bellissimo, residenza sabauda meta di turisti che lo possono ammirare dopo il grande e lungo restauro finito nel 2007. All’ultimo piano, sopra la Galleria di Diana, c’è il Dolce Stil Novo, con una vista mozzafiato sui Giardini e sull’intero complesso. Qui Alfredo Russo (già stella Michelin al suo Dolce Stil Novo di Ciriè) propone una cucina tradizionale, classica, in una location indubbiamente suggestiva.

Prezzi: Menu Lunch Basic “carta bianca” in tre portate (solo a pranzo, giorni feriali) 38 euro; Menu Gourmet “carta bianca” in sette portate 70 euro; Menu Grand Gourmet “carta bianca” in nove portate 90 euro.

Info: 346 2690588 | www.dolcestilnovo.com | chiuso domenica a cena, lunedì, martedì a pranzo

Guido

Via Alba, 15, Serralunga D’alba (CN)

Guido custodisce i segreti della tradizione piemontese, tramandati da Guido Alciati e soprattutto da Lidia Vanzino. Furono loro, nel 1960, a fondare un ristorante che fece la storia della gastronomia del territorio a Costigliole d’Asti. Oggi Guido si trova nella bellissima tenuta di Villa Fontanafredda a Serralunga d’Alba (un posto dove passare l’intera giornata durante la bella stagione) e qui Ugo Alciati porta avanti l’eredità di famiglia, valorizzando le materie prime del territorio e proponendo da sempre i veri, originali e inimitabili agnolotti del plin, serviti al sugo d’arrosto o al tovagliolo e brodo di gallina, motivo sufficiente per venire a cena qui. Lo chef Alciati è anche ideatore di una catena di gelaterie dal nome Lait.

Prezzi: Menu degustazione 120 euro, Menu libero con due corse e dolce 75 euro, Menu libero con tre corse e dolce 90 euro, Menu libero con quattro corse e dolce 100 euro.

Informazioni: 0173 626162 | guidoristorante.it | chiuso il lunedì

I Caffi

Via Scatilazzi 15, Acqui Terme (AL)

Una bellissima sala affrescata che un tempo era l’antica Stanza del Sindaco del Vecchio Palazzo Comunale del 1500 oggi custodisce il ristorante messo in piedi da Bruna Cane, Paolo, Sara e Piero. Le materie prime sono quelle del territorio, seppur con l’inserimento di qualche proposta di pesce. Le ricette, seppur con un pizzico di estro qua e là, sono quelle della tradizione: carne cruda battuta al coltello, tagliatelle al ragù d’anatra, carrè di agnello in costa di fiori, stracotto di vitello al Nizza. La carne, in generale, è trattata con grande cura, e c’è anche una particolare specializzazione sulla brace.

Prezzi: Piccolo Menu 55 euro, Menu degustazione 65 e 85 euro, Menu di mare 65 euro, Menu dello chef 120 euro.

Informazioni: 0144 325206 |  icaffi.it| chiuso domenica e lunedì

Il Cascinalenuovo

SS231, Isola D’asti (AT)

Lo chef Water Ferretto ha costruito il suo storico ristorante in un inaspettato hotel con giardino e piscina, che spunta lungo la strada. Un posto dove fermarsi per un momento di relax e mangiare una cucina solida, che fonda le sue basi su una solida tradizione gastronomica, con piatti come la Millefoglie di lingua di vitello e foie gras e gelatina al Porto, gli agnolotti “dal plin” al sugo d’arrosto, la bagna caoda o la sottopaletta di razza piemontese alla Barbera d’Asti.

Prezzi: Menu degustazione “Apribocca” 80 euro, Menu degustazione “La nostra tradizione” 55 euro, Menu degustazione Under 30 30 euro.

Informazioni: 0141 958166 | www.walterferretto.com | chiuso il lunedì

Il Centro

Via Umberto I, 5, Priocca D’alba (CN)

Elide Mollo, chef de il Centro di Priocca, di cui vi abbiamo parlato approfonditamente, è il volto e il cuore di quella che è un’autentica istituzione piemontese. Con grande cura e la sapiente manualità di una volta, la chef porta avanti la cucina di questo piccolo gioiello di famiglia, insieme a suo marito Enrico e a suo figlio Giampiero. La cucina de Il Centro riporta nel piatto i semplici e straordinari sapori del territorio, elaborati in ricette che fanno parte dell’arte culinaria dei tempi che furono. E, se siete così fortunati da capitare a Priocca nel giusto periodo, le cucine del Centro vi proporranno, semplicemente, il miglior fritto misto piemontese che possiate mai mangiare.

Prezzi: Menu degustazione 72 euro.

Informazioni: 0173 616112 | ristoranteilcentro.com | chiuso il martedì

Il Patio

Via Oremo, 14, Pollone (BI)

Questo storico stellato Michelin del Biellese nasce nel 1989 e riceve la stella nel 2003. A crearlo è stato Sergio Vineis, che ha costruito il ristorante negli spazi che anticamente custodivano delle stalle, ristrutturati mantenendo quella bellissima aria un po’ rustica degli spazi d’un tempo. La cucina è fortemente incentrata sul territorio (anche se nel menu trovano spazio anche diverse proposte di mare e qualche intenzione di contaminazione), con un tocco di creatività e – diremmo – quasi di design, con una seria progettualità sia sulle materie prime da abbinare che sull’estetica del piatto.
Prezzi: Menu degustazione “Il mare nell’orto” 70 euro, Menu degustazione “il territorio e…” 60 euro.
Informazioni: 015 61568 | ristoranteilpatio.it | chiuso lunedì e martedì

Il Portale

Via del Sassello 3, Verbania

Massimiliano Celeste ama le sue montagne e il suo lago, e proprio per questo ha saputo creare una cucina che lo rappresentasse, fatta di sapori semplici e ingredienti del territorio. Spesso e volentieri, tuttavia, si concede nei suoi piatti qualche divagazione sul mare, con piatti goderecci come le Capesante Affumicate, Pompelmo rosso, Cedro Candito e Menta, l’astice alla “mia” catalana o gli spaghetti di grano duro aglio, olio, peperoncino, gamberi rossi e bottarga di tonno di Mazara del Vallo.

Prezzi: Menu degustazione 150 euro

Informazioni: 0323 505486 | ristoranteilportale.it | chiuso martedì e mercoledì a pranzo

La Ciau del Tornavento

Piazza Leopoldo Baracco 7, Treiso CN

 

Quando si inizia a parlare della Ciau del Tornavento, solitamente, si parte dalla sua incredibile cantina, ricca di oltre 65mila bottiglie di quasi 350 produttori di tutto il mondo, ricavata nel tufo della collina. Eppure, questa è un’ingiustizia nei confronti della cucina di Maurilio Garola, che naviga dritto tra classici piemontesi misti, qualche incursione oltralpe e una buona dose di componenti marittime grazie a prodotti eccellenti e amore per il territorio. Per gli amanti degli animali, esiste anche un servizio pensato per i cagnolini: quando arrivano, trovano pronta una ciotola con acqua e un menu pensato ad hoc per loro.

E – cosa non sempre usuale nei ristoranti di livello – anche i bambini sono più che benvenuti: per loro c’è un menu di portate formato “baby” servito su piatti, sottopiatti e bicchieri dipinti con animaletti e una tovaglietta da colorare con i pastelli.

Prezzi: Menu degustazione “Dalla tradizione della Ciau” 90 euro, Menu degustazione “Dal mercato di oggi” 100 euro.

Informazioni: 0173 638333 | laciaudeltornavento.it | chiuso mercoledì e giovedì

La Credenza

via Cavour 22, San Maurizio Canavese

Un ristorante che da molto tempo ormai è nel cuore dei Torinesi, prima ancora che sulle pagine della Guida Rossa: non a caso, è stato anche uno dei primissimi posti che ha visitato Cristiano Ronaldo quando è arrivato a Torino: probabilmente, nel suo entourage gli avranno consigliato questo come uno dei posti più adatti ad avvicinarsi alla grande cultura gastronomica del territorio.

La solidità e l’esperienza di Giovanni Grasso, mescolate all’entusiasmo e alla creatività di Igor Macchia, hanno negli anni dato vita a un indirizzo sicuro, con piatti mai troppo complicati da comprendere, dove il gusto prevale su ogni cosa e la tecnica non diventa una chiave di lettura ingombrante. In definitiva, un posto da cui uscire pienamente soddisfatti. Il locale ha anche un bistrot, targato Fiorfood, nella bellissima Galleria San Federico, in centro città.

Prezzi: menu degustazione in sei portate 90 euro; menu gastronomico 110 euro.

Info: 011 927 8014 | ristorantelacredenza.it | chiuso martedì e mercoledì

La Fermata

Str. Bolla 2, Spinetta Marengo (AL)

L’Antica Cascina Bella, che ospita il Resort La Fermata, è un cascinale settecentesco che sa di cose buone di campagna, immerso nel verde e con un’atmosfera raffinata. Qui lo chef Riccardo Aiachini propone una cucina improntata sulla tradizione del territorio alessandrino e sulle materie prime locali, senza essere ingabbiati dalla filosofia del chilometro zero ad ogni costo, anche perché – accanto a cose come gli agnolotti alessandrini o il rognone di vitello confit – il menu prevede anche qualche proposta di pesce, che arriva da Genova.

Prezzi: Menu degustazione in quattro portate 55 euro, Menu degustazione di pesce 65 euro

Informazioni: 0131 618506 | ristorantelafermata.it

La Rei

Via Roddino 21, Serralunga D’alba (CN)

Dieci tavoli dedicati all’alta cucina, con una brigata giovane e dinamica e una carta ideata dall’Executive Chef Fabrizio Tesse a partire dalla sua visione delle terre di Langa ed eseguita dal Resident Chef Alberto Bai e dal Pastry Chef Marco Sforza. Il ristorante si trova nel bellissimo Boscareto Resort, hotel di lusso circondato dai vigneti, e propone una cucina che prende le materie prime del territorio e le restituisce in salsa internazionale, come si aspetta la clientela che qui viene da tutto il mondo alla ricerca di Barolo e tartufi.

Prezzi: Menu degustazione 80, 95 euro.

Informazioni: 0173 613036 | ilboscaretoresort.it | chiuso il lunedì

Larossa

Via Giacomo Alberione 10/D, Alba (CN)

Il successo del Ristorante Larossa è (come spesso accade) frutto di un lavoro di squadra: quella costruita da Andrea Larossa, giovane chef autodidatta, e dall’altra metà della mela dello chef, Patrizia, giovane e sorridente sommelier. Quella di Larossa è una cucina corposa, sincera, fatta di sapori nitidi e importanti, come nel coniglio con mostarda di pere e salsa al tabasco o le orecchiette con broccolo, acciughe e caffè. In carta c’è anche attenzione alla tradizione (il plin in “aria di Alba”) e alla semplicità (con “Made in Italy”, lo spaghetto al pomodoro alla maniera dello chef).

Prezzi: Menu degustazione “la mia tradizione”, 75 euro, Menu degustazione “Il piccolo” 85 euro, Menu degustazione “Gastronomico” 110 euro.

Informazioni: 0173 060639 | ristorantelarossa.it | chiuso il martedì e il mercoledì a pranzo

Locanda del Pilone

Strada Della Cicchetta, Località Madonna di Como 34, Alba (CN)

La Locanda del Pilone è uno di quei posti in grado di rendere un soggiorno langarolo, fra colline e vigneti, ancora più magico: un elegante e accogliente resort in cui la cucina di Federico Gallo è la ciliegina sulla torta. Il giovane chef si prende tutto lo spazio per essere creativo, innovativo, tenendo sempre i piedi ben saldi nel suo Piemonte (ci sono i plin, i tajarin e tutto il resto) e nella Toscana che lo ha a lungo ospitato.

Prezzi: Menu degustazione “Non solo Langhe” 110 euro, Menu degustazione “C’era una volta” 90 euro.

Informazioni: 0173 366616 | www.locandadelpilone.com | chiuso martedì e mercoledì a cena

Locanda del Sant’Uffizio

Strada Sant Uffizio 1, Penango Cioccaro (AT)

Fresco di stella Michelin nel 2019, la Locanda del Sant’Uffizio è l’ennesima creazione dell’uomo stellato da record, Enrico Bartolini. È sua la mente dietro al ristorante costruito all’interno di un bellissimo relais nel cuore del Monferrato, mentre l’esecuzione è affidata al giovane talento Gabriele Boffa. La Locanda propone una cucina d’autore ispirata alla tradizione, che tenta di omaggiare questo territorio e le sue ricette, con piatti come il vitello tonnato, i ravioli del plin ma anche le splendide tagliatelle al ragù di finanziera.

Prezzi: Menu “Progresso” 100 euro, Menu “Tradizione” 80 euro

Info: 0141 916292 | relaissantuffizio.com | chiuso il martedì

Locanda di Orta

Via Olina 18, Orta San Giulio (NO)

Al primo piano di questo storico edificio con vista mozzafiato sul lago d’Orta e sull’isola di San Giulio si trova il ristorante gourmet guidato dallo chef Andrea Monesi, che propone un menu che guarda tantissimo al mare, guidato sai sapori e dai profumi della sua infanzia.
Così, trovano spazio nella proposta piatti golosi come la carbonara di mare e creazioni tradizionali, come la Tartare di fassona piemontese, lemongrass, bagnetto verde e tapioca, abbinati a sapori veneti, che fanno capolino qua e là nel menu con cose come lo sgombro in Saor. La locanda è veramente tale: il palazzo ha infatti nove graziose camere.

Prezzi: Menu degustazione 90 euro, 110 euro

Informazioni: 0322 905188 | locandaorta.com

Magorabin

corso San Maurizio 61, Torino

magorabin torino

Il 2019 è stato un anno intenso per Marcello Trentini, lo chef del Magorabin ( termine che a Torino indica l’uomo nero che spaventa i bambini): dopo aver rinnovato il suo locale, dai toni dark ed eleganti, ha avviato una serie di nuovi progetti: l’esclusivo cocktail bar Casa Mago (in assoluto uno dei locali dove “bere bene” in città), e il corner veg “Fata Verde” al Mercato centrale di Torino. Il “Mago” è uno che – evidentemente – non sta mai fermo (diversi anche i suoi progetti e le consulenze all’estero), anche in cucina: sperimenta, innova, tenta abbinamenti e fusioni che sembrano azzardate ma che, alla fine, funzionano. Il posto giusto per i giovani che vogliono approcciare l’alta gastronomia, visto che ha una speciale proposta a 25 euro per gli under 25.

Prezzi: menu light lunch dal martedì al sabato (festivi esclusi) 37 euro; menu “Gran Torino” in sei portate 100 euro; menu “iconici” in sette portate 120 euro; menu “Opera”, diviso in cinque atti, 150 euro.

Info: 011 812 6808 | www.magorabin.com | chiuso la domenica e il lunedì a pranzo

Marc Lanteri al Castello

Via Castello 5, Grinzane Cavour (CN)

La cucina di dello chef Marc Lantieri gode di una naturale allure francese dovuta alle origini dello chef. Ma non è solo l’aria d’Oltralpe che si respira: il mood è più internazionale, grazie anche alle origini americane del suo braccio destro Amy Bellotti. Questo meltin’ pot guida la cucina del castello di Grinzane Cavour, uno dei luoghi più scenografici e amati dai turisti che vengono in queste colline alla ricerca del buon vino, che non a caso ospita l’enoteca regionale. Qui, i piatti della tradizione si accostano sapori più lontani, come il foie gras di anatra al torcione o il filetto di capriolo Grand Veneur e si creano fusioni interessanti come gli gnocchi alla parigina con fonduta di raschera d’alpeggio e tartufo bianco d’Alba.

Prezzi: Menu degustazione 105 euro, Menu degustazione tradizionale 55 euro.

Informazioni: 0173 262172 | castellogrinzane.com | chiuso lunedì a cena e martedì

Massimo Camia

Strada Provinciale Alba – Barolo 122, La Morra (CN)

Accanto al moderno ed elegante ristorante di Massimo Camia sono le cantine Damilano, che danno subito l’idea del luogo in cui ci si trova: qui siamo nelle terre del vino, e in particolare del barolo, che nella carta del ristorante è consigliato in un unica sezione per dargli l’importanza che merita. La cucina di Massimo Camia è profondamente tradizionale, tra plin ai tre arrosti, carne di Fassone al barolo, quaglia con nocciole e tartufo e via così, viaggiando tra le migliori materie prime piemontesi.

Prezzi: Menu degustazione “I miei preferiti” 75 euro

Informazioni: 0173 56355 | www.massimocamia.it | chiuso martedì e mercoledì a pranzo

Osteria Arborina

Frazione Annunziata, La Morra (CN)

In questo elegante ristorante d’albergo, premiato con la stella Michelin nel 2017, lo chef “piemontese doc” Andrea Ribaldone, di formazione francese, firma una cucina golosa ed elegante, che gioca con le consistenze dei prodotti e i contrasti dei gusti, dall’acido all’amaro. Prodotti locali, tanta creatività e sperimentazione e un passo decisamente moderno. La bussola dello chef è sempre ben salda sulla piemontesità, con tutti i grandi classici (carne cruda, agnolotti del plin, tajarin e tutto il resto), ma ogni piatto assume vita nuova grazie a un’estetica originale e a qualche tocco d’autore.

Prezzi: Menu degustazione “L’atipico” 75 euro, Menu degustazione “L’inconico” 90 euro, Menu degustazione “L’Ostico” 100 euro

Informazioni: 0173 500340 | osteriarborina.it | chiuso la domenica a cena e il lunedì

Ristorante Carignano

via Carlo Alberto 35, Torino

All’interno del Grand Hotel Sitea, storico albergo cittadino, un tempo molto amato dai calciatori (qui la Juventus dormiva durante i ritiri), si trova il Ristorante Carignano, stella Michelin del 2019. A guidare questo spazio raccolto, dall’aspetto un po’ fané (che diventa in fondo il suo punto di forza, dando quel tocco di eleganza in stile sabaudo) sono Fabrizio Tesse (già stella Michelin alla Locanda di Orta) e da Marco Miglioli.

Il Carignano è uno di quei posti che tanto piace ai Torinesi, che in fondo sono orgogliosi dei loro luoghi storici, eleganti e di tendenza già quando Torino non era una città alla moda.

Il menu tenta la contaminazione con l’Oriente, con il mare, ma in fondo il pubblico, in un ristorante come questo, cerca ancora la tradizione, che trova nei ravioli del plin con melanzana bruciata e salsiccia di Bra o nella costata di Fassona piemontese invecchiata.

A due passi da qui, la stessa proprietà ha anche aperto un bistrot, Carlo e Camillo (quel che sembra un omaggio a Cracco è in realtà solo la somma dei nomi delle vie al cui angolo il locale si trova).

Prezzi: Menu degustazione in cinque portate 85 euro, Menu degustazione “mani libere” in sette portate 100 euro.

Info: 011 517 0171 | www.ristorantecarignano.it | chiuso domenica

Ristorante Fre

Località S. Sebastiano 68, Monforte d’Alba

fre monforte

Coup de théâtre durante l’ultima premiazione Michelin, il Fre è il ristorante del bellissimo ed elegante Reva resort, pacifico rifugio di lusso tra le colline e le vigne. Qui, fino a poco tempo fa, comandava la cucina di cacciagione dello chef Paolo Meneguz, sostituito di recente da Bruno Melatti, giovane mano dal curriculum impressionante, di formazione francese. Sarà un bel percorso il suo, e noi siamo pronti a vedere come andrà quest’anno (dopo essere andati di corsa a provare la sua cucina e avervela raccontata qui), all’interno di un progetto nato per conquistare la Michelin.

Prezzi: Menu degustazione in quattro piatti 50 euro, Menu degustazione “Fre Experience” 65 euro.
Info: 0173 789269 | www.revamonforte.it | chiuso lunedì e martedì

Ristorante Gardenia

corso Torino 9, Caluso

ristorante gardenia, caluso

In una bella casa dell’Ottocento con giardino, nel borgo medievale di Caluso, nel Canavese, si trova Mariangela Susigan, “quota rosa” della migliore cucina torinese. Una chef che ha l’aspetto e gli ingredienti di una cucina gentile, ma le mani e il vigore di sapori decisi e sicuri.

Tanto chilometro zero, tanta campagna, tanto orto, tantissima tradizione (bollito con le “salse dei nostri padri”, plin di tre carni al sugo d’arrosto, cruda di Fassona piamontese e via discorrendo, in un compendio di cose buone che hanno fatto la storia della gastronomia piemontese).

Prezzi: menu “territorio” in quattro portate 65 euro; menu “essenze e consistenze” in dodici portate 95 euro.

Info: 011 983 2249 | www.gardeniacaluso.com | chiuso martedì e mercoledì a pranzo

Ristorante di Guido da Costigliole

Località San Maurizio 39, Santo Stefano Belbo (CN)

L’eredità di Guido Alciati e Lidia Vanzino, che hanno cambiato per sempre la storia della cucina langarola contemporanea, si è sdoppiata, e questo non può che essere un vantaggio per chi oggi può provare sia Guido che Guido da Costigliole. Quest’ultimo si trova in un meraviglioso Relais di lusso con vista sui vigneti, una bellissima location, ricavata all’interno di un monastero e pensata per proporre un rilassante quanto lussuoso buen retiro. La perfetta garanzia che una cena qui sia un’esperienza indimenticabile: il merito, però, sta soprattutto nella cucina dello chef Luca Zecchin, che propone la grande tradizione piemontese e la affianca a qualche proposta più creativa e d’ispirazione orientale.

Prezzi: Menu degustazione “Guido 1961” 100 euro, Menu degustazione di pesce 120 euro, Menu degustazione vegetariano 100 euro.

Informazioni: 0141 841900 | guidosanmaurizio.com

Spazio 7

via Modane 20, Torino

ristorante spazio 7 torino

Tutti hanno sperato nella stella di Alessandro Mecca, giovane chef del ristorante della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, che effettivamente è arrivata nel 2019. La speranza era riposta in quello che è uno chef capace, gentile, che ha saputo crescere e contaminare la sua cucina con l’arte che aveva tutto intorno, in un progetto gastronomico unico a Torino.
Quella di Spazio7 è una cucina divertente (si pensi agli immancabili pomodorini di amuse bouche che pomodorini non sono), capace di spingersi sempre un po’ più in là, ma anche, in qualche misura, umile, con uno chef che è sempre dietro ai fornelli a lavorare, anche quando va in scena la proposta brunch (ottima) della domenica mattina.

Prezzi: Menu degustazione “Gran Torino” 70 euro, “Spazio7 nel tempo” 70 euro, “#Occupaythetable” 100 euro.

Info: 011 3797626 | www.ristorantespazio7.it | chiuso il lunedì

Tantris

Corso Risorgimento 384, Novara

La chef Marta Grassi (aiutata da suo marito in sala) propone in questo storico ristorante un po’ defilato a Novara una cucina sincera, fatta di sapori semplici e una misurata creatività. La piccola ed elegante sala è riscaldata da un’atmosfera mai troppo formale. Al piano di sopra completano l’offerta anche due stanze dove dormire.

Prezzi: Menu degustazione 95 euro

Informazioni: 0321 657343 | ristorantetantris.com | chiuso il lunedì

Trattoria Zappatori

corso Torino 34, Pinerolo

Così come Marcello Trentini del Magorabin, anche Christian Milone è uno che non sta mai fermo. La sua cucina evolve, inventandosi cose nuove, spesso piatti dalla spiccata acidità. Ma Milone evolve anche imprenditorialmente, e quest’anno ha inaugurato un ottimo spazio in centro a Torino, “Madama Piola”, un posto dove gustare l’autentica tradizione piemontese (qui trovate la nostra recensione): un indirizzo che in effetti, incredibilmente, mancava a Torino.

D’altronde la tradizione era anche da sempre presente nel suo ristorante stellato a Pinerolo, quella Trattoria Zappatori che fu ristorante di famiglia e che lui ha completamente reinventato, con una proposta gastronomica (la “gastronavicella”) affiancata a un menu più squisitamente piemontese, tra i migliori in circolazione su quel genere.

Prezzi: Menu “Estratto 1975” in quattro portate 65 euro; menu “estratto 4 piatti” in quattro portate 65 euro; menu “estratto 6 piatti” in sei portate 85 euro; menu “estratto 8 piatti” in otto portate 100 euro; menu “colazione di lavoro” in due portate (a pranzo nei giorni feriali) 25 euro;

Info: 0121374158 | www.trattoriazappatori.it | chiuso domenica sera e lunedì

Vintage 1997

piazza Solferino 16/H

Se non ci fosse un anno non così in là nel tempo ben visibile nel nome, diresti che il Vintage sia lì più o meno da sempre: Vintage, infatti, non è solo un nome, ma un’ attitudine, quella del locale che ha la stella Michelin da più tempo in città. Un attitudine anche nell’aspetto, rimasto quello di velluti rossi e lunghe tovaglie bianche, che rispettano l’eleganza sabauda di un tempo: in cucina significa dare spazio alle cose buone di un tempo, sia nella tradizione (come con il vitello tonnato alla vecchia maniera, o con gli agnolotti del plin al cubo, in tre cotture diverse), sia nella contemporaneità, con gli spaghetti con le ostriche o con la torinese, la costoletta di vitello con panatura di nocciole e grissini.

Prezzi: menu “Pranzo di lavoro” 24 euro; menu “Mediterraneo” in cinque portate 60 euro, menu “Territorio” in sette portate 60 euro, menu “Punt e Mes” a 80 euro, Menu “Luna Park” in undici portate 100 euro

Info: 011 535948 | www.vintage1997.com | chiuso sabato a pranzo e domenica