Dieta della pasta (con menù settimanale)

Dieta della pasta (con menù settimanale)

Finalmente è arrivato ciò che tutti speravamo, ovvero la dieta della pasta per dimagrire fino a 5 kg in un mese! Una dieta interessantissima e ragionevole: pasta sempre, nel cappuccino al mattino, sulla pizza, frullata da bere al posto dell’acqua, come base delle crostate alla Nutella. Altro che dieta del minestrone e delle gallette di riso… sbarbatelle. Battute a parte, siamo alle prese davvero con la pasta, ma inserita in un piano alimentare tendente al “normale”, addirittura forse scontato. Talmente semplice che io, più che di dieta, parlerei di “rivalutazione” della pasta. Sì perché oggi la pasta – o meglio, i carboidrati – pare il demonio assoluto ma è invece un elemento fondamentale per una sana ed equilibrata alimentazione.

Come funziona

Passiamo al dunque, ovvero spiegando come funziona la dieta della pasta: si basa sull’assunzione di 80 g di pasta una volta al giorno tutti i giorni, per quattro settimane ovvero circa un mesetto. Assumere quotidianamente una porzione media di pasta, infatti, conterrebbe il cortisolo conosciuto come ormone dello stress, migliorando l’umore e le prospettive in fase di dieta. Ovviamente a te la scelta sul formato di pasta.

Sfatiamo qualche mito

La pasta, soprattutto dopo la diffusione a macchia d’olio delle diete low carb, è da molti condannata e purtroppo si pensano cose errate a riguardo. Sfatiamo qualche mito:

  • La pasta di grano non è il male. Si dovrebbe solo scegliere con criterio, ovvero appurando che contenga almeno una concentrazione proteica del 14%
  • Mangiare la pasta a cena non è proibito: anzi aiuterebbe a conciliare il sonno;
  • La pasta integrale non è meno calorica, ma è più indicata nei regimi alimentari per i motivi che sto per scrivervi

Le regole

Ci sono una manciata di regole che davvero cambiano le carte in gioco, semplicissime da seguire e da mantenere come abitudine fissa aldilà della dieta o no:

  • La cottura della pasta dovrebbe essere al dente, in quanto più digeribile. Ecco qualche informazione in più sulla cottura;
  • Una volta scolata, è bene sciacquare la pasta: si eliminano in questo modo ulteriori amidi che aumenterebbero più del necessario il picco glicemico;
  • Il pasto durante il quale si consuma la pasta non dovrebbe prevedere anche le proteine. Queste possono essere consumate durante l’altro pasto principale della giornata;
  • La dieta della pasta prevede 5 pasti al giorno, vietato saltarne anche solo uno;
  • La quantità di pasta prevista è di 70-80 g al massimo;
  • Abbinare verdure e pasta sarebbe un ulteriore aiuto;
  • La pasta da scegliere è quella integrale: non perché sia meno calorica come scrivevo poc’anzi, ma perché è più completa da un punto di vista nutrizionale, per vitamine e fibre; inoltre, proprio la fibra provvede ad un rilascio di zuccheri più graduale rispetto alla pasta non integrale.

No glutine?

E chi dice no al glutine? Attenzione, perché la pasta senza glutine è di diverse tipologie: scartate quelle di mais, legumi e riso e optate per la pasta di grano saraceno.

Menù

Qui sotto un menù puramente indicativo, utile soprattutto ad appurare di che si tratta e cosa si intende quindi per dieta della pasta. Va da sé che la solita raccomandazione “previo nutrizionista” vale anche in questo caso.

Lunedì

Colazione: un caffè (no d’orzo), uno yogurt intero, frutta fresca.
Spuntino: una manciata di mandorle o nocciole
Pranzo: 80 g di pasta integrale, con una verdura a piacere
Merenda: un frutto
Cena: pollo ai ferri, verdure a piacere, poco pane o gallette

Martedì

Colazione: caffè, latte di mandorla, fiocchi di mais
Spuntino: un frutto
Pranzo: legumi e verdure, con poco pane o gallette
Merenda: un frutto fresco.
Cena: 80 g di pasta integrale con verdure a piacere

Mercoledì

Colazione: te, frutta fresca, yogurt greco 0% di grassi
Spuntino: nocciole o semi di zucca, una manciata
Pranzo: 80 g di pasta integrale con verdure crude
Merenda: un frutto
Cena: pesce al forno, verdure, grissini o poco pane

Giovedì

Colazione: caffè d’orzo, un bicchiere di latte anche vegetale (meglio non di riso), un paio di biscotti secchi
Spuntino: succo di frutta
Pranzo: 80 g di pasta integrale con verdure cotte o crude
Merenda: un paio di noci e mela
Cena: zuppa di legumi con poco pane o crostini

Venerdì

Colazione: caffè, uno yogurt intero, cereali
Spuntino: un centrifugato o un succo di frutta senza zucchero.
Pranzo: salmone, verdure a piacimento, poco pane integrale
Merenda: un frutto fresco.
Cena: pasta di grano saraceno, verdure cotte

Sabato

Colazione: caffè decaffeinato, latte, fette biscottate integrali.
Spuntino: succo di frutta
Pranzo: 70 g di pasta integrale e insalata
Merenda: frutta
Cena: libero (ma contenuto. Ad esempio, un hamburger)

Domenica

Colazione: caffè o tè, yogurt intero, cereali o una manciata di frutta secca
Spuntino: centrifugato
Pranzo: pasta integrale e verdure a piacimento
Merenda: un frutto fresco.
Cena: uova, con verdure e poco pane integrale

Come condire la pasta

Al bando tutti i sughi più buoni e attraenti. Niente burro, gricia, meatballs, amatriciana, carbonara… Ecco come condire la pasta durante la dieta della pasta:

  • Aglio, (poco) olio e peperoncino fresco;
  • Pomodoro fresco scottato;
  • Passata di pomodoro e basilico, con soffritto a secco (senza olio, ma facendo sudare la cipolla in un goccio d’acqua)
  • Con verdure crude o solo saltate

Tutto molto bello, molto sano, healthy. Ma io vorrei comunque affogare in una piscina di spaghetti come l’ottuagenaria di Patch Adams.