Una settimana di pane e bugie (ma raccontate da chi?)

1 – Bio è morto e neanche gli Ogm si sentono molto bene, noi però ancora non abbiamo capito chi racconta le bugie?
2 – Prima gli ingredienti per un un grandioso bbq all’italiana poi la guida al barbecue. Se questa non è apologia del grigliato.
3 – Voi e la colazione. (Io farei colazione a tutti i pasti).
4 – Silvano Lancini di Adro, il benefattore dei bambini senza mensa, è il personaggio dell’anno. Altro che quel gingillo riproddutivo leghista del sindaco.
5 – Boncitudine estrema: cronaca dell’assuefazione a Gabriele Bonci, il Michelangelo dei pizzaioli romani.
6 – Io non ti quoto. Se quotare significa “assegnare una quota, nelle scommesse – stabilire la quotazione di un cavallo”, perché c’è chi quota a destra e quota a sinistra, chi quota sopra e chi quota sotto? Ah, “To quote”=citare. Capito, traduzione ad minchiam.
7 – Per prepararci al fine-settimana abbiamo compilato un piccolo manuale di sopravvivenza all’Autogrill.
8 – Non sapersi decidere. Le cose sono due. O i tortellini NON sono di Bologna o quelli di Reggio Emilia si chiamano cappelletti.
9 – Aprire un ristorante oggi è un’idea così deliberatamente autopunitiva che chi ci pensa andrebbe spedito in analisi prima che faccia sera. Per dire, ma voi lo sapete quanto costa?
10 – Salone del mobile di Milano. Il problema è che il grado di utilità dei progetti di chef e archi-star – quelli che a sentir loro dovevano cambiarci la vita – si è rivelato prossimo alla tallonoplastica.