Il ristorante tre stelle Michelin Da Vittorio a Brusaporto, in provincia di Bergamo riapre i battenti mettendo al "centro" il dehors affacciato sul parco della Dimora.
Non l'ha toccata piano l'ex primario del pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni Bosco di Torino, Antonio Sechi, che in una intervista a Il Corriere della Sera dichiara, senza mezzi termini: "I giovani che fanno l’aperitivo in piazza sono degli assassini".
Secondo la Fipe, il 93% dei bar si è dichiarato pronto a riaprire si da subito nella fase 2 della pandemia da coronavirus.
L'idea di una cooperativa di Cadore che ha pensato di ottenere liquidità offrendo in adozione, a distanza, le sue mucche in cambio di latte e formaggi.
Con il pensionamento - temporaneo - del "vecchio" menu cartaceo, i ristoranti dovranno adeguarsi velocemente per poter offrire ai propri clienti una versione digitale in linea con le misure di sicurezza anti covid-19.
Martin Foradori, proprietario della cantina Hofstätter a Termeno sulla Strada del Vino (Bolzano), ha noleggiato un jet privato per recuperare otto lavoratrici romene.
Gianfranco Vissani, non convinto delle condizioni con le quali potranno riaprire i ristoranti in questa fase 2, ha deciso di non alzare le serrande del suo locale "Casa Vissani" a Baschi (Terni) e ammetta di non sapere, al momento, quando lo farà.
Regole UE ancora più stringenti per quanto riguarda la trasparenza delle etichette dove deve essere indicata l'origine degli alimenti e informazioni sul loro valore nutritivo.
Cresce del 44% il consumo di miele in Italia a causa dell'emergenza coronavirus: il maggior tempo trascorso in casa ha spinto evidentemente gli italiani ad acquistare cibo sano e preparare dolci e tisane a base di miele.
Nonostante la parziale riapertura con l'avvio della fase 2 il 4 maggio, nei ristoranti si è registrato un crollo dei consumi pari all'80%.
Una birra IPA decisamente sui generis, dedicata a The Last of Us 2, attesissimo videogioco per PlayStation 4.
Niente vitigno Primitivo per l'etichetta dei vini Dop e Igp fatti in Sicilia, lo assicura il direttore del dipartimento Agricoltura della Regione Puglia, Gianluca Nardone.