Le 16 migliori ricette per chi fa smart working

Le migliori ricette per lo smart working, per lavorare a casa senza farsi venire l'abbiocco al pc o la tristezza da schiscetta, cucinando in maniera agile: dalla tortilla light all' insalata Nizzarda, passando per cous cous e spaghetti con bottarga.

Le 16 migliori ricette per chi fa smart working

Ci va del coraggio a chiamarlo “lavoro agile”: chi ora, durante il Coronavirus, sta si è dato allo smart working (per non parlare di chi già lo faceva), capirà che c’è parecchio da sgobbare.

Nonostante call, telefonate ad orari improbabili, repentini adattamenti di piani pre-esistenti, progetti ex novo, la gestione di clienti e dipendenti in una situazione anomala e preoccupante (nonché quella della casa e di chi abita con noi), la professionalità da dimostrare con i pantaloni sduciti del pigiama addosso. Sotto blazer, camicette e chignon, chiaramente.

Insomma che bisogna mantenere, talvolta forzatamente, una parvenza di quotidianità, dedicando ai pasti il giusto tempo senza farsi “vincere” da essi: niente mappazzoni che appesantiscano, piatti meno frugali dell’insalatina ma nemmeno troppo corposi, che non ci rubino troppo tempo. Siamo a casa, ma non è sempre domenica! Serve il giusto compromesso per rimanere lucidi e scattanti e garantirsi la gioia che la schiscetta non dà.

Abbiamo selezionato le migliori ricette per lo smart working, perché la pausa pranzo dovrebbe restare un momento sacro. Eccole, dunque, per sopportare il lavoro da casa senza farsi venire l’abbiocco al pc.

Clubsandwich

clubsandwich

Non è un semplice panino, e non è paragonabile al tramezzino: il clubsandwich è una pietanza completa, che diventa quasi “sugnosa” a seconda di cosa e quanto ci si mette dentro. Formata da pane in cassetta tostato, è stratificato con doppia farcitura che può essere molto versatile e adatta alle esigenze di dieta e alimentazione.

Le farciture più gettonate sono tonno, uova, insalata, pollo, maionese, bacon, verdure, salse. Per mantenere leggerezza, quindi, potrebbe andar bene lattuga, uno strato di salsa allo yogurt, pomodorini e zucchine, una proteina. Servito a metà, alla maniera classica è davvero una bomba che tira su il morale.

Veloce da preparare, sostanzioso se lo smart working si sta rivelando più faticoso del previsto: ve lo meritate.

Piadina romagnola

piadina romagnola

Il mondo si ferma, davanti alla piadina romagnola, e si ferma anche il lavoro in smartworking. L’ho inserita nelle proposte perché sostanziosa e soddisfacente, ma comoda, non necessita una tavola apparecchiata o chissà cos’altro. Una volta alla settimana preparate le piadine varie, le congelate, e le farcite e cuocete all’occasione. Per la farcitura vale ciò che è indicato per il clubsandwich: versatilità, a seconda di gusti o esigenze. Un formaggio spalmabile o una salsa sono quasi d’obbligo, e poi di opta per salumi (non per forza salame… va bene anche il tacchino arrosto, per dire, o la bresaola), verdure alla griglia.

Qui la nostra ricetta!

Insalata Nizzarda

insalata nizzarda

Si chiama insalata, ma è da considerarsi decisamente un piatto unico, completo e saziante, colorato, nutriente. Insomma, una meraviglia per una pausa pranzo da casa, piena di gioia e sprint! Gli elementi della ricetta tradizionale sono insalata tenera, ortaggi vari come cipolle rosse e fagiolini, olive nere, patate lessate, uova sode, tonno. Potreste preparare in anticipo tutti gli elementi (anche per più giorni, così ottimizzate: uova, cipolle a fette. fagiolini e patate da lessare) e comporre e condire l’insalata al momento.

Non rimpiangerete la “vecchia” schiscetta, di quando andavate in ufficio e l’insalata la trovavate tutta spiaccicata.

Qui la ricetta.

Pasta con piselli e feta

pasta feta e piselli

Anche se non sembra, è Primavera amici miei, e non possiamo farci nulla: fuori c’è il sole, che – come cantano i Marlene Kuntz in L’Agguato – “scaglia la sua gloria e se la ghigna“. Ma noi saremo superiori, e ci godremo frutta e verdura di stagione in barba alle entità malefiche che ci vogliono appiattire umore e ottimismo. Ecco quindi i piselli, e non surgelati bensì in baccello (se li trovate, dovrebbero costare anche molto meno di quelli surgelati e – col baccello – potreste poi fare un brodo di verdure), da unire alla feta ovvero il formaggio fresco più sapido e piacevole del mondo.

Ecco la ricetta.

Pollo al curry

pollo al curry

Il pollo al curry è il classico evergreen perfetto in qualsiasi occasione e perfetto anche per essere preparato in anticipo. Bello speziato, potrete mangiarlo godendovelo fino in fondo perché tanto non dovrete parlare faccia a faccia con nessun cliente: nessuno farà pesare l’odore “pesante” in ufficio. Alla fine del paragrafo vi suggeriamo la nostra versione, ma potete farlo anche alla vostra maniera, togliendo e aggiungendo.

Insalata di farro

insalata di farro

Farro, riso, quinoa, cous cous, bulgur… sono tutti alimenti che aiutano moltissimo nelle schiscette classiche per lavoro. Aiutano altrettanto in queste pause pranzo a casa, che rimangono comunque una pausa tra tot ore di lavoro e un altro tot fino a sera. Appesantirci a mezzogiorno, quindi, è controproducente e farebbe fare più fatica e reggere la difficile giornata. Ecco perché questa insalata di farro mi è sembrata una buona idea: leggera, fresca, con verdure, noci e scaglie di grana, da mangiare sia tiepida che fredda.

Eccovi la ricetta.

Pollo con peperoni e lime

pollo peperoni lime

Pollo, lime, peperoni… tutto il sapore del Mexico in un secondo piatto completo e abbastanza leggero nonostante la buona quantità di spezie come cumino e chili (o peperoncino), da dosare come meglio credete aldilà di quanto è suggerito nella ricetta. Diventa un malloppone se ci accompagnate uno shot di tequila, ma se reggete bene chi siamo noi per giudicare? Tanto non vi vede nessun collega.

Qui trovate la ricetta.

Insalata di seppie

insalata di seppie

Se lo screensaver settato sulle Maldive non soddisfa la vostra voglia di sole e mare, potete puntare sui fornelli. Vi suggeriamo a proposito queste seppioline in insalata, leggermente piccanti e accompagnate con avocado, salsa leggera, ortaggi vari. Insomma: freschezza e colore saranno le parole d’ordine della vostra prossima pausa pranzo smart.

Ecco la ricetta.

Tortilla light

tortilla light

Se conoscete le tortillas, ovvero quelle frittatone alte e saporitissime a base di patate, tipiche della Spagna, tranquilli che non ve le indicheremo per la pausa pranzo di lavoro. Vi suggeriamo però un’alternativa simile ma più leggera, che ne rispecchia in tutto e per tutto gli elementi principali. Nessuna frittura, no troppi condimenti, ma stesso sapore riconoscibile e famigliare.

Ecco la ricetta.

Salmone gratinato agli agrumi

salmone marinato agrumi

Questa è una ricetta molto semplice e leggera, ma davvero ottima anche per chi sta seguendo un’alimentazione parca nonostante il web sia orientato a farci lievitare durante la quarantena. Nella ricetta si indica una marinatura di 10 minuti, ma potete anche prolungarla se avete poco tempo: il risultato non cambierà! La stessa ricetta, a mio parere, può essere fatta con il pesce spada al posto del salmone.

Ecco qui la ricetta.

Poke bowl

poke bowl

La poke bowl è da un po’ il nuovo cibo preferito dell’umanità. Perlomeno stando a Instagram. Si tratta di una pietanza di origine Hawaiiane, che si presenta in bowl (ciotola) e che ha incantato il web: avocado, pesce crudo, salse, edamame. Ricorda il cirashi giapponese ma di fatto non c’è riso. Non è sashimi perché ci sono diverse tipologie di pesce crudo, a cubetti.

Se volete rivivere la pausa pranzo milanese ad uffici e locali chiusi senza sperperare un patrimonio in delivery.

Qui la ricetta.

Pasta aglio olio e peperoncino

spaghetti aglio olio peperoncino

Ma che volete dire, alla pasta aglio olio e peperoncini. Nulla… si mangia e basta. Possibilmente in abbondanza: abbondanza di grammi, di olio, di peperoncino e di aglio. Tanto, anche in questo caso, chi deve giudicare il vostro respiro? Semplice, intramontabile e forse per questo motivo molto sottovalutata, ma in grado secondo me di rendere meravigliosa una frustrante e frenetica pausa in smartworking. Da quanto tempo non la mangiate?

Ecco la ricetta.

Cous cous di verdure

cous cous con verdure

Il cous cous (se usate, come il 90% di noi, quello precotto) è l’alimento ideale. Innanzitutto perché non serve davvero essere chef per fare un piattino di tutto rispetto, inoltre è buono tanto a freddo quanto caldo appena cotto. Potete condirlo con carne e verdure, persino pesce, persino il pollo al curry suggerito qualche ricetta sopra. SO che non è sta grande idea geniale, in tantissimi abbiam metto cous cous in un contenitori sottovuoto per il pranzo in ufficio, ma converrete che metterlo in un piatto e gustato appena fatto ha tutto un altro sapore.

Ecco a voi la ricetta.

Focaccia con formaggio

focaccia al formaggio

 

Il lievito è finito nei supermercati e francamente noi lavoratori in smart working di tempo per lievitare e farci le pippe mentali sulla forza delle farine non ne abbiamo granché. Quello che serve è farina, stracchino, olio e sale, per avere una focaccia di Recco croccante e ben farcita: potrebbe riportarvi al mondo persino con la casella di posta intasata.

Qui trovate la ricetta.

Mozzarella in carrozza al forno (“light”)

mozzarella in carrozza light

So bene che i termini mozzarella in carrozza e light non potrebbero nemmeno stare nella stessa frase, ma voglio essere coraggiosa e vi farò comunque la proposta indecente: non friggerete, ma cuocerete in forno. La parte light riguardava solo questo, per il resto c’è il pane, c’è il passaggio nell’uovo sbattuto, c’è anche la mozzarella. Concedevi questa bontà una volta a settimana!

Ecco la ricetta!

Spaghetti con bottarga e limone

pasta limone bottarga

La dimostrazione che un primo piatto estremamente semplice e veloce può diventare di altissimo livello: spaghetti, limone e bottarga. Vi farà dimenticare totalmente i box pieni di insalata e i panini secchi e senz’anima. Un bel primo piatto, stuzzicante, con la bottarga che vi porterà subito la salsedine addosso nonostante sarete davanti a un monitor.

La ricetta? Eccola!